Sanremo 2023 – Pagelle della 2^ serata

Sanremo 2023 – Pagelle della 2^ serata
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Seconda serata del Festivàl più piatta di quella d’apertura. Innocuo Angelo Duro tra gli ospiti, un po’ di delusione per Giorgia tra i cantanti. Paola e Chiara indiscusse regine dell’Egemonia

Si fa fatica, signori miei. La battaglia contro l’orologio sulla parete e contro le palpebre che con l’inganno soggiogano la vista mi ha visto sconfitto, salvo poi riprendermi con sommessa invocazione verso l’Altissimo. Questa seconda serata di Sanremo 2023 è stata meno entusiasmante dell’apertura, eccezion fatta per il trio Morandi-Ranieri-Al Bano all’inizio e per il colpo di stato di Paola e Chiara alla fine, conclusione che ha portato il Festival a divenire un Festivalbar con più paillettes.

Con la gioia nel cuore e l’egemonia di Sapore di Male ormai palesata in ogni dove, ecco le pagelle della seconda serata sanremese:

Will – “Stupido”

Ottimo per il serale di “Amici di Maria De Filippi”, potenziale finalista con un brano scolastico. Però siamo a Sanremo 2023. Vabbè. Voto: 5, all’incrocio dovevo girare a destra

Modà – “Lasciami”

Mancavano dieci anni da Sanremo e tornano con “Lasciami”, un brano perfetto per il Festival edizione 2013. Kekko, che nel frattempo è diventato la reincarnazione di Facchinetti, vede il tramonto dentro un bicchiere, ma ancora nessuno gli ha detto che è genziana. Voto: 5,5, romanticoni

Sethu – “Cause perse”

Rilanciata con successo (?) la moda del capello a scodella stile Jim Carrey o cinese de “I Gemelli del destino”, Sethu si lancia in un pop con echi rock che pare uscito da un anime coreano del 2010. Tutto molto strano, non mi prende, credo… però ora ho una voglia matta di vedermi per la ventisettesima volta “Trigun” (che non è coreano, lo so, lo so…). Voto: 5+, subliminale

Articolo 31 – “Un bel viaggio”

In pratica è una canzone di J-Ax che chiede scusa a Dj Jad per essere stato un coglione. I vestiti bianco color pantone #f0f0f0 sono perfetti per il fotoritocco spinto e per mettere in crisi il vostro televisore LCD del 2002. Voto: 6,5, Filini e Fantozzi, il ritorno

Lazza – “Cenere”

Continua a guardarsi intorno. Sorride, ma è un sorriso nervoso. Cerca Maria (De Filippi) ma non la trova. Capisce di aver sbagliato non solo studio, ma anche città. Già che c’è, canta lì, a Sanremo 2023. Però non è tutto questo schifo. Voto: 5,5, Ryoga con più fortuna

Giorgia – “Parole dette male”

Sorridente, emozionata, splendida nella sua semplicità. Grandi aspettative. Parte il pezzo, un suono di tastiera tintinnato ed è subito Sanremo 1993. Ideale colonna sonora di un film mai uscito di Carlo Verdone. È passato qualche decennio e si sente. Voce (quasi) impeccabile, ottimo portamento, canzone, purtroppo, vecchia. Voto: 6,5, la Delorean ha sbagliato anno

Shari – “Egoista”

Tarzan si palesa sul palco dell’Ariston con evidente problematica di discesa di scalini. Sarà per il vestito talmente stretto che è costretta a compiere passi da 12 centimetri cadauno? Pianoforte significa punti al Fantasanremo. Tutto va discretamente, peccato per il continuo singhiozzo che l’ha colp… come? Canta proprio così? Voto: 5, bicchiere d’acqua non pervenuto

Colapesce Dimartino – “Splash”

Continuano a funzionare come delle macchine da guerra anni ‘80. Non una hit estiva, ma una canzone convincente, che deve un po’ a Battisti se fosse stato amante dell’italo disco, diciamolo. Stavolta si presentano vestiti da comparse di una puntata di Miami Vice. Voto: 7+,Sonny Crockett depresso a Milano Marittima

Madame – “Il bene nel male”

Quest’anno, incredibile ma vero, sono riuscito a capire quasi tutto il testo. Non tutto, ma un buon 90%. Non è nemmeno così brutto, anzi, la storia di una prostituta e del suo cliente che prova qualcosa di più è raccontato con delicatezza. Brava, gli esercizi di articolazione hanno dato i loro frutti. Voto: 6,5, orgoglio dei logopedisti d’Italia

Levante – “Vivo”

Patty Pravo versione Goth /BDSM con abito in pelle che sembra la versione meglio lavorata di quella di Mengoni della sera prima. Il brano è decisamente meno irritante di Tikibombom, il che non è cosa da sottovalutare. Fatto sta che è buono giusto per un po’ di passaggi in radio. Voto: 6, gettone di presenza

Tanani – “Tango”

Tananai meravigliai ha messo la testa a posto e si presenta con un brano composto, quasi maturo. Ma ha studiato molto bene una strategia che ha fatto fare dei signor punti al Fantasanremo. Il ragazzo sta crescendo furbo, ma intelligente. Voto: 6,5, il ragazzo si applica

Rosa Chemical – “Made in Italy”

Abito elegante da serata Decadence di Bologna. Pensavo a una baracconata, non ho sbagliato di molto. Ma c’è un “ma”: il brano è meno idiota di quanto si possa pensare, con luoghi comuni ma un buon messaggio ben congegnato. In più, la base che ricalca motivetti sanremesi (e il motivetto che per decenni è stato il simbolo del Festival) è “geniale”, pompa bene e alla fine si pianta in testa. Voto: 6+, potenziale nuova hit LGBTQ+

LDA – “Se poi domani

Qualcuno gli ha fatto lo scherzetto e non gli è stato riferito che il serale di Amici è finito lo scorso anno. Nel corso dell’esibizione, si rende conto di questo e inizia a dimenarsi per l’ansia, senza però fare il casino di Blanco. Canzone carina, ballatona da dedica su qualche radio. Se quello era il target iniziale, azzeccato. Voto: 5, gita fuori portamento

Paola e Chiara – “Furore”

Si presentano a Sanremo 2023 avvolte da uno spesso strato di Domopak e brillantini ovunque. Ovazione. “Furore” ha l’indubbio merito di aver riportato in vita il Festivalbar sul palco di Sanremo. Inception spostati, benvenuta egemonia. Il guaio, terribile e magnifico al contempo, è che è una canzone che si pianta in testa, festaiola come ai vecchi tempi, perfetto equilibrio tra revival e gusto attuale. Mio dio, hanno fatto centro. Voto: 8, Festivalbar&Egemonia never dies

Ospiti
Morandi – Ranieri – Al Bano

In America hanno le freestyle battle, noi abbiamo Morandi-Ranieri-Al Bano. Per quasi mezz’ora hanno fatto a gara per flexare chi tiene la nota più a lungo. L’ululato del Tavoliere, l’urlo del trullo ha gioco facile, facendo flessioni tirando vocali talmente in alto, che il segnale satellitare ha avuto delle defaiance (e ha 80 anni, eh); Gianni gioca d’esperienza, l’eterno ragazzo si diverte e sa che, dopotutto, i due amichetti sono suoi ospiti e che Sanremo 2023 è casa sua (tiè); Massimo Ranieri, in tutto questo, sfoggia la sua eterna classe e, tra un flirt platonico e l’altro, fa incetta di numeri di telefono e codici morse per telegrafare con le eterne sue groupies presenti. Voto: 8,5, AAAAAAAAAAHHHHHHH

Francesco Arca e Mario Di Leva

Altro spottone per nuova fiction Rai. Siparietto col bimbo che regala la maglia del napoli ad Amadeus, sfegatato interista, e gli chiede, in maniera naturale quanto una bottiglia di plastica di acqua Guizza: “Fa freddo a meno tredici?”. Risaste a non finire. Io ho stappato uno Jaggermaister. Voto: 5, pecché?

Renga e Nek

Come la sera prima Pelù, anche a loro gliene frega relativamente poco di non essere all’interno del teatro Ariston. Fa un freddo porco, ma a Renga non interessa e rimane con la giacca sbottonata. Nek impeccabile come un metre in un ristorante dodici stelle Michelin. Voto: 7, favore ad Amadeus

Black Eye Peas

Ero col telefono in mano, il numero dei carabinieri composto, ma hanno in tempo a dirmi che quello non è Matteo Messina Denaro, ma Taboo dei Black Eyed Peas. Tutti pensano “Dove è Fergie?” e realizzo che nessuno segue più questa band da almeno dieci anni. Fatto sta che un rap a casoeè un simpatico siparietto, di fatto mi hanno svegliato dal torpore divanesco. Mancava solo dicessero “Mammmammia Itttalia” e sarebbe stato perfetto. Voto: 6, pericolo mancato

Fedez

Mi immagino la fase di contrattazione tra Rai e Fedez:

“Federico, mi raccomando. Hai carta bianca, ma per favore non fare cazzate. Almeno non fare riferimenti troppo espliciti alla politica, se proprio non riesci”
“Ok”

Freestyle che sembra Salmo (infatti la base è realizzata da lui), vai di invettive contro il viceministro Bignami, il ministro Roccella e l’immancabile stoccata al Codacons. In quel momento il 118 avrà ricevuto chiamate di principi di infarto da parte di dirigenti Rai. Fedez lo staff di Sanremo 2023 citando l’articolo 21 e assumendosi tutte le responsabilità di un freestyle non concordato. Voto: 8-, ciao Codacons guarda come mi diverto

Angelo Duro

Temuto, temutissimo. Irriverente. Caustico. Si denuda per dire “Io non sono omologato come voi che avete tutti i tatuaggi. Questa è trasgressione”. Ok. Però ha ragione sul ragionamento dei secondogeniti. Il pubblico di Sanremo 2023, però, si scandalizza quando dice che il matrimonio dei suoi nonni è durato 60 e rotti anni perché il nonno era rilassato perché andava a puttane. Boh, evidentemente nessuno conosce un comico-base di stand-up comedy. Voto: 5, I don’t know

a cura di
Andrea Mariano

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Andrea Mariano

Andrea nasce in un non meglio precisato giorno di febbraio, in una non meglio precisata seconda metà degli Anni ’80. È stata l’unica volta che è arrivato con estremo anticipo a un appuntamento. Sin da piccolo ha avuto il pallino per la scrittura e la musica. Pallino che nel corso degli anni è diventato un pallone aerostatico di dimensioni ragguardevoli. Da qualche tempo ha creato e cura (almeno, cerca) Perle ai Porci, un podcast dove parla a vanvera di dischi e artisti da riscoprire. La musica non è tuttavia il suo unico interesse: si definisce nerd voyeur, nel senso che è appassionato di tecnologia e videogiochi, rimane aggiornato su tutto, ma le ultime console che ha avuto sono il Super Nintendo nel 1995 e il GameBoy pocket nel 1996. Ogni tanto si ricorda di essere serio. Ma tranquilli, capita di rado. Note particolari: crede di vivere ancora negli Anni ’90.

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