Intervista a Kant Misteros, il cantautore misterioso ma anche simpatico
A.K.A. Quando succede che finalmente nella casella di posta ricevi le risposte che aspettavi da mesi
Devo dire che avrei voluto intitolare questa intervista “Dopo soli tre mesi”, poiché è questo il tempo che il Cantautore Misterioso ha impiegato per rispondermi, ma ho preferito andare sul classico.
Quindi eccoci qui, dopo ripetute sollecitazioni più o meno serie sul suo profilo Facebook (da non perdere, ve lo assicuro).
Buona lettura!
La genialità del nome da dove viene?
Cominciamo col dire che io lo trovo piuttosto brutto. Potrebbe sembrare un controsenso data la mia perenne crociata contro i nomi brutti dei progetti musicali, ma se ci pensi bene non lo è.
Appunto perché mi sono scelto un nome brutto (forse perché non sapevo cosa stavo per fare e a decidere era stata la fretta di aprire un canale per pubblicare la mia prima cover) mi sento in dovere di avvertire chi ha fatto lo stesso sbaglio. Ok non era questa la domanda.
Ho scelto un nome a caso, tutto qui. Tra l’altro, all’inizio spesso mi chiedevano come mai “cantautore” dato che registravo semplicemente cover, ma poi quando ho cominciato a far uscire canzoni molto belle (forse vi ricorderete della hit “la bellissima ragazza che sta leggendo quest’intervista”) tutti hanno capito.
La versione Facebook è stata una storpiatura progressiva resa necessaria dalle politiche della piattaforma. All’inizio mi chiamavo Cantautore Misterioso ma Mark non era molto convinto fosse un nome reale e mi ha esposto diplomaticamente le sue perplessità.
Il personaggio invece, come mai ti è venuto in mente? Prima o poi ci svelerai chi sei?
Ormai posso dirlo perché ne ho già parlato in qualche post sulla pagina. È nato tutto dopo il concertone dello Stato Sociale al Mediolanum Forum nel 2017. In quell’occasione vennero chiamate ad esibirsi in apertura tre promettenti cover girls. Sai quanti cover boys suonarono invece? TE LO DICO IO, NESSUNO. E niente li ho capito che c’era un vuoto istituzionale che andava colmato. L’ho fatto prevalentemente per una questione di giustizia sociale.
Seconda parte della domanda: no, questo progetto è ontologicamente misterioso, cioè non è che un giorno mi alzo e divento “Il cantautore misterioso ma meno misterioso” la mia identità sarà sempre celata, almeno formalmente.
Tempo fa hai scritto uno status sulle Birkenstock: sai che noi stiamo riproducendo in fotografia i tuoi status fattibili? Questo per dirti quanto stia diventando un trend per gli utenti Facebook leggere “la novità” sul profilo di Kant. Ti aspettavi questo riscontro?
Un po’ si perché in effetti scrivo solo frasi molto profonde, che vanno dritte al cuore. Comunque l’altro giorno stavo rileggendo i vecchi status, cercando spunti per la mia nuova canzone (confermo, sarà una bella canzone) e mi sono accorto d’aver scritto davvero un sacco di roba simpatica. Ora forse sono un po’ calato. In ogni caso il punto è che avendo quasi 5000 amici (80% aggiunti a caso fra i consigliati) in proporzione il mio engagement non è neanche così alto come può apparentemente sembrare.
Se non sbaglio un giorno un tuo amico per strada ti ha “sputtanato” dicendo che sei tu il Cantautore Misterioso, ricordo di averlo letto su FB. Ci racconti alcuni aneddoti divertenti che ti sono capitati?
Ah una volta un cantautore (che poi ho ucciso, quindi non ti dirò come si chiama) è salito su un palco e dopo aver suonato ha detto “ah tra l’altro qui c’è XXXXXXX che ha fatto una cover bellissima di questo pezzo, lo saluto”. In quel momento avrei solo voluto scomparire in un abbraccio ma per fortuna nessuno si ha capito che stesse parlando di me.
Domanda seria: cosa ne pensi del panorama musicale italiano attuale? E della musica Indie italiana?
Ho letto tutto il libro dedicato all’argomento “Era Indie”, poi con una serie di progetti prevalentemente sconosciuti ho attraversato questi dieci anni di musica indipendente italiana, quindi sono abbastanza preparato.
È stata una bella storia, i concertini nel locali sfigati, i gruppi Facebook, la comunità di fan che cresceva, le novità da aspettare tutti insieme a mezzanotte. Ora è tutto finito. In questo momento solo un eroe può salvare la musica italiana.
No, non credo di essere io. Senti però è una domanda complessa. Ti rispondo con una metafora, ultimamente con questa storia delle cover finisco per ascoltare solo musica Italiana in voga, e alla fine è come quando ascolti musica da delle casse bluetooth cinesi sfigate e non hai mai provato un impianto hi-fi, ti sembra accettabile come qualità.
Lo posso sapere il tuo vero nome, oppure se lo fai poi dovrai uccidermi?
Considera che molto spesso anche chi conosce il mio nome non conosce quello vero, anagrafico. QUINDI NO, NON LO SAPRAI MAI.
Com’è vivere per circa tre mesi con una giornalista che ti assilla?
In realtà mi succede spesso, dico in generale, avendo identità e progetti multipli non riesco a stare dietro a tutto e ci sono tutta una serie di compiti che rimando all’infinito finché la gente non si dimentica per sfinimento. Grazie di aver resistito, ho apprezzato.
a cura di
Sara Alice Ceccarelli
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