Tuma: un artista provocatorio, ironico e sopra le righe

Tuma: un artista provocatorio, ironico e sopra le righe
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Una canzone sconcia è il nuovo singolo di Tuma , cantautore salentino, che anticipa l’EP d’esordio “TUMA 01”, targato Discographia Clandestina e supportato da Alpaca Music.

Il singolo – disponibile su tutti gli store da ieri, 2 aprile – è un brano autoironico che rimbalza tra sonorità funky e una stesura vicina al cantautorato attuale, e nasce da un dubbio amletico che assale l’artista da qualche anno: perché i “trapper” nelle loro canzoni raccontano di come riescano a fare conquiste e invece l’unica cosa che lui riesce a portare a casa è una collezione di pessime figure?“

Abbiamo intervistato Tuma ed ecco cosa ci ha raccontato…

Chi è Tuma e cosa vuole raccontare a chi lo ascolta?

Tuma è un cantautore indipendente: cantautore perché è disoccupato e indipendente perché comunque non ci guadagna una lira. Nelle sue canzoni Tuma racconta la vita di tutti i giorni, ama osservare la realtà e raccontarla con ironia, perché crede che l’ironia sia il segreto per galleggiare in quel pazzo mare che è la vita, parafrasando Sergio Caputo.

Ti chiamavano così anche a scuola?

Si, esatto. Diciamo che è dalle medie che non vengo chiamato col mio nome di battesimo. A volte anche i miei genitori mi chiamano Tuma.

Quando hai iniziato a scrivere canzoni?

Ho iniziato a scrivere canzoni circa 4 anni fa, poco dopo il diploma. Seppur già suonassi la chitarra da parecchio tempo e trovassi nella scrittura una necessaria valvola di sfogo, prima di allora non avevo mai provato ad unire queste due passioni. Da allora non ho più smesso.

Parliamo ora del tuo nuovo singolo “Canzone sconcia”, un brano fresco e volutamente ironico, che porta una ventata di allegria e spensieratezza in questo periodo complicato. L’hai scritta chitarra e voce o è nata in studio?

Una canzone sconcia nasce a casa, chitarra e voce. Avevo appena finito di ascoltare il nuovo singolo di un noto trapper (di cui non farò il nome) e nel testo, come spesso accade, si vantava delle sue conquiste. Una domanda mi sorse spontanea: come mai nelle loro canzoni raccontano spesso di feste dove rimorchiano un sacco mentre ogni volta che vado io a una festa per rimorchiare me ne torno a casa con un nulla di fatto? Dopo molte riflessioni ho elaborato due ipotesi: o loro raccontano un sacco di caz**te o io faccio troppo schifo per rimorchiare… temo sia un mix delle due cose. Sistemato questo dubbio amletico ho deciso di raccontare la mia versione dei fatti.

Immagino che al video avranno partecipato anche dei tuoi amici, raccontaci qualche aneddoto divertente del backstage…

Vi dico solo che due ore prima del video ero riuscita a racimolare solo due comparse… ero nel panico più totale. Era da un mese che avevamo fissato la data delle riprese ma la mia disorganizzazione mi ha portato, come sempre, a ridurmi all’ultimo minuto. Fortunatamente sono riuscito a riempire una macchina con alcuni vicini di casa e alla fine siamo riusciti (non so come) a raggiungere un buon numero di comparse. Alle riprese si sono aggiunti in extremis anche alcuni dei musicisti che suonano con me ai live… inutile dire che si sono scolati gli alcolici che erano li come oggetti di scena e se ne sono tornati a casa fradici.

Cosa dobbiamo aspettarci adesso da te?

Tanta nuova musica! Nell’ ultimo anno ho lavorato tanto in studio e ora non vedevo l’ora di farvi ascoltare tutto quello che ho fatto, quindi non vi resta altro che seguirmi sui social per rimanere sempre informati sulle nuove uscite!

a cura di
Redazione
foto di
Ilenia Tesoro

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2 pensieri su “Tuma: un artista provocatorio, ironico e sopra le righe

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