Titane: il film senza freni che vi sconvolgerà
Titane è un film del 2021 scritto e diretto da Julia Ducournau, ha vinto la Palma d’oro al 74º Festival di Cannes, ha fatto parlare sia critica che pubblico.
Io sono andata al cinema a vedere Titane, senza tante aspettative, trascinata da una mia amica, avevo visto di sfuggita solo il trailer, ma nulla poteva prepararmi a quello che ho visto.
Titane è il primo film della regista francese che vedo, avevo letto critiche e recensioni discordanti anche per un altra sua pellicola: “Raw – Una cruda verità“, film del 2016. Ducournau non è nuova quindi per quanto riguarda i film che fanno discutere.
Ma partiamo con ordine.
Cosa da sapere prima di andare a vedere Titane
Questa è una pellicola che non ti aspetti, io sicuramente non mi aspettavo di vedere un’opera così particolare. Per usare un eufemismo.
Di film strani, con trame molto particolari, nella mia vita ne ho visti. Forse Titane è quello che più mi ha più scioccato ultimamente.
Dopo giorni dalla visione però non so se la sensazione di smarrimento e di orrore che ho provato all’uscita del cinema sia positiva o negativa.
Da un lato questo è un film che non può lasciare indifferenti. Dopo la visione non puoi semplicemente tornare a casa e dimenticartelo. Dall’altro lato questo è un opera costruita apposta per scioccare/traumatizzare lo spettatore, ma in maniera eccessiva, a volte durante la visione era difficile concentrasi sullo schermo perché sentivo il bisogno di distogliere lo sguardo.
Ma esattamente di cosa parla?
Inizia con una scena che fa capire quale sarà il mood di tutta la pellicola.
La nostra protagonista Alexia (interpretata da Agathe Rousselle) da bambina ha un incidente stradale in seguito al quale le viene impiantata una placca di titanio in testa. Fin dalle prime inquadrature capiamo che Alexia non è una bambina normale, ma uno degli esseri viventi più fastidiosi della terra.
Crescendo questa caratteristica non cambia anzi, peggiora drasticamente. Grazie ad un piano sequenza lo spettatore vede un ormai adulta Alexia che lavora come ballerina in un locale in cui lei e le sue colleghe si esibiscono in modo molto lascivo e sensuale su delle automobili.
Questo inizio potrebbe tranne in inganno lo spettatore, che forse si aspetta da queste premesse un film che narra la vita di Alexia e forse delle sue difficoltà nel avere una placca di titanio in testa. Ma non è proprio così.
Da questo momento in poi il film inizia una narrazione al limite del delirio, tra scene violente e grottesche per passare a quelle più spinte.
Alexia si riconferma per tutta la durata del film come un personaggio con cui è impossibile empatizzare. L’ho trova odiosa all’inizio, e per quanto uno sviluppo del personaggio ci sia, l’ho trovata odiosa anche nel finale. Sinceramente ho sperato più volte che qualcuno la facesse fuori!
Non voglio però dirvi di più su quello che succede all’interno del film.
La trama di Titanie è sicuramente il punto più problematico, vi sono troppi elementi particolari (alcuni anche soprannaturali) troppa carne al fuoco, nessuno di questi è sviluppato con efficacia.
La mia impressione è che, con questa opera, la regista volesse sconvolgere il pubblico. La sua intenzione era fare un film senza freni e per buona parte c’è riuscita ma si è persa un po’ di sostanza.
Ve lo consiglio quindi?
Quindi è un film da andare a vedere? In linea di massima io sono per vedere tutto, anche cose molto lontane dai miei gusti, non puoi mai sapere se ne uscirai piacevolmente sorpreso.
Titanie è sicuramente una pellicola ben confezionata, la regia e la fotografia sono ottimi! Anche la recitazione di tutti gli attori l’ho trovata molto buona ed efficace
Ma, oggettivamente, non è un opera per tutti, è una pellicola che sicuramente potrebbe infastidire alcune persone, soprattutto quelle più sensibili alla violenza.
Per questo vi dico di andarlo a vedere con la consapevolezza che non è la classica storia, che non è il classico film.
Nel bene e nel male usciti dalla sala cinematografica dentro di voi probabilmente penserete: “Ma che cavolo ho appena visto?”
Il trailer
a cura di
Angelica Donini