Alba: il coraggio di una donna vittima di stupro
Alba è una serie tv spagnola disponibile su Netflix, remake di una serie turca, che racconta di una ragazza vittima di uno stupro di gruppo. Un tema molto delicato e attuale, che non solo analizza la psicologia di una donna vittima di un grave abuso contro la sua persona e contro la sua dignità, ma anche la mentalità dei suoi aguzzini. Una donna come tante, vittima di un grave abuso che si trova davanti ad una scelta importante: denunciare o tacere per vergogna?
Alba: la trama
Alba (Elena Riveira) è una giovane studentessa universitaria di Madrid, che torna per le vacanze, insieme al suo fidanzato Bruno (Eric Masip) nella città di Alicante, luogo dove entrambi i ragazzi sono nati e cresciuti. Il loro legame non è ancora reso ufficiale ad amici e parenti, ma sarà proprio il rientro nella loro città natale a suggellarlo.
Una sera, Alba decide di andare al pub per trascorrere una serata insieme alla sua migliore amica. La sua intenzione è quella di divertirsi e rilassarsi in completa spensieratezza. Al pub dovrebbe raggiungerla anche Bruno, il suo fidanzato, che però alla fine non si presenta, senza nemmeno avvisarla.
La ragazza, delusa e arrabbiata, inizia a bere solamente un poco più del solito, ma nonostante questo comincia a stare molto male. All’insaputa della ragazza, qualcuno che l’ha introdotto droga nel suo drink. Avvisa la sua amica dell’intenzione di tornare a casa, ma nessuno la accompagna, si dirige a casa da sola.
Inizia a vagare per le strade di Alicante, quando all’improvviso, viene avvicinata da alcuni ragazzi: inizia così per lei un vero e proprio incubo.
Al mattino, si risveglia sulla spiaggia, con i vestiti strappati, insanguinati e dolorante, ma non si ricorda assolutamente nulla. Si reca quindi in ospedale.
Dopo un’accurata visita, le viene comunicato che ha subito una violenza sessuale di gruppo. Inizia così un dramma angosciante per la ragazza che decide di scoprire chi l’ha stuprata.
I ricordi, a causa della droga somministratale, riaffiorano piano piano nella sua mente.
La protagonista
Alba è una ragazza molto coraggiosa e tenace. Dopo la violenza di gruppo, la sua vita viene profondamente cambiata. Non riesce più ad avere una vita sessuale con il proprio ragazzo, la sua esistenza si alterna in una spirale di dolore e di senso colpa. Ella non si ricorda i momenti della violenza, non sa come sia stato possibile scatenare tutta quella violenza fisica nei suoi confronti. Fino a quando, non le arriva un video anonimo sulla mail.
Nel video pervenuto alla ragazza, si vede chiaramente tutta la ripresa dello stupro, in cui appare anche il suo ragazzo, insieme ai suoi amici. La scoperta che fa Alba è terribile.
Come può una donna accettare che anche il suo fidanzato abbia partecipato allo stupro di gruppo? Decide quindi di allontanarlo.
I sentimenti della protagonista sono molto contrastanti. Una volta scoperta l’identità dei suoi veri aguzzini è combattuta sul fatto se debba o meno denunciarli, poiché essi minacciano di morte sia lei che il suo fidanzato.
Inoltre alcuni suoi concittadini di Alicante non pensano che la ragazza abbia subito uno stupro, ma credono che sia stato un rapporto consenziente. La insultano e la considerano come una persona che vorrebbe lucrare economicamente da questo accaduto.
Il tema della violenza sessuale
Il tema della violenza sessuale è molto attuale. Questa serie, seppur tratta da un’altra, analizza in profondità le vicissitudini e il dramma che una donna deve affrontare non solo nel momento in cui subisce una stupro, ma anche nel momento in cui decide di sporgere denuncia e di affrontare un processo.
Una vittima di stupro, è vittima due volte: dei suoi aguzzini e della gogna mediatica a cui è sottoposta.
La violenza sessuale non è solo una brutale aggressione fisica, ma è anche una profonda violenza piscologica. La vittima si sente annullata ed impotente. Ha dei profondi sensi di colpa, chiedendosi cosa ha potuto scatenare quell’atto brutale nei suoi confronti. Alba è una serie che evidenzia anche le dinamiche processuali che vengono applicate nei processi di violenza sessuale.
La vittima deve dimostrare che non ha fatto nulla per mettere in atto un abuso sessuale nei suoi confronti. Deve raccontare nei dettagli tutto ciò che ha subito, ripercorrendo più volte l’accaduto nella sua mente.
La ragazza è coraggiosa, di umili origini e deve scontrarsi contro una mentalità ricca e maschilista dei ricchi e potenti, che pensano di comprare il suo silenzio e la sua dignità. Instaura una battaglia contro la famiglia di alcuni ragazzi che l’hanno stuprata: gli Enterrios
Alvaro Rico
Álvaro Rico conosciuto per la sua interpretazione nella serie Élite è Jacobo Enterríos. La sua interpretazione è impeccabile. Alvaro riesce appieno a entrare nella parte di Jacobo, un ragazzo ricco e di buona famiglia, ma senza scrupoli. Egli non dimostra segni di minimo pentimento, né di rimorso per ciò che ha fatto, e non riesce nemmeno a prendersi le conseguenze del reato commesso.
Protetto da una famiglia benestante, pensa di poterla fare franca, riuscendo finanche a comprare la vittima di uno stupro che lui ha ideato e commesso con la collaborazione dei suoi amici.
Curiosità sulla serie
La serie è stata girata nel giugno 20220 in località esterne ed interne a Madrid. Altri luoghi che hanno fatto da scenario alla serie sono stati la Playa de Bol Nou e il parco naturale di Serra Gelada di Benidorm, Villajoyosa e Alicante.
La serie è un riadattamento della serie turca dal titolo Fatmagül’ün Suçu Ne? (“Qual è la colpa di Fatmagül?”)
Serie da consigliare?
Per la tematica trattata e per l’incredibile interpretazione della protagonista nel ruolo di Alba, è consigliata la visione di questa serie. Unica pecca è forse la lungaggine degli episodi, che potevano essere concentrati in una misura minore.
a cura di
Maria Raffaella Primerano
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