Adrenalina, inseguimenti e omaggi cinematografici. Tutto questo è Carry-On, il nuovo film di Jaume Collet-Serra, che si candida per diventare il titolo natalizio del 2024. Disponibile su Netflix.
Ci siamo. Finalmente (o purtroppo) è arrivato quel momento. Il momento in cui si tira un bilancio dell’anno che sta volgendo al termine, in cui si fanno programmi per il futuro talmente ambizioni da non essere proporzionati con la nostra indole poco intraprendente, in cui cerchiamo di essere tutti in po’ più buoni facendo regali ad amici e parenti, mentre trangugiamo panettoni e pandori. Insomma, è Natale.
Momento di felicità e nostalgia, di convivialità e grandi abbuffate. Ma anche di cioccolata calda e copertina davanti alla tv. Le vacanze natalizie, d’altronde, sono anche il momento perfetto per rannicchiarsi, da soli o in compagnia, sul divano di casa mentre si guarda un film. Non un film qualsiasi, però.
La tradizione vuole che si (ri) guardi un bel titolo natalizio. Titoli entrati talmente tanto nel nostro immaginario collettivo, per meriti artistici o per iconicità, da scandire ogni nostro Natale. Basti pensare al recente ritorno in sala, dal 9 all’11 dicembre, di Una poltrona per due di John Landis, a 40 anni di distanza dalla sua prima apparizione sullo schermo.
Quella del 1983, però, è solo una delle pellicole natalizie più amate. La lista è lunga e spazia dalle commedie ai film ad alto tasso adrenalinico. Da Vacanze di Natale a Parenti Serpenti, da Love Actually a Mamma, ho perso l’aereo, da A Christmas Carol a Nightmare Before Christmas, da La vita è meravigliosa a Die Hard (“It’s not a Christmas Movie!”, griderebbe contrariato il buon Bruce Willis). Insomma, ce n’è per tutti i gusti.
Ed è proprio il primo storico Die Hard che ci salta in mente quando guardiamo il nuovo film Netflix di Jaume Collet-Serra, Carry-On.
Sulle orme di Die Hard…e non solo
Vigilia di Natale. Aeroporto di Los Angeles. Ethan Kopek (Taron Egerton), un giovane agente della TSA, viene ricattato da un uomo misterioso (Jason Bateman) per far imbarcare su un aereo un pericoloso pacco. In continuo contatto con il criminale attraverso un auricolare, Ethan si ritrova da solo a fronteggiare una pericolosa minaccia, nel tentativo di salvare la persona che ama e tutti i passeggeri del volo.
Nonostante difetti di alcune dinamiche narrative non sempre brillanti e di una caratterizzazione dei personaggi secondari appena abbozzata, Carry-On si afferma come un buon thriller adrenalinico.
Jaume Collet-Serra, già regista di Black Adam e Jungle Cruise, dimostra di aver ben studiato la storia del cinema action, recente e non, e ci consegna un film pieno (più o meno consapevolmente) di richiami cinematografici. Ecco, allora, che ritroviamo l’ambientazione aeroportuale del già citato Die Hard e di Red Eye, la tensione di In linea con l’assassino, la dinamicità di un qualsiasi Mission: Impossible.
Dopo appena cinque giorni dal suo debutto su Netflix il 13 dicembre, Carry-On ha registrato più di 40 milioni di visualizzazioni. Un successo sorprendente, da ricercarsi anche nell’abilità e nell’intelligenza del regista.
Jaume Collet-Serra conosce molto bene la materia, avendo già realizzato pellicole ricche di azione e suspense, come L’uomo sul treno o Paradise Beach. Soprattutto, sa come tenere alta la tensione e l’attenzione dello spettatore, grazie anche a una regia capace di esaltarne le location e gli spazi. Nel film con Liam Neeson sono le claustrofobiche carrozze del treno; nel thriller-horror con Blake Lively, la terrificante vastità del mare. In Carry-On, invece, è l’aeroporto, con i suoi lunghi corridoi, le sue affollate aree di attesa, la sua struttura quasi labirintica.
Ethan Kopek come John McClane?
Omaggi cinematografici e abilità registiche rendono Carry-On un film in grado di divertire e intrattenere, di appagare lo sguardo e la voglia di adrenalina. Tutto questo è possibile anche grazie al suo protagonista, un convincente Taron Egerton, che da solo regge il peso dell’intera pellicola. Seguiamo la sua Vigilia lavorativa, dal risveglio al fianco della compagna Nora (Sofia Carson) all’arrivo in aeroporto. Conosciamo i suoi colleghi, il suo capo, le sue ambizioni, le paure e le insicurezze di un ragazzo che vorrebbe qualcosa in più dalla sua vita.
Dai panni di Elton John in Rocketman a quelli di Henk Rogers in Tetris, dalle acrobatiche scene d’azione della saga di Kingsman alle lodevoli abilità canore ammirate in Sing. In Carry-On, l’attore e cantante gallese (principale favorito dei fan di Wolverine come prossimo volto dell’eroe) da prova ancora una volta della sua estrema versatilità: mostra sia un lato romantico, sia un lato più dinamico e action, che ha dimostrato di sapere incarnare con grande efficacia fin dagli esordi sul grande schermo.
Esattamente come il John McClane del film di McTiernan, Ethan Kopek è costretto ad affrontare il pericolo da solo, facendo unicamente affidamento sulla sua scaltrezza, determinazione e quel pizzico di follia che lo porterà a lottare persino ad alta quota.
Sebbene il film sia un grande omaggio a Die Hard (e a un intero filone di cinema action), Taron Egerton ha messo in chiaro fin da subito che il suo Ethan non vuole essere una nuova versione di John McClane: “Stiamo parlando di un personaggio iconico, interpretato da una delle più grandi star del cinema. Non voglio assolutamente confrontarmi col potente Bruce Willis!”.
Conclusioni
Jaume Collet-Serra confeziona un cocktail di grande efficacia. Azione, divertimento e tanti omaggi cinematografici rendono Carry-On un film assolutamente gradevole e di buon intrattenimento. Perfetto per passare una serata in spensieratezza durante queste fredde giornate di fine anno. Non sappiamo se, col tempo, diverrà effettivamente un Die Hard 2.0, ma quello che è certo è che il film ha tutte le carte in regola per affermarsi come un nuovo classico natalizio.
a cura di
Alessandro Michelozzi
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