«FATE: THE WINX SAGA» , il ritorno delle fate più conosciute al mondo
Fate: The Winx Saga può essere vista come una sorta di celebrazione al cartone animato che tanto ha appassionato i ragazzini e le ragazzine nei primi anni duemila; vediamo dunque come viene ripreso e adattato alla New Generation …
Piacevoli ricordi
Durante la visione di Fate: The Winx Saga , ho avuto modo di ripescare attimi della mia infanzia spensierata e ciò che ho constatato è che le Winx sono state in qualche modo un simbolo comune per i ragazzi della generazione Z.
C’era qualcosa che riusciva a tenerci incollati al televisore , subito dopo pranzo , quando l’ episodio nuovo veniva solitamente trasmesso da RAI GULP. Quel qualcosa è lo stesso motivo per cui vale assolutamente la pena guardarne la trasposizione cinematografica made by Netflix .
La trama
The Winx Saga riprende il cartone ideato dal disegnatore Iginio Straffi per farne qualcosa in “più” (o almeno questo è chiaramente l’ intento ) . Bloom , Stella , Musa , Aisha e Terra sono alle prese con i loro poteri magici all’ interno della scuola di Alfea e non solo…
Come qualsiasi serie tv principalmente destinata ad un’ audience giovanile troviamo amori contrastanti , segreti da tenere nascosti e minacce incombenti . Le ragazze infatti , con l’ aiuto dei futuri “Rangers” Sky , River, Dane e Sam , dovranno fronteggiare un’ armata di mostri con poteri malefici pronti ad attaccare Alfea.
Chi sono le Winx?
Nel frattempo , già dal primo episodio avviene la caratterizzazione dei personaggi: Bloom , dai capelli rossi e una rabbia intrinseca che la porterà a plasmare e modulare il suo elemento: fuoco . I suoi genitori non sanno dell’ esistenza del suo potere , loro non sono maghi , non sanno dell’ esistenza di Alfea .
Ci sono poi : Aisha , nuotatrice provetta , protettiva nei confronti di Bloom e dominatrice dell’ acqua , Terra (che nel cartoon si chiama Flora) , la figlia del medico della scuola , controlla la natura , Stella, estremamente vanitosa ma dal cuore buono e Musa , empatica ed amante della musica.
Il gruppo pero’ è incompleto…
Fra loro non è infatti presente Techna che nel cartone animato aveva una sorta di predilezione nei confronti della tecnologia e riusciva cosi’ , con i suoi dispositivi a cacciare fuori dai guai le sue compagne. E’ questa una delle tante differenze che in effetti riscontriamo nella serie tv che però non leva nulla ad essa ma, al contrario, la rende interessante perchè in ogni modo frutto di un progetto innovativo.
Anche se…
C’è da dire però che il voler rendere a tutti i costi attuale la serie (al pari di tante altre con cui è stato fatto lo stesso lavoro a livello stilistico e quindi necessariamente anche qualitativo) ha contribuito a stereotiparne i personaggi , le ambientazioni e perfino la trama in sé che dunque potrà risultare veramente banale .
Rivestono infatti pochissimo spazio avvenimenti che dovrebbero essere la chiave di volta della serie (vedi la lotta contro i mostri al di là della barriera che viene ” liquidata” in pochi secondi ) e personaggi che non si collocano da nessuna parte di cui non riusciamo a capirne bene le storie .
Cosa apprezzare di ” Fate: The Winx Saga “
Punto forte della serie sono a mio parere le “soundtracks” , orecchiabili , perfette per ogni sequenza e molto giovanili .
E’ infatti anche questo un tratto di The Winx Saga : la volontà di svecchiamento (sia a livello visivo che culturalmente ) rispetto al cartoon che propone modelli e standard di bellezza e di relazioni interpersonali prestabilite.
Terra ad esempio , che nel cartoon è mingherlina, gambe slanciate , capelli lunghi e lucenti , nella serie è una ragazza un pò tozza , timida ma assai decisa e molto chiacchierona.
E’ interessante dunque vedere come vi sia dietro un’ azione di sensibilizzazione e accettazione del proprio corpo e delle proprie potenzialità , in vista di un attualissimo concetto di “body positive” proposto in questo caso a un pubblico prevalentemente di adolescenti .
Conclusioni :
Sicuramente non siamo davanti ad un’ opera cinematografica di chissà quale valore ma non è di certo quello che ci aspettiamo e che ci si può in effetti aspettare da una serie tv creata con l’ intenzione di intrattenere e rilassare dei ragazzini .
Al momento è disponibile solo la prima parte della prima stagione della saga ( oramai Netflix è sovente adattare questa strategia il che è fonte di tedio per coloro che ” vivono di pane e serie tv” ) anche se sappiamo che una seconda parte è stata confermata dalla produzione della Archery Pictures.
Cosa possiamo aspettarci di vedere nella seconda parte ?
In ogni caso , l’ ultimo episodio di questa prima parte è riuscito a lasciare quel velo di suspence riguardo a molti personaggi come la nuova (e presumibilmente cattiva) direttrice di Alfea o il padre di Sky che misteriosamente risorge dalle ceneri.
Personalmente , sarebbe anche bello se in tutto ciò entrassero in scena le famose antagoniste delle nostre eroine (ovvero le Trix) a complicare la situazione e ad infittire gli intrecci narrativi .
La serie ha veramente molte potenzialità da sviluppare e sarebbe interessante vederne un’ evoluzione sostanziale a livello di contenuti e di approfondimenti che possano servire a sorreggere una trama con la T maiuscola.
a cura di
Sara Cilia
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