“Tokyo Revengers”: la conclusione dell’arco narrativo finale
L’uscita del capitolo 278, pubblicato mercoledì 15 novembre 2022, segna la fine del celebre manga. Dopo cinque anni, il mangaka Ken Wakui chiude l’opera intrisa di colpi di scena e momenti strazianti con un lieto fine inaspettato (contiene spoiler)
Una trama travolgente
Tokyo Revengers segue le vicende del ventiseienne Takemichi Hanagaki. Il nostro protagonista si trova nel punto più basso della sua vita. Vive in quello che pressappoco si può definire un appartamento, in mezzo a sacchi di sporcizia, e svolge un lavoro insoddisfacente, senza prospettive future.
Nelle prime scene del manga vediamo Hanagaki nell’atto di guardare superficialmente il telegiornale, nel quale intravede una notizia dell’ultima ora: un incidente, avvenuto per colpa della Tokyo Manji gang, vede come vittime la sua (prima e ultima) fidanzata delle medie Hinata Tachibana e suo fratello, Naoto Tachibana. Questo evento porta Takemichi a riflettere profondamente sul suo modo di vivere, che considera nettamente inferiore messo a confronto con i suoi anni adolescenziali.
Le vere vicende iniziano nel momento in cui Hanagaki viene spinto sui binari del treno che dovrebbe portarlo a casa dopo una giornata lavorativa. Inconsapevolmente il protagonista compie un salto temporale di 12 anni, tornando ai tempi delle scuole medie. È qui che si rende conto di poter viaggiare nel tempo, ad un’unica condizione: lo spazio temporale all’interno del quale si può muovere sono esattamente 12 anni. Il personaggio cambia totalmente mentalità e possiamo vedere come la sua determinazione si intensifichi, al fine di modificare il futuro e salvare dal tragico destino la ragazza che un tempo amava.
Un successo unico
È impossibile negare la popolarità che il manga ha avuto, specialmente nel 2021, in seguito all’adattamento anime, uscito nell’aprile del medesimo anno. L’Oricon News ha persino rivelato come le vendite dei volumi abbiano superato quelle di Attack on Titan e One Piece nella prima metà dell’anno, ponendo Tokyo Revengers al terzo posto dei manga più venduti del 2021, subito dopo Jujutsu Kaisen e Demon Slayer. D’altronde, la sua popolarità scaturisce da diversi fattori che lo rendono originale e fonte di interesse.
In primis, il fatto che appartenga al genere shonen da un grande slancio di per sé. Tokyo Revengers è una scelta ovvia per chi ama eventi ricchi di scene d’azione intense. L’abilità del mangaka nel fondere elementi di fantascienza ed elementi reali porta il lettore ad essere trascinato in un mondo che all’apparenza risulta mondano. La trama è unica nel suo genere, caratterizzata da viaggi nel tempo e un gruppo di delinquenti, nonché protagonisti della storia. Tutti i personaggi presentati danno un loro contributo fondamentale alla storia e si mostrano con le loro forze e debolezze. Inoltre, l’idea del salto temporale suscita in molti lettori elementi nostalgici, di un passato ormai trascorso.
Il finale che causa polemica
Nonostante la fama e il grande seguito, con il progredire della narrazione, specialmente con l’arco finale, l’aumento delle polemiche è diventato impossibile da ignorare. Dopo le mille peripezie ed eventi sconvolgenti affrontati dal protagonista, Wakui chiude l’opera con un reset totale della storia, cosa inizialmente sperata in seguito alla morte di Draken, uno dei pilastri fondamentali del manga. Si tratta di un finale considerato affrettato e insoddisfacente da molti fan, che va ad annullare anni di sviluppo dei personaggi. La maggior parte dei progressi fatti a livello di narrazione sono stati eliminati in soli due capitoli, lasciando grandi buchi di trama nel cammino.
Il capitolo 275 del manga si conclude con la presunta morte di Takemichi per mano di Mikey. Molti ipotizzarono che quest’ultimo, in un tentativo di salvare l’amico, ereditasse la capacità di effettuare un salto temporale per rimediare all’errore. Lo shock arriva con l’inizio del capitolo 276, dove sia Mikey che Takemichi si trovano a viaggiare 10 anni nel passato, permettendo loro di evitare qualsiasi catastrofe futura. Molti altri fan sostengono che il lieto fine sia più che meritato da Takemichi, l’unico che in ogni arco temporale vedeva morire persone a lui care, dando al personaggio la pace tanto anelata.
In conclusione
Tokyo Revengers ha un finale che ha lasciato l’amaro in bocca ad un gran numero di sostenitori ma che ha visto gioire molti altri. Tuttavia, le opinione contrastanti non dovrebbero impedire a nessuno di entusiasmarsi davanti all’emozionante ed elettrizzante storia raccontata da Wakui.
Tokyo Revengers rimane un’opera tremendamente consigliata, soprattutto a coloro che amano una trama ricca di colpi di scena, eventi inaspettati e personaggi imprevedibili. Il manga si sviluppa in scene dinamiche ed energiche, aspetto che va a palesarsi anche nell’adattamento anime attualmente in corso.
a cura di
Valentina Zilio
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