Billy Elliot – Il Musical – Teatro Creberg, Bergamo – 19 maggio 2023

Billy Elliot – Il Musical – Teatro Creberg, Bergamo – 19 maggio 2023
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Billy Elliot il musical arriva al Teatro Creberg di Bergamo e ottiene un enorme successo di pubblico!

L’adattamento musicale teatrale, basato sul film cult britannico del 2000, fa tappa in una della Città della Cultura 2023, Bergamo, mettendo in scena una storia solida, intelligente, ben scritta, che si fa promotrice di valori universali come l’uguaglianza di genere e la tolleranza.

Il film uscì nel 2000 (diretto da Stephen Daldry e scritto da Lee Hall) e ottenne un enorme successo di critica e di pubblico. Viste le numerose scene di balletto (e di conseguenza musicali) la storia si prestava molto bene per essere adattata in una versione musical teatrale. L’intensa storia e l’intelligenza con cui venivano proposte tematiche così importanti colpirono anche Sir Elton John, che nel 2005, assieme a Hall (sceneggiatore e paroliere) e Daldry, decise di produrre il musical e di occuparsi delle musiche.

Dal West End al successo globale il passo è stato breve e Billy Elliot il musical è diventato in breve uno dei musical più belli e apprezzati degli ultimi decenni. Visto il successo estero, arriva anche in Italia, grazie alla produzione Peeparrow di Massimo Romeo Piparo (che si occupa anche dell’adattamento nostrano e della regia), lo spettacolo che ha come protagonisti Giulio Scarpati e Rossella Brescia. Oltre ad una marea di ragazzi e ragazze che sono l’anima e il cuore pulsante del musical.

The Iron Lady
Fonte foto: sito dello spettacolo billyelliot.peeparrow.com – di Gianluca Saragò e Federico Lamastra

Chi vi scrive non ha mai visto il film. Tutto ciò che conoscevo di Billy Elliot è l’incipit, ovvero: “La storia di un ragazzino della provincia inglese che all’improvviso si appassiona alla danza e combatte contro l’ostilità del padre e dei suoi compaesani”.

Tuttavia, se si rimane fermi sull’incipit sopradescritto vi potrebbe sembrare una storiella semplice, già vista e banale. In realtà, nell’opera c’è molto di più. C’è un contesto storico-sociale importante: quello dello sciopero dei minatori del 1984-85 durante l’era di Margharet Thatcher e di conseguenza la storia riguarda una popolazione rurale, bigotta, he ignorante su certi temi, pensa che il balletto sia solo per le ragazze.

Il clima politico-sociale in cui viene pensata la storia è essenziale per comprendere tutte le dinamiche che emergono, in quanto è la chiave di volta necessaria a fornire le motivazioni dei vari personaggi.

Billy Elliot è un ragazzino che preferisce ballare anziché seguire le orme macho del padre, del fratello e di tutti gli altri maschi del suo paese. Scopre la danza per caso e con il tempo si appassiona. Per lui diventa un mezzo espressivo per raccontare chi è veramente. Non un ragazzo fru fru, ma un ragazzo libero di mostrare le proprie emozioni.

Billy non è un sognatore, è solo un ragazzo che vuole fare ciò che gli piace e vuole continuare a farlo, senza che gli vengano messe etichette.

Va da sé che la storia di Billy va a minare stereotipi di genere e mettere in chiaro che non ci sono cose “per maschi e per femmine”. Emerge la libertà di espressione e il suo percorso nella danza serve a scalfire l’animo duro, bigotto e ignorante dei compaesani.

Billy Elliot non è un’icona gay. I compaesani non sono omofobi. Sono solo persone ignorati che, educate in una maniera differente, impongono, anche con violenza, il loro punto di vista. Cresciuti con pregiudizi, hanno paura di ciò che non conoscono perché non vogliono cambiare prospettiva. Preferiscono schiacciare piuttosto che tollerare.  

Dramedy
Fonte foto: sito dello spettacolo billyelliot.peeparrow.com – di Gianluca Saragò e Federico Lamastra

Billy Ellit oggi sarebbe definito un dramedy, ovvero un genere ibrido che si muove in egual modo tra il dramma e la commedia.

Lo spettacolo ingloba molto bene queste due componenti e la storia giova notevolmente in quanto l’aspetto comedy, oltre che divertire, smorza il pesante contesto politico sociale dei minatori in sciopero.

Inoltre, il nucleo famigliare di Billy è spaccato ed è in costante lutto in quanto la madre è morta qualche anno prima. Il padre l’ha cresciuto da solo, nell’unico modo che conosce e non si è mai ripreso dalla morte della consorte.

Questo aspetto traumatico della famiglia Elliott viene gestito in maniera molto toccante poiché la madre viene mostrata all’interno della storia come una sorta di angelo custode, di spirito guida per Billy.

La perdita aleggia lungo tutta la trama. La paura di perdere qualcosa, qualcuno. Il lavoro, la famiglia, i propri amici.

Proprio sul senso di perdita, nell’atto finale verrà trovata la risoluzione e di incontro tra padre e figlio. L’amore per il figlio va al di là di tutto e tutti.

A bilanciare, un aspetto comedy che contrasta dinamiche drammatiche. Quindi al macho dei boxeur minatori, troviamo le “farfalline danzanti”, le ragazzine del balletto che cinguettano e si muovono, più o meno coordinate e portano quel tocco femminile e divertente nella storia.

La stramba nonnina di Billy invece ammorbidisce il clima famigliare in casa Elliot. Viene presentata come la classica vecchietta che ha iniziato a scollarsi dalla realtà, ma nei momenti di lucidità, dimostra un’onesta e saggezza fuori dal comune.  

Gender-Less
Fonte foto: sito dello spettacolo billyelliot.peeparrow.com – di Gianluca Saragò e Federico Lamastra

L’aspetto di genere, in quanto identità sessuale, viene anch’esso proposto in chiave molto toccante e simpatica. All’amico di Billy piace indossare abiti femminili.

La sguardo filtrato dei due ragazzini non mette in mostra malizia o sessualità. Ciò che si mette in evidenza è il fatto che ognuno di noi è diverso e la diversità è una cosa da salvaguardare, non qualcosa da abbattere.

Essere diversi non è il male ma è un modo per colorare il mondo di diversi punto di vista, dove ognuno può essere libero di mostrarsi come si sente veramente, senza pregiudizi e limitazioni.

Questa parte dona quel tocco di colore alla grigia storia e si rivela uno dei tanti temi importanti che Billy Elliot racchiude.

La febbre di Billy Elliot
Fonte foto: sito dello spettacolo billyelliot.peeparrow.com – di Gianluca Saragò e Federico Lamastra

Lo spettacolo musicale teatrale è notevole sotto ogni aspetto. Raramente si assiste ad un musical così ricco, sia dal punto di vista della storia della spettacolarità della messinscena che della qualità artistica in gioco.

C’è un’unica scenografia di base. Un unico fondale con elementi mobili che vengono portati in scena in base alle esigenze. Nel secondo atto vengono usati anche sipari fittizi ed elementi pirotecnici (come la neve finta).

L’aspetto spettacolare viene inoltre innalzato dall’utilizzo sapiente dell’illuminotecnica. Ci sono effetti luci-ombre che risaltano aspetti interni del giovane protagonista. Vengono utilizzati specchi e tanti elementi scenografici che fanno trasparire le emozioni dei vari personaggi.

Tuttavia, ciò che mi ha colpito di più del musical sono la ricchezza nella coreografia e il mastodontico cast attoriale-danzante. Ci sono tanti ragazzini sul palco ed è raro trovare così tante persone agire sul palcoscenico.

All’interno di Billy Elliot il musical ci sono tantissime coreografie stupefacenti che anche un non amante della danza può apprezzare. Ci sono passi di danza moderna e passi di tip tap.

Come accennato nella parte sul genere, la storia si muove molto bene tra commedia e dramma e il musical alterna questi due generi in maniera davvero sublime e con efficacia proponendo un’alternanza scandendo il tutto a passi di danza.

Spesso sul palco c’è l’alternanza del trittico danzatrici-poliziotti-minatori con numerose persone che agiscono sul palcoscenico.

Quella parte li, a mio avviso, è una delle sequenze più belle e spettacolari che io abbia mai visto in un musical teatrale. Davvero bello.

Sulle musiche cosa dire? Le ha scritte un certo Sir Elton John ergo… tanta roba.

Sipario
Fonte foto: sito dello spettacolo billyelliot.peeparrow.com – di Gianluca Saragò e Federico Lamastra

Ebbene, dopo aver fatto i compiti a casa ed essermi informato a 360° sul mondo Billy Elliot, lo spettacolo teatrale non snatura la pellicola cinematografica. La storia è rimasta immutata ed è trasposta in modo aderente per il palcoscenico.

Ci sono tantissimi temi proposti all’interno dell’opera ed è perciò uno spettacolo ricco dove ognuno può trovarsi rispecchiato in numerosi aspetti. C’è tanto cuore, empatia e verità.

Una storia realistica che colpisce molto per l’onesta con cui viene raccontata. Lo stesso show teatrale utilizza parole scurrili per rendere la storia più fedele e aderente.

Le motivazioni e i sentimenti messi in atto sono riconoscibili e comprensibili.

Quindi che altro dire su, Billy Elliot il musical? È uno spettacolo su un ragazzino incompreso che trasuda verità e naturalezza. Imponente ed appassionante.

Nonostante le quasi tre ore (145 min di spettacolo + 15 di intervallo), intrattiene per la sua ricchezza scenica e drammaturgica.

Un’opera in grado di intrattenere in modo egregio e che propone tematiche universali tuttora attuali.

Uno dei più bei musical proposti sul territorio italiano degli ultimi anni.

a cura di
Daniele Marazzani

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