RallyLegend – ad un passo dalla tempesta perfetta
Sono passati due mesi dall’edizione numero 22 del RallyLegend e dopo aver fatto decantare tutte le emozioni, i pensieri e le cose successe in quei 3 giorni di pura estasi motoristica nei dintorni di San Marino voglio esaminare la situazione dell’evento e le criticità viste dai tifosi e non solo.
Era il 10 ottobre quando San Marino ha accolto la 22esima edizione del RallyLegend, un anno, questo, dedicato alla Dakar con tante auto e volti noti della gara nel deserto, tra i tanti ospiti anche un Enea Bastianini che, dismessa la tuta Ducati, ha preso in mano il volante di un’Audi S1 dando spettacolo a tutti i presenti.
Quest’anno sulle strade della repubblica di San Marino si è presentato il pilota ufficiale Ford WRC Fourmaux che, con la sua Puma Hybrid, ha dato spettacolo dominando la gara e dando saggio delle sue abilità, ma il Legend non è semplicemente una raga, è soprattutto la festa del rally nata dal desiderio di Paolo Valli e Vito Piarulli che il 10 ottobre 2003 hanno dato vita alla prima edizione.
Per quanto i numeri possano dire che è un successo in continua crescita, i social parlano di grosse criticità che non vengono risolte, anzi sembra quasi che l’organizzazione voglia evitare di affrontarle, ma sarà veramente così?
Uno spettacolo unico…
L’idea di fondo del Rallylegend è assolutamente vincente: auto da rally, dalle più recenti fino alle vecchie glorie, su un percorso creato attorno alla Repubblica di San Marino con competizione si, ma soprattutto che sia una festa per tutti i presenti.
Negli anni da un piccolo numero di macchine si è arrivati alle 130 del 2024 con equipaggi di 26 nazionalità differenti, tra cui spiccavano certamente Fourmaux, Kovalainen, Delecour e Schwarz con le leggende Ickx, Vatanen e Jutta Kleinschimdt.
A questo ne è conseguito un aumento esponenziale del pubblico che quest’anno ha raggiunto le 100mila presenze nel corso della tre giorni, un numero straordinario se si pensa a come tutto è iniziato e al fatto che l’ingresso alle prove speciali è tramite biglietto.
Fin qui direte tutto bene, una piccola perla motoristica non troppo distante da quella che viene considerata la Motor Valley, un evento che porta colore e calore avvicinando ai rally persone che magari non si scomoderebbero mai ad andare in mezzo ad un bosco per un attimo di azione.
Per me che ci son stato per il secondo anno, usando un occhio molto superficiale, potrei dire che è la cosa migliore capitata al movimento motoristico Italiano, ma andando ad analizzare bene emergono alcune criticità che sembra non si voglia affrontare (un po’ come se volessero nasconderle sotto al tappeto.
… Ma non si può chiudere un occhio
Solitamente come fotografo osservo e catturo il momento, senza preoccuparmi troppo dell’ambiente circostante, ma grazie a quest’evento ho imparato a cogliere ciò che mi circonda e già dall’anno scorso avevo notato alcune cose storte.
I rally per loro vocazione e per storia hanno sempre portato tanta gente sulle strade a stretto contatto con le auto che sfrecciano a pochi metri da loro, ma a causa di molti accadimenti la sicurezza sulle strade è diventata il caposaldo delle corse.
Durante il RallyLegend si cerca sempre di dare al pubblico la massima protezione per non arrivare ai tragici avvenimenti dell’edizione 2016 dove morì una persona e rimasero feriti in 8, ma nelle ultime due edizioni sembra che il pubblico fosse fuori controllo.
Già nell’edizione 2023 nella prima sera la tappa venne annullata per invasione di pista, con una calca incontrollata quasi a camminare sulle auto, ma quest’anno ci sono stati problemi anche maggiori, tra tappe annullate, poca comunicazione e moltissime lamentele sui social.
Il messaggio più ricorrente è che l’organizzazione pensa solo ai soldi dei biglietti, ma molte altre cose hanno scritto.
Parlando personalmente con tifosi soprattutto esteri il pensiero comune era quello di avere di fronte uno spettacolo unico e incredibile, ma rovinato da chi pensa solo a bere e non a godersi le auto, un monito per il futuro per non tornare più sulle strade di San Marino.
Un vero peccato pensando a quanto hanno fatto in questi anni per creare un’eccellenza nel mondo dei motori di casa nostra, un evento ambito in tutt’Europa.
Cosa Fare?
Non è facile trovare una soluzione condivisa che accontenti tutti, abbiamo visto che il pagamento di un biglietto non debella i comportamenti sbagliati delle persone, la limitazione degli alcolici potrebbe essere una soluzione, ma la realizzazione molto difficile.
Senza ombra di dubbio l’aumento degli steward potrebbe essere una soluzione sul controllo degli “scalmanati”, riducendone sensibilmente l’attività, ma non è di facile realizzazione perché spesso si parla di volontari che non hanno nessuna intenzione di prendersi il primo schiaffo.
Sicuramente l’organizzazione è già al lavoro per risolvere il problema perché il RallyLegend è un bene per il motorsport e per un movimento che spesso rimane in secondo piano rispetto alla pista, oltre che essere fonte di indotto per tutta la zona e quindi un patrimonio da salvaguardare.
Il mio augurio è che rivedranno qualcosa per poter elevare ancora di più uno spettacolo che può e deve diventare il punto di riferimento nei rally in un momento di grande incertezza nel mondiale WRC che potrebbe portare all’addio di Hyundai e quindi indebolire ancor di più un campionato che è sempre stata un’eccellenza nei motori.
Non ci resta che aspettare ottobre 2025 per vedere cosa sarà fatto per migliorare quel poco che è rimasto indietro in un evento splendido e che tutti almeno una volta dovrebbero vivere, vi lascio con una gallery dell’edizione di 2024:
Buoni traversi
A cura e foto di
Andrea Munaretto
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