“Super String” di Boichi: Marco Polo dall’Asia al multiverso

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L’ultima opera portata in Italia da Star Comics, disegnata da Boichi sui testi di Inwan Youn, ci avrà convinto?

Marco Polo è un ragazzo veneziano che ha perso tragicamente i suoi genitori. Da quel giorno Marco lavora senza sosta per mantenere i suoi fratellini, fino ad arrivare ad imbarcarsi per un pericoloso viaggio verso l’Asia. Durante il tragitto, la nave di Marco viene attaccata da una creatura mostruosa e il ragazzo si ritrova improvvisamente catapultato in una realtà totalmente diversa dalla sua. Questo evento segnerà l’inizio di una mirabolante avventura che lo porterà a scoprire oscuri segreti, nuovi mondi e ad affrontare terribili minacce.

Super String: Marco Polo’s Travel to the Multiverse é un manwha che nasce dalla collaborazione tra l’editore giapponese Shogakukan e lo studio coreano Ylab. Il soggetto e la sceneggiatura sono ad opera di Inwan Youn (Blade of the Phantom Master) mentre i disegni sono firmati da Boichi (Dr. Stone, Hotel, Sun Ken Rock). In Italia l’opera é edita da Star Comics.

Le prime impressioni

A settecento anni dalla scomparsa dello storico mercante italiano, Giappone e Corea reinterpretano le gesta e la figura di Marco Polo, mettendolo al centro di una saga ricca d’azione, humor e creature fantastiche, ambientata in un multiverso alquanto bizzarro.
Il primo volume é sicuramente introduttivo alla vicenda, ma i due autori non si sono di certo risparmiati per quantità di eventi, personaggi ed elementi narrativi e visivi introdotti.

L’idea di base dell’opera, quella di reinterpretare un personaggio storico gettandolo in una vicenda compresa tra teoria delle stringhe, guerre universali e creature fantastiche, é sicuramente interessante. Data la quantità di variabili in campo e la grandezza potenziale del mondo delineato nel primo capitolo, sarà curioso vedere come lo sceneggiatore riuscirà a sviluppare la trama in soli quattro volumi. Non a caso, il ritmo narrativo é forsennato e la maestria nel gestire questo “caos controllato multidimensionale” da parte di Inwan Youn é, per ora, evidente e necessaria.

Un mix esplosivo?

L’autore mischia azione, fantascienza, fantasy e humor in quello che, a tutti gli effetti, sembra essere un battle shonen abbastanza classico nei toni e nel target di riferimento, con una tendenza esplicita ad assaltare il lettore con trovate, scenari e situazioni sempre nuove.
Questo cocktail esplosivo esalta certamente il talento artistico di Boichi, disegnatore straordinario che, anche in quest’opera, non manca di mostrare le sue incredibili capacità. Se Boichi, dal punto di vista dei disegni, mi ha sempre convinto, non posso essere che soddisfatto nel vederlo affiancato da uno sceneggiatore, in quanto non sempre ne ho apprezzato la scrittura.

Il disegnatore coreano per Super String sceglie uno stile che mixa un’estetica chibi ad un tratto più duro e muscolare, specialmente nelle scene d’azione. Alcune tavole sono una vera meraviglia per gli occhi, non solo per il tratto inconfondibile dell’autore e per il character design ispirato, ma anche per le prospettive, le inquadrature e la dinamicità esplosiva di alcune sequenze.

In conclusione, la nuova opera di Boichi e Inwan Youn parte fortissimo, promettendo intrattenimento e combattimenti spettacolari. Il multiverso delineato dagli autori fa sperare in una trama coinvolgente e ricca di colpi di scena, per quello che sembra un battle shonen abbastanza classico nelle dinamiche di crescita, di sviluppo della vicenda e power up dei personaggi. Bisognerà valutare, invece, se il team riuscirà a gestire così tanti elementi con efficacia ed equilibrio in soli quattro numeri.

a cura di
Beard Comics

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