Alter Bridge – Mediolanum Forum – 25 novembre 2022

Alter Bridge  – Mediolanum Forum – 25 novembre 2022
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La serata di venerdì 25 novembre si è incendiata a ritmo di chitarre con il ritorno di una delle band heavy metal più amate di sempre, gli Alter Bridge, accompagnati da due gruppi spalla di grande spessore come i Mammoth WVH e gli Halestorm.

Il venerdì sera al Mediolanum Forum di Assago sin dalle prime ore della serata si è tinto di hard rock a colpi di chitarre e assoli vocali – davvero niente male – dei “Mammoth WVH” capitanati da un giovane Wolfgang Van Halen (sì proprio lui, il figlio di uno dei chitarristi più famosi di tutti i tempi Eddie Van Halen ndr). Eravate venuti/e a vedere gli Alter Bridge? Beh vi aspetta molto di più!

Wolfgang Van Halen, con i suoi Mammoth WVH

Infatti, la band in attivo dal 2015, brano dopo brano ha catalizzato da subito i primi fan presenti facendo accendere l’animo e portando le mani “alla Rock and Roll” al cielo nonostante la non ancora completa capienza del forum visto l’orario (circa le 18.50 ndr). Che il figlio di Van Halen fosse un talento, lo aveva già scoperto il padre stesso dicendo “qualsiasi strumento suoni Wolfgang, si vede che ha la musica dentro, non tarderà molto a farsi notare!” ma ieri sera, tutti lo hanno potuto confermare!

Per chi avesse assistito al tributo a Taylor Hawkins nella data di Los Angeles del 27 Settembre scorso sicuramente ricorderà la sua destrezza canora. Davvero una bella esperienza vederli in live! Spero di poter replicare presto!

Iniziato con i petardi, proseguiamo con i fuochi d’artificio!

Dopo l’accoglienza energica dei Mammoth WVH, proseguiamo con il secondo gruppo della serata che ha regalato un’ora di puro show tutto d’un fiato: gli Halestorm! E, proprio parlando di fiato, l’ ingresso sul palco della frontwoman Lzzy è stato molto verace, quasi come una leonessa alpha che fa notare la sua presenza e forza al suo branco, che con un grido a cappella di qualche secondo attacca con il primo brano “The Steeple”.

Lzzy Hale, Halestorm

La band, anch’essa statunitense dalla Pennsylvania, è formata dal duo dei fratelli Arejay e Elizabeth “Lzzy” Hale rispettivamente voce/chitarra e batteria, che fanno il pieno di sorprese. Lzzy scorre veloce le mani sulla sua chitarra rossa (davvero bella! Ndr) dimostrandoci a pieno il suo talento musicale! Il fratellino invece, con un dress code giallo elettrico e pantaloni leopardati, molto da “Giovanni Vernia,” di Zelig, non smette per tutto il concerto di sorprenderci con la sua carica e giochi di bacchette lanciate in aria (davvero in alto! Ndr) e riprese al volo.

Non pago, in un break si esibisce in un assolo di batteria imbastendo una divertentissima scenetta usando un paio di mega bacchette che è riuscito a suonare sullo strumento nonostante le dimensioni (ndr un metro sicuro)!

Arejay, fratello di Lzzy degli Halestorm con le bacchette

Brano dopo brano, gli Halestorm hanno saputo catturare le emozioni dei presenti con l’energia non-stop di tutta la band, l’energia e della batteria di Hale Jr (e la sua voce! Ndr) e dei fan che instancabilmente cantavano a squarciagola ogni brano. Ma la vera punta di diamante della band è indubbiamente miss Lzzy e la sua voce con un graffio davvero profondo, che in una giornata importante come quella del 25 novembre “Giornata Internazionale contro l’eliminazione delle violenze di genere” ha dato voce e dimostrazione di quanto noi donne se usiamo la nostra voce, sappiamo bucare lo schermo! Bravissimi/a!

Ecco la scaletta degli Halestorm:
  1. The Steeple
  2. Love Bites (So Do I)
  3. I Get Off
  4. Mine
  5. Familiar Taste of Poison
  6. Amen
  7. Drum Solo
  8. Back From the Dead
  9. Wicked Ways
  10. I Miss the Misery
È ora di far tremare il Mediolanum forum

Ma la vera scintilla della serata doveva ancora arrivare. Dopo una ventina di minuti, il palco del Forum si incendia alla presenza della band hard rock-heavy metal degli Alter Bridge, capitanata dal celebre Myles Kennedy e dai colpi di chitarra di Mark Tremonti! Il concerto si apre con il brano “Silver Tongue” con sullo sfondo un simpatico video grafico animato di un ragazzo che seduto agli Uffizi fissa la “Venere di Botticelli” che a breve si sarebbe trasformata in una sirena che cattura la povera preda umana, che per fortuna alla fine riesce a fuggire.

Nonostante i cinquanta anni dei membri e il quasi ventennale della band (si sono formati nel 2004 ndr), brano dopo brano gli Alter Bridge hanno dimostrato di essere ancora gli stessi di sempre! Un Myles Kennedy che rimane umile sul palco, ringraziando ed esaltando la bravura delle band che hanno aperto la serata, e raccontando spezzoni della sua vita di quando da bambino sognava ad occhi aperti di diventare un musicista famoso. Sogno che grazie alla spinta del padre gli ha permesso di essere lì ora, insieme al collega e amico Mark Tremonti. Una bellissima interazione sincera con il pubblico che ha reso la serata davvero indimenticabile!

Myles Kennedy, Alter Bridge

Seguiamo poi con un regalo della band che vuole regalare ai fan italiani presenti, per rendere la serata davvero unica fra le tante del tour nelle varie location: dopo anni, ripropongono dagli esordi il brano “Shed My Skin” che regala qualche lacrima fra le fan più accanite! Ma le sorprese non sono finite qui. L’italo-americano Mr. Tremonti sentendosi a casa in modo inaspettato decide di regalare la sua chitarra (chissà di quale valore economico!! Ndr) alla persona che si sarebbe più scatenata durante l’esecuzione del brano “Isolation”. L’avrà fatto davvero?

E non si tratta di una boutade, alla fine del brano Mark volge lo sguardo al pubblico alla ricerca di chi lo aveva colpito durante gli assoli del brano. Ed eccolo lì il vincitore! Un bambino in prima fila, che non crede ai suoi occhi (scelto forse nella speranza di accendere la scintilla del rock e tramandare questa passione a lui per il futuro? Ndr). Bellissima scena!

Mark Tremonti, Alter Bridge, e la sua chcitarra
L’emozione continua

Seguiamo con “Waters Rising”, il nuovo brano dell’album 2022 “Pawns & Kings”, che alimenta ulteriormente la già altissima carica dei presenti, grazie all’energia e perfetta esecuzione di tutta la band. Grazie quindi alla voce di Myles, i colpi di batteria di Scott Phillips ed il basso di Brian Marshall(ex membri dei Creed come l’amico Mark ndr), ma soprattutto grazie alla performance di Mr Tremonti (considerato uno fra migliori chitarristi del mondo vicino al nome di Van Halen ndr) hanno reso ogni canzone uno spettacolo energico senza fine!

Ma a questo momento di carica si è contrapposta l’esecuzione in acustico di “In Loving Memory”, che ha bagnato gli occhi di chi ancora non si era commosso, e fatto venire la pelle d’oca anche al metallaro e metallara più accanito/a.

Myles Kennedy, frontman Alter Bridge

La serata iniziata con il botto, non poteva che finire in perfezione con l’esecuzione dei cinque brani storici degli Alter Bridge. Iniziamo con la tripletta pre-encore con l’energia musicale e canora di “Metalingus” (canzone resa famosa perché utilizzata come intro del un famoso wrestler WWE: Edge, ndr) seguita dall’emotività di “Blackbird” che è stata scritta a dedica di un amico di Myles scomparso, e chiudendo la tripletta con “Rise Today” che riporta alla positività.

Infine, dopo una breve uscita della band, il concerto si chiude con l’encore composto da “Cry of Achilles” e “Open Your Eyes”, con i quali gli Alter Bridge si assicurano il successo, la bravura e potenza che rimarrà in testa a tutti/e i/le presenti (almeno fino al prossimo tour! ndr).

Ecco la scaletta degli Alter Bridge
  1. Silver Tongue
  2. Addicted to Pain
  3. Ghost of Days Gone By
  4. Sin After Sin
  5. Before Tomorrow Comes
  6. Shed My Skin (tour debut, first time since December 8, 2017)
  7. Wouldn’t You Rather
  8. Isolation
  9. Waters Rising
  10. Pawns & Kings
  11. In Loving Memory (acoustic)
  12. Metalingus
  13. Blackbird (song stopped and restarted… more )
  14. Rise Today
Encore:
  1. Cry of Achilles
  2. Open Your Eyes

a cura di
Francesca Bandieri

foto a cura di
Mirko Fava

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Francesca Bandieri

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