Jesus and Mary Chain – Teatro Regio, Parma – 20 novembre 2023
Alla XVII edizione del Barezzi Festival arrivano direttamente da Glasgow gli scalpitanti Jesus and Mary Chain ad animare un grigio lunedì sera presso il Teatro Regio di Parma
Dal 19 al 26 novembre il festival Barezzi è partito con la sua programmazione con l’intento di promuovere sempre una nuova ricerca fatta di continue contaminazioni musicali e di band oltremare. Organizzato e prodotto dalla Associazione culturale Luce in collaborazione con la Fondazione Teatro Regio di Parma, gli scorsi giorni sul palco ha visto passare già band come i Calexico, Daniela Pes, l’inconfondibile Sadar Bahar e il partenopeo di Gigi Testa e molti altri di cui calendario qui. Ma stasera, tocca ai Jesus and Mary Chain.
Iniziamo!
Con venti minuti di ritardo ecco calare la penombra nella suggestiva platea del Teatro Regio di Parma, con un accendersi di luci blu e un sound energico che fa da entrée sul palco ai Jesus and Mary Chain. Il genere rock alternativo di questa band scozzese è presente sin dalla prima nota, grazie alle potenti distorsioni e riff graffianti delle chitarre, tipico del genere Shoegaze del quale ne sono i portavoce.
La carica ed energia è fluttuante nell’aria rimbombando da un lato all’altro del Teatro Regio, stordendo piacevolmente i fan presenti. Si inizia con il brano “Blues From a Gun” e altri brani del loro repertorio più indie pop che ci introducono la serata. A riprendere le fila del rock alternativo arriva il brano “Cracking Up”: un brano croccante da sgranocchiare tutto con suoni distorti e voce graffiante anche se un po’ sottotono in certi momenti (gli anni ’80 ormai son passati ormai anche per la voce del frontman Jimi Reid, ndr).
Un Sound dai mille ricordi
È la prima volta che sento questa band dal vivo, e brano dopo brano, i richiami al loro genere e stile sono vari, a volte un po’ assurdi. In particolare, molti brani sembrano ricordare un sound da “The Dandy Wharol” (la sigla di Veronica Mars, ve la ricordate?) o ancora a qualche pubblicità della Heineken, o qualche sound dei miei amati Velvet Underground. Infine, un ultimo richiamo assurdo, che farebbe agitare i piedi di chiunque a suono di twist: il brano “Snakedriver” che vagamente suona a “Viva la Mamma” del nostro Edoardo Bennato! (son matta io? Alla fine è stato pubblicato proprio in quegli anni ‘80 Ndr).
Il concerto prosegue con un’alternanza fra questi brani sui temi crudi del rock alternativo “Blue Planets” e “Amputation” e temi fra elettricità e ricordi con “Taste of Cindy” che alza il romanticismo nell’aria e un po’ di misto fra canzoni psichedeliche ed energiche. Un altro esempio è il brano “All Things Passed” canzone divertente e allegra che ti fa venire voglia di viaggiare o correre su una strada verso una natura libera e sentirti il potere di fare tutto.
“Siete molto silenti come pubblico. Ah no ok vi sento, ci siete!”
– dice Jim Reid, frontman
A smuovere ufficialmente tutto il pubblico arriva l’esibizione del brano “Darklands”: e tutti in piedi a cantarla all’unisono agitandosi prima a destra e poi sinistra! Ma arriviamo al finale con sorpresa.
Il gran finale con Marta Del Grandi
Per l’encore degli ultimi 4 brani arriva Marta Del Grandi una cantante e vocalist italiana che rende le ultime canzoni della scaletta molto romantiche e nostalgiche. Una voce limpida, da un’artista che al principio pare timida e riservata, che quando apre bocca fa capire tutta l’unicità che è in lei. Interessante il suo stile e il suo sound, che ricorda più a performer internazionali. Marta e i Jesus and Mary Chain si erano già esibiti sullo stesso palco (ma speratamente) al “Ferrara Sotto le Stelle” lo scorso 2022.
Una sera di pura originalità e rispolvero di sano alternative rock: grazie Jesus and Mary Chain, e complimenti al Barezzi Festival e al lavoro per organizzarlo ogni anno.
Ecco la scaletta
- Blues From a Gun
- Head On
- April Skies
- Between Planets
- Amputation
- Cracking Up
- Snakedriver
- Taste of Cindy
- Happy When It Rains
- Halfway to Crazy
- Some Candy Talking
- All Things Pass
- Nine Million Rainy Days
- Darklands
Encore: - Sometimes Always (with Marta del Grandi)
- Just Like Honey (with Marta del Grandi)
- I Hate Rock ‘n’ Roll
- Reverence
a cura di
Francesca Bandieri
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