Day 1 – Summer Vibez, Ferrara – 08 luglio 2022

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Si è svolto venerdì il primo giorno del “Summer Vibez” all’interno del Ferrara Summer Festival. Tra gli artisti presenti: SANTI FRANCESI, Madame, gIANMARIA e BLANCO.

Il “Summer Vibez” è un evento prodotto e promosso dalla collaborazione tra Ferrara Summer Festival e Vivo Concerti dedicato ai giovani e ai nomi più caldi della scena. Rispetto al Ferrara Summer Festival, l’evento si colloca in Piazza Ariostea con la possibilità di ospitare un quantitativo maggiore di persone, con un palco di dimensioni notevoli e non perdendo troppo l’atmosfera rispetto a Piazza Trento Trieste. Quindicimila i presenti per la prima serata.

Dopo essersi persi tra indicazioni sbagliate e problemi di logistica, l’arrivo al Summer Vibez è sbalorditivo. Una piazza gigante e piena di persone ci accoglie; una scena iniziale inaspettata rispetto alle aspettative e la grandezza della stessa Ferrara. Il primo artista all’orario di arrivo è Madame.

Arriva Madame

Un’ora di set è il tempo di permanenza della stessa artista sul palco, tempo un po’ ridotto ma considerando la discografia “corta” e lo spazio concesso nell’ambito di un festival è accettabile.

Madame, accompagnata solo da un dj, non ha reso quanto in realtà ci si aspettasse dal vivo per quello messo in mostra al festival di Sanremo. Lo stesso pezzo “VOCE” è stato arrangiato e cantato in una maniera completamente distorta rispetto alla versione originale, facendo storcere sicuramente il naso a più di una persona.

L’artista ha sfruttato l’autotune, ormai abbastanza regolare nelle nuove generazioni di artisti, ma dal vivo è una componente sicuramente che fa perdere molto l’effetto dello spettacolo live.

Come se non bastasse la maggior parte delle basi presentavano anche la parte cantata, rendendo la vita di Madame decisamente facile sul palco. Il pubblico ha comunque apprezzato, anche se ha iniziato a essere veramente attivo verso fine set con i pezzi più conosciuti dell’artista: “Sciccherie“, “Marea” e “Il mio amico“. Ci auguriamo i live “in singolo” dell’artista rendano almeno dieci volte di più. Rimandata.

Ultima nota scolorita, riguardante anche lo stesso Blanco, è il fatto di non aver duettato per il brano “Tutti muoiono” lasciando la parte dell’artista vincitore di Sanremo alla base musicale. Poteva essere una delle poche occasioni dove i due si incrociavano per portare dal vivo questo brano, ma così non è stato.

È il turno di BLANCO

Una volta concluso il set di Madame, il pubblico inizia ad andare in Blanco-psicosi iniziando ad avvicinarsi e urlando per ogni movimento sul palco di persone o di luci. È decisamente il fenomeno del momento. La musica classica è ancora una volta, come raccontato per il live all’Estragon, la scelta prediletta per accompagnare il pre-live.

Il live è davvero apprezzabile, rispetto alla prima parte di tour sono cambiate alcune grafiche e Blanco ha anche interagito di più col pubblico. Al contrario dell’Estragon dove praticamente aveva eseguito un brano dopo l’altro senza stacchi, si è lasciato scappare qualche parola sul discorso dei live, sui ringraziamenti e sul sincerarsi delle condizioni del pubblico.

È già un miglioramento rispetto al mutismo totale. Nonostante poi fosse ancora zoppo dall’incidente recente, è riuscito a trasmettere energia e carica a tutta la platea.

Rispetto al live all’Estragon è stato sicuramente uno show più dispersivo e tutti questi live gli permetteranno di crescere rispetto a un prossimo tour magari nei palazzetti. Qualche dettaglio vocale va sicuramente infatti rivisto e perfezionato. Nonostante l’energia trasmessa, vi è stato un altro problema: i nativi digitali. Non è colpa di certo dell’artista, ma il pubblico ha pensato bene di dedicarsi a riprese video continue evitando quindi di godersi il live a pieno quando per molte canzoni si poteva invece pogare e o saltare e ballare.

Vale comunque la pena ritornarci se siete già stati a un suo concerto soprattutto per una certa parte di concerto. Quando Michelangelo, suo produttore e membro della band, e lui si mettono a fare i pezzi solo piano o solo chitarra, l’atmosfera è tutt’altra. A livello emozionale e musicale il concerto assume un altro sapore.

Alla fine poteva andare meglio, ma poteva andare anche molto peggio. È sicuramente un evento da riproporre, dato che è solamente il primo anno di questo “mini-festival”. (Abbastanza) buona la prima!