IL VOODOO: DA UN RITO ALLA PROSTITUZIONE
Il Voodoo é una religione africana o afroamericana. Il nome deriva dal termine africano voodoo, che letteralmente significa spirito, divinità, o ancor più letteralmente segno del profondo.
Oggi il Voodoo è praticato da circa sessanta milioni di persone in tutto il mondo, e ha recentemente acquisito il privilegio di essere riconosciuto come religione ufficiale in Benin e a Haiti.
Cosmologia
Questa religione postula l’esistenza di una divinità suprema, lontana ed inconoscibile. Gli elementi sovrannaturali con cui l’uomo può interagire, e che rappresentano le divinità percepibili del Voodoo, sono i loa, spiriti collettivi.
Il loa Papa Legba ,ad esempio, é spesso raffigurato come un vecchio ed il suo dominio sono le strade, i passaggi e la comunicazione. In quanto tale viene invocato sempre per primo durante i riti, perché accolga la preghiera di aprire i canali attraverso cui gli altri loa, specifici per ogni problema, potranno recepire le preghiere dei fedeli.
A differenza di quanto comunemente é ritenuto, il voodoo non è un fenomeno legato solo alla magia nera, ma una religione a tutti gli effetti, tuttavia, di certo, non mancano gli elementi che hanno fatto si che questo credo venga associato a superstizioni.
Organizzazione
Il voodoo si presenta generalmente con un’organizzazione costituita da un sistema di congregazioni ed é costituito da sacerdoti e sacerdotesse, che svolgono generalmente le medesime funzioni.
Ogni congregazione vuduista possiede poi i propri alti sacerdoti e alte sacerdotesse, chiamati rispettivamente papaloa e mamaloa, questi sacerdoti capi hanno il compito di gestire al meglio gli interi collegi clericali.
Esistono inoltre alcune decine di cosiddetti Roi (Re), che godono di un prestigio particolare ed hanno diverse specializzazioni.
Il concetto di anima
Nel vudù l’anima è concepita come distinta in due corpi numistici vale a dire il grande angelo guardiano e il piccolo angelo guardiano.
La prima parte dell’anima è considerata quella più materiale, e per questo strettamente legata al corpo, tanto da lasciarlo solo in seguito alla morte.
La seconda è considerata invece la parte più sottile, in grado di lasciare spesso il corpo e quella più soggetta ad influssi esterni.
Si ritiene che persone che praticano la magia nera possano impossessarsi del piccolo angelo guardiano e della persona cui l’anima appartiene. Quest’ultima come precauzione puo’ sottoporsi al rituale del vaso in testa ovvero una sorta di amuleto nel quale racchiudono anticipatamente il piccolo angelo guardiano impedendo che venga catturato.
Il voodoo e la prostituzione
In Italia il voodoo é utilizzato per cose ben fuori dall’ordinario, infatti si riscontra un forte legame tra voodoo e prostituzione.
Non é raro imbattersi sul web in articoli che recitano: “voodoo e prostituzione Condannati un italiano e due nigeriane” oppure “prostitute – Brescia, riti voodoo e violenze sessuali” arrivando addirittura a parlare di mafia nigeriana.
La promessa di un lavoro onesto in Europa e la prospettiva di una nuova vita vale la fatica di un viaggio ben poco confortevole e il giuramento di non rivelare mai, per nessuna ragione al mondo, il nome di chi le ha traghettate.
Il giuramento é rispettato perchè sigillato da un rito voodoo che avviene raccogliendo oggetti e parti proprie delle vittime come sangue, unghie e capelli.
Tutto questo fa paura e le vittime sono le tante ragazze nigeriane che una volta finite in questo incubo, faticano a vedere una via di uscita se non quella di stare sulla strada come schiave fino all’estinzione del debito (che puo’ raggiungere cifre esorbitanti).
L’editto del Re Ewuare
Con l’editto, Ewuare II ha imposto un divieto ai “sacerdoti” uomini spesso corrotti e truffatori, di praticare il rito.
Eware ha vietato tutti i giuramenti che vincolano le ragazze vittime di tratta ai loro trafficanti, sotto la minaccia di maledizioni.
L’evento ha una portata davvero storica per la Nigeria.
La connessione dei riti voodoo con la realtà attraverso queste formule orrende forse é la cosa piú spaventosa di questo culto.
A cura di
Jacopo Somma
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