Frah Quintale: “Torno sul palco dopo due anni” #oltrefestival

Frah Quintale: “Torno sul palco dopo due anni” #oltrefestival
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Frah Quintale, dopo una lunga pausa dai live, torna finalmente sul palco. Il primo sarò quello dell‘Oltre Festival di Bologna, in programma dal 23 al 28 giugno. L’artista bresciano salirà sul palco questa sera.

Un grande ritorno live per Frah che negli ultimi due anni ha pubblicato ben due dischi: Banzai (lato blu) e Banzai (lato arancio) e non vede l’ora di cantarli davanti al suo pubblico.

Frah Quintale negli ultimi anni non si è mai fermato, dall’uscita del suo primo lavoro discografico Regardez Moi del 2017 che ha segnato l’inizio della sua carriera da solista, dopo l’avventura dei Fratelli Quintale, fino all’uscita del suo terzo disco Banzai (lato arancio). Anni di singoli, dischi e anche molti featuring che hanno portato l’artista ad essere uno dei più seguiti e ascoltati dell’ultimo periodo.

In occasione della sua partecipazione all’Oltre Festival ho avuto la fortuna e l’onore di poter scambiare due chiacchiere con Frah Quintale riguardo la sua carriera, il suo ultimo disco e la sua grande voglia di tornare live dopo molto tempo!

Partiamo con la prima domanda Frah. Finalmente si torna live! Il 24 giugno sarai sul placo dell’Oltre Festival di Bologna. Dopo tutti i live saltati e posticipati, come ti senti a poter finalmente tornare su un palco davanti al tuo pubblico?

Sono molto carico e quasi non mi sembra vero! Sono fermo ormai da più di due anni. Il mio ultimo tour finì a febbraio 2019 e secondo i mie piani, sarei dovuto partire poi con il tour di Banzai (lato blu) uscito nel 2020, ma ovviamente non è stato possibile. La scaletta dei live è bella gonfia perchè negli ultimi due anni ci sono stati due dischi. All’Oltre Festival di Bologna faremo due show, il primo alle 19 e poi alle 22. Sono veramente euforico!

Il tuo terzo album Banzai (Lato arancio) è fresco fresco di uscita. E’ il seguito di Banzai (Lato blu) uscito nel 2020, un album di grande successo. Prima di tutto vorrei sapere: da cosa nasce la scelta di questi due colori, il blu e l’arancione?

I colori hanno un senso. Il lato blu è stato un periodo molto “blu” della mia vita, avevo un po’ di cose da risolvere. C’è molta malinconia e riflessione. L’arancio invece è un colore che va a chiudere il cerchio. Essendo l’arancio e il blu due colori complementari penso di aver dato quest’idea anche nella musica. Due dischi che in qualche modo si completano a vicenda, così come il blu e l’arancione.

Ascoltando il tuo ultimo album sembrerebbe che le sonorità siano più calde ed estive ma nei testi si nasconde anche tanta nostalgia e tanta vita vissuta. Consideri questo ultimo album la chiusura di un capitolo della tua vita? Oppure lo consideri come un nuovo inizio?

Tornando al discorso dei colori complementari fatto poco fa, come hai detto tu, le sonorità sono un po’ più calde, proprio come l’arancione. Secondo me nei due dischi ci sono dei gemelli, ovvero dei brani complementari che vanno a completarsi a vicenda, così come i due colori.

Considero questo album la chiusura di un capitolo. Fare due dischi in uno è stato strano, ma un bel percorso. Il lato blu era il disco della riconferma, ho messo insieme tante cose. Un percorso per chiudere una fase che veniva dopo Regardez moi . Penso che adesso si sia chiuso un bel capitolo e si aprirà una grande porta, spero.

Per quanto riguarda la collaborazione con il tuo producer Ceri: come è nata? E quanto ha influenzato le sonorità e il mood dei tuoi ultimi lavori?

Io e Ceri ci conosciamo da tantissimi anni, più o meno da quando eravamo ragazzini e avevamo 15 anni. E’ stato bello perché per un periodo ci siamo persi di vista per poi rincontrarci nel 2015 verso l’ultimo lavoro di Fratelli Quintale e da lì abbiamo iniziato a lavorare insieme.

Secondo me la sua presenza è stata fondamentale perché ha reso il mio suono e il mio timbro vocale riconoscibile, al di là delle mie tematiche. Questo lavoro è eccellente e non è stato fatto solo con me, ma anche con altri artisti italiani come Coez, Franco 126 e tanti altri. Il sodalizio con Ceri è servito a me ma anche alla musica italiana.

Nell’ultimo anno non ti sei fermato. Hai anche sfornato dei featuring molto fighi. Penso a “Venere e Marte” in feat. Con Takagi e Ketra e Mengoni per poi passare ad “Appartamento” con Venerus.  Nella mia playlist del cuore però c’è anche “Tutto ok” con Mecna. Vorrei sapere, come è nato questo featuring?

Con Corrado (aka Mecna) ci conosciamo da tempo ma non avevamo mai collaborato. Il featuring è nato nella maniera più spontanea possibile. Lui mi ha chiesto se volessi fare un feat. e anche se in quel momento non ne stavo facendo, accettai. Mecna è un artista che è molto vicino a quello che faccio io, non solo a livello di suono ma anche estetico.

Ad esempio io faccio disegni e lui fa delle grafiche. Abbiamo un occhio simile su tante cose, per questo secondo me è un featuring ben riuscito, perché i nostri sono due mondi che si avvicinano al di là della musica. Abbiamo anche creato un’amicizia ed è molto bella questa cosa.

Per finire vorrei chiederti: quali sono le tre canzoni di Frah Quintale che non dovrebbero mai mancare nelle playlist del cuore dei nostri amici di Thesoundcheck.it?

Secondo me Si ah, perché è un piccolo grande classico. Passando a Banzai (lato blu) ti direi Buio di giorno, mentre nel lato arancio Sempre bene. Questi sono i magici tre!

Grazie agli amici di Thesoundcheck.it e a presto!

a cura di
Ilaria Valsecchi

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Ilaria Valsecchi

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