Seconda semifinale dell’Eurovision Song Contest 2025 soporifera. Israele e Armenia passano il turno, Georgia e Irlanda sfigatissime non ce la fanno
Seconda semifinale dell’Eurovision Song Contest 2025. Rispetto alla prima serata, questa volta le nostre palpebre hanno faticato a rimanere al loro posto. Qualche sbadiglio di troppo, nonostante le tamarrate di Finlandia e Australia.
Passiamo al volo alle pagelle fulminee delle esibizioni.
Australia – Go-Jo – “Milkshake Man” voto 5
Vi ricordate Gunther, quello di “You touch my trallallà, my din ding dong”? Bene, in confronto a Go-Jo, sembra Alberto Moravia. Trash per essere divertente, ma annoia e basta. Complimenti per il muscolo scolpito.
Montenegro – Nina Žižić – “Dobrodošli” voto 6-
Pensavo fosse la nuova televendita di cuscini Eminflex. Ho dunque sperato che comparisse Giorgio Mastrota da un momento all’altro. Invece no, era solo (parte) del vestito di Nina. Abbiamo sentito di peggio, molto peggio durante queste serate dell’Eurovision Song Contest 2025, ciò non toglie che la canzone sia moderatamente stracciamaroni ai limiti del soporifero.
Irlanda – EMMY – “Laika Party” voto 7-
Ci sono rimasto male quando ho constatato l’eliminazione e il non passaggio alla finale di sabato. Peccato, perché è un brano danzereccio simpatico, carino, che si ficca in testa. Lui con gli occhiali rubati a Terminator 3, lei che sorridente balla e canta composta… Hanno però vinto un posto nella mia personale playlist di Ferragosto 2025, subito prima di “The Sentinel” dei Judas Priest.
Lettonia – Tautumeitas – “Bur Man Laimi” voto 5
Elfi dei boschi? Barbalbere? Spice Girls in salsa naturalistica? Non ci è dato saperlo, chiederemo a Red Ronnie. Fatto sta che il brano sembra un mantra taumaturgico da ripetere allo sfinimento nella speranza di far scomparire il capo ufficio in qualche posto verdeggiante sperduto.
Armenia – PARG – “SURVIVOR” voto 6
Anche voi sareste incazzati se il BMV 216 del 1999 rimanesse in panne sulla Teramo-Brenna. Lì, imbrattati di olio motore, cercando di capire cosa è successo. Ti agiti e si agita, sporco di terriccio e olio cuore esausto. Intrattiene e sveglia il sottoscritto dal torpore eurovisionistico.
Austria – JJ – “Wasted Love” voto 6
Bianco e nero d’autore, bellissima messinscena, emozionante. La sirena rotta che spara acuti a destra e a manca in richiesta d’aiuto, però, esaurisce con pericolosa velocità la mia pazienza. Salvato in corner dal finale truzzo come pochi.
Regno Unito – Remember Monday – “What The Hell Just Happened?” voto 4
Disney Channel o un qualsiasi intermezzo musical dei più recenti live action della casa di Topolino. Non ho null’altro da dichiarare, vostro onore
Grecia – Klavdia – “Asteromáta” voto 7,5
L’occhialuta donzella ha una voce potente, bella, ammaliante. È tutto al posto giusto, tanto da far risultare la canzone molto godibile nonostante possa essere annoverata nella categoria “nenie 2025”. La classe e la capacità artistica fanno miracoli.
Lituania – Katarsis – “Tavo Akys” voto 8
Nino D’Angelo se fosse nato in una nazione assurda come la Lituania avrebbe intrapreso una carriera sfolgorante nel rock depressivo. E tant’è. Questi giovinotti se la cavano bene. Inaspettatamente bene. Quasi fuori contesto quasi quanto Lucio Corsi, ma per motivi diversi.
Malta – Miriana Conte – “SERVING” voto 6
Big Mama è impazzita per lei. Io sono un vecchiodimmerda e dico: bello spettacolo, bel carrozzone, ma tanto casino e poco arrosto.
Georgia – Mariam Shengelia – “Freedom” voto 7
Abito da eleganza stile Star Trek se avessero avuto budget adeguato, poi trasformazione in personaggio secondario-ma-di-spicco sempre del mondo Star Trek. Un affronto disumano la sua eliminazione. Hanno promosso veri e propri cani, mentre lei è stata estromessa. Diniego e disgusto.
Francia – Louane – “maman” voto 6
Ennesima canzone stracciacoglioni dell’Eurovision Song Contest 2025. Si salva sul filo del rasoio per la bella interpretazione e per una voce non troppo carica, adeguata al contesto. La sabbia che scende dall’alto, per un attimo, credevo fosse per un cedimento strutturale. Invece era solo la mia palpebra calante a giuocare brutti scherzi.
Danimarca – Sissal – “Hallucination” voto 5
Eurodance fuori tempo massimo, ma che io comprerei all’istante anche per il solo piacere di destabilizzare chi mi conosce: tra un Opeth e un Gigione d’annata, Sissal sarebbe lì in mezzo a creare equilibrio. A parte questo, la tutina da Puffetta in missione sull’Enterprise del capitano Kirk e il corpo di ballo che finge di essere una caterva di pupazzi-gonfiabili-che-salutano-come-degli-scemi (semi-cit.) fanno simpatia, ma nulla più.
Cechia – ADONXS – “Kiss Kiss Goodbye” voto 5
Giuro che l’ascoltavo e mi dicevo “Bellina, dai”. Una volta conclusa l’esibizione, il mio cervello non ha trovato in memoria “Kiss Kiss Goodbye”. Evanescente più del vapore acqueo nel Sahara.
Lussemburgo – Laura Thorn – “La Poupée Monte Le Son” voto 5
Se Disney Channel avesse in pugno l’organizzazione dell’Eurovision, questo sarebbe il risultato.
Israele – Yuval Raphael – “New Day Will Rise” voto 5
Scala a chiocciola e prestanza vocale di prim’ordine. Tutto molto standard. Non posso dire essere una brutta canzone, ma nemmeno qualcosa di memorabile. C’è di peggio, c’è di meglio.
Germania | Abor & Tynna – “Baller” voto 8
Tamarreide con stile. Tutti gli elementi al posto giusto per far sì che non si scada nel trash. E “Baller” non lo sfiora nemmeno. Bella scoperta. Forse sono ulteriormente gasato perché mi hanno svegliato dal freddo torpore.
Serbia – Princ – “Mila” voto 6-
Valerio Scanu, sei tu? No. Però nella penombra il dubbio si è insinuato in me. Canzone soporifera, melatonina e camomilla insieme.
Finlandia – Erika Vikman – “ICH KOMME” voto 7,5
Se l’Australia era trash che cerca di nascondere i doppi sensi tra un muscolo tonico e un sorriso quasi innocente, qui si va dritti al punto, non si nasconde nulla, ma proprio per un cazzo di niente (scusate il finlandesismo). Ecco, “Ich Komme” è per Erika Vikman quello che “Ding Dong Song” è stato per Gunther: il climax, il culmine di… non so che cosa, ma il finale con Erika sopra un’asta gigante di un microfono che spruzza scintille e lei che si muove come un’ossessa è un’immagine difficile da dimenticare.
Chi passa alla finale dell’Eurovision Song Contest 2025
Passano il turno Lituania (gran pezzo), Israele, Armenia, Malta, Danimarca, Austria, Lussemburgo, Finlandia, Lettonia e Grecia. Addio a Cechia, Australia, Montenegro, Irlanda, Georgia e Serbia.
a cura di
Andrea Mariano
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