“Pino Daniele – Nero A Metà”: la recensione in anteprima del documentario su Pino Daniele
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La recensione in anteprima del documentario su Pino Daniele, disponibile al cinema il 4,5 e 6 di gennaio!
Da domani, sabato 4 gennaio, arriva nelle sale cinematografiche il documentario Pino Daniele – Nero a metà.
Descritto come un “ritratto intimo e profondo della vita e carriera del cantautore napoletano”, il film celebra una delle figure più influenti della musica italiana.
Il lungometraggio sbarcherà nei cinema proprio nel giorno in cui ricorreranno i dieci anni dalla scomparsa di Pino Daniele, venuto a mancare il 4 gennaio 2015 per problemi cardiaci e sarà visibile in sala solo nei giorni 4-5-6 di gennaio.
Il film è stato scritto a quattro mani dal regista Marco Spagnoli e da Stefano Senardi, amico di lunga data e storico produttore di Pino.
Come suggerisce il titolo, che richiama uno degli album più iconici di Pino Daniele, il documentario si concentra sulla prima parte della carriera del cantautore ed offre uno sguardo inedito sul legame tra l’uomo e l’artista, esplorando il lato più autentico e personale del musicista.
Chitarrista virtuoso e capace di suonare numerosi strumenti, nonché autore di 47 album, Pino Daniele è stato un grande artista, in grado di fondere la tradizione musicale napoletana con influenze mediterranee ed il blues, segnando in modo indelebile il panorama musicale.
Il documentario
In Pino Daniele – Nero a metà ritroviamo molte immagini di repertorio (di cui numerose anche in bianco e nero), vari contributi musicali e testimonianze.
Un momento bellissimo del documentario sono le riprese ed i racconti del concerto gratuito tenutosi in Piazza del Plebiscito di Napoli il 19 settembre 1981 davanti a 200 mila persone, che ha consacrato l’ascesa ed il successo di Pino Daniele.
Presenti anche svariate interviste esclusive con alcuni dei più stretti collaboratori e amici del cantautore che “danno voce a storie e aneddoti unici”, portandoci alla riscoperta non solo della sua musica, ma anche dei suoi pensieri, della sua passione per la città e della sua capacità di innovare continuamente il panorama musicale.
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Tra i protagonisti delle interviste, i musicisti che hanno accompagnato Pino Daniele nella sua straordinaria carriera: Vincenzo Affinita, Viola Ardone, Enzo Avitabile, Carmine Aymone, Nelly Bisaccia, Miriam Candurro, Raffaele Cascone, Gino Castaldo, Tony Cercola, Biagio Coscia, Tullio De Piscopo, Gigi De Rienzo, Teresa De Sio, Mauro Di Domenico, Cristina Donadio , Lello Esposito, Tony Esposito, Roberto Giangrande, Enzo Gragnaniello, Gianni Guarracino, Ezio Lambiase, Renato Marengo, Carlo Massarini, Pietra Montecorvino, Claudio Poggi, Peppe Ponti, Paolo Raffone, James Senese, Jenny Sorrenti, Bruno Tibaldi, Lino Vairetti, Fausta Vetere, Ernesto Vitolo.
Inoltre il progetto presenta le performance di alcuni giovani artisti: Andrea Radice con Fabrizio Falco, Gabriele Esposito, Chiara Ianniciello con Antonio D’Agata e Giulio Scianatico.
L’importanza di Napoli
Pino Daniele – Nero a metà rappresenta un’occasione imperdibile per i fan di Pino e per gli appassionati di musica d’autore. Interamente girato a Napoli, troviamo scene che prendono vita in strada o sotto la casa dove l’artista abitava da bambino, ma anche in bar e in location più “spettacolari” e intime, come le Catacombe e Mergellina. Tutte illuminate alla perfezione dal direttore della fotografia Gianluca Rocco Palma e montate poi da Jacopo Reale.
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Emerge anche l’importanza della città, che non funge solo da sfondo, ma diventa un vero e proprio personaggio.
Attraverso immagini di quest’ultima e le storie narrate dai protagonisti, emerge il profondo legame tra Pino Daniele e la sua terra.
Il regista ha saputo catturare l’essenza della cultura napoletana, sottolineandone l’influenza sulla poetica del cantautore.
Pino Daniele – Nero a metà si avvale inoltre della consulenza musicale di Stefano Senardi, che utilizza anche come voce narrante.
La colonna sonora, composta da brani indimenticabili e dalle musiche originali di Pasquale Catalano, arricchisce l’esperienza visiva e sonora.
La produzione è di Daniele Basilio e Silvio Maselli per Fidelio, insieme a Roberto Proia per Eagle Pictures.
Come sempre, consiglio di andare al cinema per arricchire il proprio bagaglio culturale, e in questo caso ancora di più per comprendere le origini della musica napoletana e blues di Pino Daniele, grande musicista e grande uomo.
a cura di
Emanuela Giurano
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