Con Punti Deboli, Manco ci consegna un EP capace di toccare corde profonde, unendo racconti personali a sonorità che spaziano tra blues-rock, folk, soul e cantautorato italiano. Cinque brani che affrontano i “punti deboli” dell’artista, con una sincerità che risuona universale, accompagnati da un sound coeso, ma mai monotono. Il fil rouge? La voce calda e graffiante di Manco, che guida l’ascoltatore in un viaggio musicale e narrativo avvincente.
“Sirena” apre “Punti Deboli” di Manco con un’energia contagiosa, fondendo rock e blues in un brano passionale e misterioso. L’ispirazione alle radici blues, con echi di Muddy Waters, si mescola alla mitologia mediterranea, rendendo questa canzone un esempio perfetto della fusione tra American Roots e songwriting italiano.
Segue “Contro di me”, una ballata malinconica dal sapore blues-rock, in cui Manco esplora le battaglie interiori con delicatezza e pathos. Il solo di chitarra slide, quasi un pianto sonoro, sottolinea la profondità emotiva di questo brano, che tocca corde comuni a una generazione spesso in lotta con sé stessa.
“Mai Abbastanza” cambia ritmo, con groove funky e melodie leggere, affrontando il tema della sindrome dell’impostore e delle aspettative sociali. Un pezzo che riesce a far riflettere senza rinunciare all’energia, rappresentando una sintesi perfetta di introspezione e musicalità.
Con “Proiettile”, Manco ci trasporta in un’atmosfera western, con richiami a Ennio Morricone e ispirazioni tratte dal videogioco Red Dead Redemption 2. È un brano crudo, intenso, che racconta una storia di sopravvivenza e redenzione, dimostrando la capacità dell’artista di trasformare ogni esperienza, anche ludica, in arte.
Chiude l’EP “Stupidi”, una ballata folk acustica che risplende per la sua semplicità e intimità. Scritta con malinconia e affetto, racconta la fine di una relazione senza drammi, ma con quella dolce amarezza che lascia il segno. La scelta di arrangiarla in modo essenziale – chitarra acustica, contrabbasso e rullante – mette in risalto la forza del testo e la delicatezza dell’interpretazione.
Registrato in presa diretta con l’energia di un power trio e prodotto da Massimo De Vita (Blindur), Punti Deboli brilla per autenticità e freschezza. Ogni brano lascia il suo segno, offrendo uno spaccato di vulnerabilità e forza, mentre il mix curato da Paolo Alberta dona al progetto una qualità sonora impeccabile.
Un EP che non solo celebra le radici musicali di Manco, ma dimostra anche il potenziale di un songwriting italiano capace di abbracciare influenze globali senza perdere la sua identità.
a cura di
Staff
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