“Bridgerton”: la Reggenza a colori
Bridgerton ha tutti i requisiti per essere considerata, ormai, una delle serie tv più iconiche e originali degli ultimi anni. La moda e i costumi d’epoca indossati dai personaggi sono un tripudio di eleganza, raffinatezza e modernità. I colori e le forme degli abiti sono studiati fino al minimo dettaglio. Questa attenta cura permette di identificare ogni famiglia con una specifica nuance e distinguerla dalle altre.
“Cari Lettori” è il modo con cui Lady Whistledown, la scaltra scrittrice di pettegolezzi mondani dell’alta società inglese nella iconica serie “Bridgerton“, inizierebbe uno dei suoi giornali scandalistici. Perché, allora, non imitarla? Cari lettori, dalla penna di Julia Quinn, le intricate storie dei nobili inglesi, ambientati durante il periodo della Reggenza, hanno preso vita sul piccolo schermo. A partire dal 25 dicembre 2020, per la prima volta, la serie ha debuttato sulla piattaforma Netflix.
L’ideatore, Chris Van Dusen e la produttrice, Shonda Rhimes, sono stati in grado di offrire al pubblico un dramma storico ma attuale, suddiviso in 8 episodi, ai quali hanno affidato il compito di narrare le vicissitudini dei componenti della famiglia protagonista, i Bridgerton.
La prima stagione ruota attorno alla quartogenita, Daphne, interpretata da Phoebe Dynevor. Questa eroina sarà divisa tra i suoi doveri come “diamante della stagione” e l’essere una fanciulla non così tanto innocente, pronta a fare il grande passo verso l’età adulta. In questo passaggio, ad accompagnarla, ci penserà il protagonista maschile, Simon Basset (Regé-Jean Page), nonché, l’affascinante e tenebroso Duca di Hastings.
Il secondo libro, invece, ha riservato un posto d’onore al turbinio di emozioni che hanno preso alla sprovvista il cuore del primogenito, Anthony Bridgerton. Impersonato dall’attore Jonathan Bailey, la serie gli ha dedicato la seconda stagione, apparsa su Netflix a partire dal 25 marzo di quest’anno.
I costumi di Julia Quinn
Le atmosfere idilliache da Orgoglio e Pregiudizio sono spezzate dalle taglienti rivelazioni di una Gossip Girl in corsetto e parrucca. Queste hanno permesso agli spettatori di ammirare anche un vasto guardaroba, tra abiti e accessori, nato dalla mente creativa della costume designer della serie, Ellen Mirojnick. I 7500 abiti che sono stati realizzati sono la chiara testimonianza del faticoso ma incredibile lavoro compiuto da Ellen durato ben 5 mesi.
Ispirandosi alla collezione “New Look” di Christian Dior del 1947; alla mostra, a lui dedicata, il 28 aprile 2020, Christian Dior: Designer of Dreams e ai quadri della pittrice irlandese Genieve Figgis, la donna ha voluto valorizzare lo Stile Impero dell’epoca, ribaltando la rigida classicità con l’aggiunta di minuziosi dettagli, per renderlo il più moderno e contemporaneo possibile.
La famiglia Bridgerton: dominatori dei toni freddi
I Bridgerton sono l’esempio della classica famiglia aristocratica, elegante, signorile e pura. Il colore del loro guardaroba riflette il loro titolo, così come l’arredamento di casa: la palette dei toni freddi è ampiamente applicata a tutti i suoi membri. Il verde menta, l’indaco, il turchese e l’azzurro, per esempio, sono riservati agli abiti delle figlie femmine, mentre il blu navy è usato per le giacche degli uomini. Lo champagne e l’argento sono destinati ai balli e alle feste più formali; il bianco per la celebrazione del matrimonio. Tutti quanti sono valorizzati ancora meglio dalla lucentezza dei gioielli Swarovski e dalle tiare.
Un piccolo dettaglio che ricorre sempre in quasi tutte le scene di apertura degli episodi, così come anche nelle decorazioni degli abiti dei personaggi, è la presenza di un’ape. Il significato che si cela dietro a questo piccolo insetto è stato spiegato nel corso della seconda stagione. L’ape, infatti, alluderebbe alla sottile e indiretta presenza del padre di famiglia, morto a seguito della puntura di un’ape, che veglia indisturbato sui suoi figli.
“Una bambola di porcellana che si trasforma in una donna”
L’evoluzione del personaggio di Daphne traspare anche nei colori dei suoi vestiti, dettagliatamente ispirati a quelli indossati da Audrey Hepburn nel film Guerra e Pace. Il candore e l’innocenza che la contraddistinguono, nei primi episodi, come una timida debuttante, sono rimarcati dall’uso delle sfumature tenui del celeste, pronte a cambiare, nel corso della narrazione, e assumere i toni del lilla. Il viola, infatti, rappresenta il risultato dell’unione del blu, segno distintivo di Daphne, e quello del rosso, colore simbolo della nobiltà del Duca di Hastings, a rimarcare, in maniera netta, la sua personale maturità e la loro passionale relazione.
Il proto-femminismo di Eloise Bridgerton
Eloise (Claudia Jessie) è senza dubbio la sorella più ribelle della famiglia, preferirebbe stare a leggere un libro piuttosto che agghindarsi e rimanere in compagnia di un uomo. Questo forte carattere anticonformista, lo esercita anche nel modo di vestirsi. Per mimetizzarsi dalle sue frivole e avvenenti coetanee, impegnate nella disperata ricerca di marito, Eloise decide di nascondere le scollature dei suoi abiti, legandosi al collo dei grandi fiocchi o indossando delle bluse alte fino al mento.
Questa sua presa di posizione desta continuamente la preoccupazione della madre Violet (Ruth Gemmell). In più occasioni, la possiamo vedere indossare lo Spencer, una corta giacca, dal taglio maschile, lunga appena sotto il seno, della quale Eloise stravolge il consueto uso. Tipicamente impiegato nelle passeggiate serali, Eloise decide di mostrarlo, invece, come segno di provocazione, durante i ricevimenti. Il rosa pesca è il suo colore per eccellenza. Nella seconda stagione, sarà proprio Eloise a dover concorrere per diventare una delle debuttanti della regina, che dissuaderà, più volte, invano, a non essere all’altezza al ruolo, come lo era stata, invece, sua sorella Daphne.
L’eccentricità della famiglia Featherington
A differenza dei Bridgerton, i Featherington sono gli ultimi ad essere entrati a far parte dell’alta società inglese. Questa loro caratteristica viene abbondantemente messa in mostra dalla matriarca della famiglia, Portia, interpretata dall’attrice britannica Polly Walker. Lady Featherington, donna perfida e scaltra, metterebbe in ombra le sue stesse figlie pur di essere l’oggetto principale delle conversazioni salottiere. La sua esuberanza viene declinata anche nella scelta dei suoi abiti ridondanti, stretti sempre in striminziti corsetti e costituiti da scollature fin troppo profonde.
Le sfumature delle stoffe oscillano dal verde lime, al magenta acceso, dal viola melanzana al fucsia; colori sempre molto sgargianti indossati per il solo scopo di attirare l’attenzione su di sé. Le due figlie più grandi, Prudence (Bessie Carter) e Philipa (Harriet Cains), vestono rispettivamente i toni dell’arancione e del verde. Sono entrambe a caccia di un pretendente con cui possano convolare a nozze e il loro guardaroba è curato attentamente dalla madre, determinata ad acquistare i tessuti più pregiati o i feticci più sfarzosi, per confezionare loro degli abiti all’ultima moda.
Penelope e il giallo
Penelope, impersonata dalla dolce Nicola Coughlan, è la terzogenita della famiglia Featherington. Intelligente, romantica e altruista, Pen è un personaggio originale. Come una Cenerentola d’altri tempi, prende le distanze dai poco eleganti comportamenti della madre e, per questo motivo, è sempre l’oggetto di scherno delle due sorelle. Nel corso della serie, rimarrà unicamente legata a Colin Bridgerton (Luke Newton), per il quale ha segretamente una cotta, ma, soprattutto, alla sua migliore amica, Eloise, che come lei, preferisce restare in disparte a guardare gli altri ballare al centro della sala, piuttosto che rubare loro la scena.
L’unicità di Penelope traspare anche dal colore che lei stessa detesta ma con il quale viene sempre rappresentata: il giallo. Le sfumature del giallo degli abiti si mischiano a quelle del rosa confetto, traslato solamente in piccoli e semplici dettagli come nastri, piume, fiori e ricami. Solo in rare occasioni la si può ammirare in altre nuance come il salmone, il ciclamino o l’arancione pastello, sui quali non manca mai qualche accenno di giallo.
Regina Charlotte: una dama sine tempore
Golda Rosheuvel ha tutte le carte in regola per impersonare la singolare Regina Charlotte. Ispirata alla vera Regina Carlotta di Meclemburgo-Strelitz, sposa del re Giorgio III, il tempo sembra essersi fermato al secolo precedente. La serie ci ha fatto ammirare una regina decisamente sopra le righe: sniffa tabacco da fiuto, gioca all’investigatrice per smascherare la reale identità di Lady Whistledown o assiste, scocciata, ai mirabolanti spettacoli per lei organizzati. La sua corte e i suoi abiti sembrerebbero discostarsi dall’accuratezza storica alla base della serie.
Nelle scene a lei dedicate, pare quasi essere catapultati improvvisamente all’Ancien Régime francese anziché al periodo Regency inglese. Questo viene confermato anche dalla scelta di farle indossare l’”abito a sacco”, meglio noto come robe à la Française, una tipologia di abbigliamento proprio delle dame della corte di Francia del diciottesimo secolo. La cura del vestiario da Maria Antonietta si estende anche alle acconciature, caratterizzate da parrucche esageratamente alte e dai toni caramellosi; e ai bijoux, decisamente appariscenti come una regina comanda. Nessuno può scappare dall’influenza rococò. La servitù, le dame di compagnia e perfino i suoi volpini rimangono, insieme a lei, fuori dal tempo.
In attesa dello spin – off dedicato all’infanzia e all’incoronazione della Regina Charlotte e al terzo capitolo della serie, i costumi firmati Ellen Mirojnick hanno contribuito ad accrescere l’interesse dei suoi spettatori, desiderosi di conoscere i dettagli più piccanti delle vite mondane dei reali inglesi. Una vera e propria Bridgerton-mania che sembra non voler abbandonare i suoi fan, sempre pronti a calare i panni dei loro personaggi preferiti e a danzare sulle melodiche e odierne sinfonie targate Kris Bowers.
a cura di
Michele Rigo
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