Nei luoghi della letteratura: la Barcellona misteriosa de L’Ombra del Vento

Nei luoghi della letteratura: la Barcellona misteriosa de L’Ombra del Vento
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Un giorno sentii dire a un cliente della libreria che poche cose impressionano un lettore quanto il primo libro capace di toccargli il cuore. L’eco di parole che crediamo dimenticate ci accompagna per tutta la vita ed erige nella nostra memoria un palazzo al quale […] prima o poi faremo ritorno.“

Ci sono autori che hanno il dono di prendere il lettore per mano e di accompagnarlo, attraverso l’uso delle parole, in luoghi e avventure.

Carlos Ruiz Zafón è senza dubbio un maestro nell’arte di guidare nei luoghi dei suoi romanzi chiunque ne tenga uno tra le mani

Ho scoperto questo autore quasi per caso, quando mio cugino mi ha prestato L’Ombra del Vento, ed è stato amore a prima vista.

Le sue parole, le sue descrizioni e i suoi dialoghi mi hanno rapita fin dalla prima lettura ( a cui ne sono seguite diverse altre).

L’ombra del Vento racconta la storia di Daniel Sempere, figlio di un libraio di Barcellona, che un giorno al Cimitero dei Libri dimenticati adotta, come da tradizone, un libro intitolato l’Ombra del Vento.

L’opera, dell’illustre sconosciuto Julian Carax, folgora il ragazzo che ne rimane incantato. Questa scelta però sarà destinata a cambiare per sempre la vita del ragazzo che verrà catapultato in un dedalo di intrighi e misteri.

Selle tracce di Daniel vi è infatti un individuo misterioso il cui unico scopo nella vita è quello di rintrattracciare e distruggere le opere di Carax. Con l’aiuto dell’anticonformista Fermin Romero de Torres, Daniel andrà alla ricerca del passato di Carax per scoprire cosa si cela dietro quell’autore misterioso.

Inserire il romanzo in una categoria è pressochè impossibile; tra le sue pagine si mischiano diversi generi letterari dal poliziesco al gotico, dal satirico (soprattutto quando a parlare è Fermin) dramma sentimentale.

Una delle cose che rende il romanzo di Zafón così coinvolgente è, senza dubbio, la caratterizzazione dei personaggi. Da Daniel a Fermin, da Beatriz a Barcelo’ tutti sono in grado di catturare il tuo affetto e di lasciarti un segno nel cuore. 

Ma il personaggio più grande, più maestoso e più affascinante dell’intera opera di Zafón (non solo del L’Ombra del Vento ma di molti altri suoi romanzi) è senza dubbio Barcellona.

Il capoluogo catalano fa da palcoscenico alle avventure di Daniel e amici. Tra i suoi vicoli si muove l’ombra senza volto e si consumano amori e delitti.

Dalle parole dell’autore emerge la descrizione di una città antica, misteriosa e affascinante.

Quando mi sono recata a Barcellona per la prima volta, nonostante fossero passati anni dalla lettura del romanzo, la descrizione di Zafón era così vivida e forte nella mia mente che ho deciso di dedicare una giornata per andare a visitare quei luoghi che avevo imparato a conoscere attraverso le parole dell’autore.

Il monumento a Cristoforo Colombo

Il mio mini tour è iniziato dal monumento di Cristoforo Colombo, che si trova all’inizio della Rambla, qui è dove Daniel incontra per la prima volta l’uomo misterioso che vuole comprare la sua copia dell’ombra del vento.

Dopo aver attraversato la Rambla, tetro di numerosi incontri e insguimenti, mi sono diretta verso Carrer de Santa Ana, il luogo in cui si trova la libreria della famiglia Sempere. Ovviamente sapevo che non avrei trovato nessuna piccola bottega ma, il non vederla mi ha fatto uno strano effetto.

Els Cuatre Gats

Poco lontano da Carrer de Santa Ana si tova Els Cuatre Gats il bar in cui Daniel e Fermin si trovano spesso a confabulare. Fermarsi a bere qualcosa era una tappa obbligata, anche perché si tratta di uno dei locali storici, inaugurato nel 1800.

Mentre ero seduta al tavolo a gustarmi un buon te caldo mi sembrava di essere stata catapultata nelle pagine del libro; tanto che mi aspettavo di vedere entrare uno dei personaggi da un momento all’altro.

Uno scorcio di Plaza San Felip Neri

Poco distante, dietro la cattedrale, possiamo trovare la piccola piazza di San Felip Neri, che il protagonista descrive come:

Una boccata d’aria fresca nel labirinto delle stradine che caratterizzano il gotico, nascosta tra le antiche muraglie romane.

Uno dei luoghi che più mi aveva colpito e che avrei voluto vedere era il Tibidabo, uno dei parchi divertimento più vecchi d’Europa.

Il Tibidabo visto da molto, molto lontano.

Dopo aver preso due autobus e aver fatto una piccola scarpinata però ho scoperto che la sommità della collina su cui si erge era raggiungibile solo tramite funicolare e, ovviamente, in quel periodo dell’anno era fuori servizio.

Quindi un po’ triste e un po’ amareggiata sono ritornata verso il centro città per arrivare a Plaça Reial. La bellissima piazza, circondata da palme e portici, è il luogo in cui si trova la casa di Clara Barcelò la ragazza di cui il giovane Daniel si è perdutamente innamorato.

Scorcio di Plaza Reial

L’ultima tappa del mio mini tour è stato un tentativo di andare a scovare il Cimitero dei libri dimenticati. Ovviamente questo posto non esiste ma, secondo alcuni, dovrebbe trovarsi in Carrer de l’Arc del Teatre un minuscolo vicolo della città.

La Barcellona gotica di Zafòn era sicuramente molto diversa da quella colorata e brulicante di vita che ho incontrato durante il mio viaggio, eppure trovarmi nei luoghi che ho imparato a conoscere e ad amare attravarso i suoi libri mi ha fatto uno strano effetto; era come se conoscessi già la città anche se non vi ero mai stata prima.

Non posso che dare ragione al saggio Fermin Romero de Torres :

[Barcellona] ti entra nel sangue e ti ruba l’anima.

Il vicolo in cui dovrebbe trovarsi il Cimitero dei Libri Dimenticati

A cura di
Laura Losi

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Laura Losi

Laura Losi è una piacentina classe 1989. Si è laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale presso l’Università degli Studi di Parma con una tesi sulla Comunicazione Politica di Obama. Avrebbe potuto essere un medico, un avvocato e vivere una vita nel lusso più sfrenato, ma ha preferito seguire il suo animo bohemien che l’ha spinta a diventare un’artista. Ama la musica rock (anche se ascolta Gabbani), le cose da nerd (ha una cotta per Indiana Jones), e tutto ciò che riguarda il fantasy (ha un’ossessione per Dragon Trainer). Nel 2015 ha pubblicato il suo primo romanzo “Tra le Rose” e a breve vedrà la luce anche la sua seconda fatica, il cui titolo rimane ancora avvolto nel mistero (solo perché in realtà lei non lo ha ancora deciso).

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