Frah Quintale – Oltre Festival – 24 Giugno 2021

Siamo stati alla seconda serata dell’Oltre Festival al Parco delle Caserme Rosse, dove ieri sera Frah Quintale ha sfogato due anni stop in altrettante performance.
Ieri ero in macchina diretto all’Otre Festival, tra i campi gialli di grano, il sole del pomeriggio che batteva forte, il vento che mi scompigliava i capelli, la playlist di Frah Quintale su Spotify in shuffle e mi son ritrovato a sorridere.
Sì, sorridere, i testi e i ritmi erano il mix perfetto per un viaggio estivo verso il primo Festival dopo anni di stop anche per me.
Francesco Servidei in arte Frah Quintale ha esorcizzato in maniera esemplare lo stop causato dalla pandemia, nei suoi due spettacoli all’ Oltre Festival ha fatto scintille e ha ricordato a tutti ciò che questi eventi possono essere e trasmettere.
Ma se pensate che io fossi carico avreste dovuto vedere i ragazzi in fila! Cantavano, ballavano, facevano foto e video, eccitati all’idea di essere lì e si sentiva benissimo l’energia che c’era nell’aria e che poi sarebbe esplosa.
Apertura cancelli ed eccitazione
Alle 18:30 si sono aperti i cancelli e subito si è formata subito una fila allo stand delle magliette. L’amore nei confronti di questo cantante da parte dei suoi fan è davvero forte, fissavano ogni steward salire sul palco nella speranza che fosse Frah.
Una miscela pronta a infiammarsi!
Parte Intro (Fogli colorati) e la gente sciama a sedersi ai propri posti, Frah sa decisamente come scaldare il pubblico, con le mani e le parole invita la folla a fare casino, parte Contento e tutto qui tutto inizia. La platea salta in piedi, le mani verso il cielo e una voce unica intona il ritornello. Ma è con Gabbiani che porta il mare a Bologna, chiudendo gli occhi puoi quasi sentire le onde, li apri e vedi un oceano di mani che ondeggiano a tempo.
Dopo più di dieci canzoni Frah scende dal palco e inizia a parlare di cosa sia stata per lui la pandemia e cosa trarne da essa, concedendo un momento di respiro per tutti. Ora vorrei evidenziare un altro punto che mi ha colpito: la Band.
Una batteria limpida e potente evidenzia i ritmi facendone percepire il loro valore. Una tastiera che dialoga con Frah nei momenti concitati e che lo accompagna senza mai soverchiarlo nei pezzi più lenti. Francesco ha voluto testare la preparazione della band su alcuni pezzi dei suoi dischi precedenti e non hanno di certo deluso! Anzi gli hanno risposto a tono!
Un momento davvero magico è stato quando ha cantato Sempre Bene, era il tramonto, il palco illuminato di rosso e arancio, proprio quello del disco, quella chitarra, tutto sembrava essersi allineato per dare a quei tre minuti un indimenticabile romanticismo.
Uno dei temi ricorrenti per tutta la durata della performance è stata l’eccitazione che provava a esibirsi di fronte a un pubblico dopo due anni di impossibilità. E possiamo dire con certezza che è stato un ritorno con il botto!
Con le sue canzoni e la presenza sul palco è riuscito a scaldare un pomeriggio già bollente ufficializzando l’inizio dell’estate.
Frah Quintale è riuscito a far sentire il pubblico a suo agio in uno spettacolo intimo ed esplosivo, insomma come un candelotto di dinamite acceso nel salotto di famiglia!
Torno a casa con il sorriso stampato in faccia, il sapore d’estate in bocca e l’odore di salsedine nelle narici, non mi sento neanche stanco!
a cura di
Federico Zanoni
foto di
Enrico Ballestrazzi