“Pantera Nera” è l’EP d’esordio di Gina Montana

“Pantera Nera” è l’EP d’esordio di Gina Montana
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Lo scorso 6 novembre è uscito in digitale “Pantera Nera“, EP d’esordio di Gina Montana.

La giovane rapper romana sancisce il suo debutto nella scena musicale con un progetto discografico composto da cinque tracce e caratterizzato da un fil rouge provocatorio, a tratti dissacrante, veicolato da un sentimento caro all’artista: l’orgoglio legato alle proprie radici. Cresciuta in un ambiente ancora saturo di pregiudizi e razzismo, Gina Montana si fa portavoce di tutti i “Nuovi Italiani”, quei ragazzi di origine straniera nati in Italia e cresciuti, come lei, a contatto diretto con la cultura italiana.

“Pantera Nera” è una belligerante rivalsa personale non soltanto per Gina, ma per tutti coloro che ancora oggi subiscono il peso di una radicata e anacronistica xenofobia.

L’intervista
Se è vero che fare musica e farsi ascoltare oggi non è semplice per una donna, questo risulta ancora più complicato e stigmatizzato nello scenario musicale rap e hip-hop. Cosa ti ha avvicinata a quel mondo e spinta in seguito a inaugurarvi il tuo percorso artistico?

Mia madre è una grande ballerina e penso che la mia passione per la musica me l’abbia trasmessa ancora prima di nascere. Ovviamente lei è cresciuta negli anni ’90, quindi il primo approccio col mondo hiphop fu di quell’era.

Poi crescendo ho iniziato a frequentare le zone più multiculturali di Roma, i locali e ho iniziato a lavorarci. Nel mentre molti amici miei suonavano, cantavano, rappavano e abbiamo cominciato ad andare alle serate presso i centri sociali, serate rap con dj set della madonna super hiphop.

Per arrivare a dove sono ora non è che abbia fatto tanta fatica: in questo mio primo progetto c’è molto di me e niente è venuto con fatica.

“Pantera Nera”, tuo EP d’esordio, è un vero e proprio inno musicale che si abbatte contro le forme di razzismo che ancora persistono in Italia e – purtroppo – non solo. C’è un aneddoto preciso, un momento esatto in cui qualcosa ha fatto “clic” nella tua testa innescando in te l’idea di lavorare alla realizzazione di questo progetto discografico?

In quarantena la situazione mi ha dato una spinta enorme, perché non è proprio da due giorni che scrivo rime, ma anni, però non avevo avuto né il tempo né la testa negli anni. Tra mio figlio, il lavoro e altre cose.

Sugli aneddoti a sfondo razzista potrei scrivere un libro, ma molti li ho proprio rimossi per istinto di sopravvivenza, perché alcuni momenti mi hanno davvero ferito tanto.

Uno dei più recenti fu quando una signora guardando me e mio figlio, naturalmente disse “quante ore lo tiene a settimana ? Sembra una brava bambinaia” . E di “negra di merda” e di sputi addosso ne ho presi tanti, ma questo momento in particolare mi ha segnato. Poi che io voglia riscattarmi è chiaro, come donna come madre e come ITALIANA.

Ascoltando le cinque tracce dell’EP si evince un’influenza piuttosto variegata nei tuoi riferimenti musicali e artistici. Quali sono gli artisti/band che ascolti e a cui ti ispiri nella tua musica?

Nella mia playlist puoi trovare sicuramente l’hip hop ma quello real! Da Fat Joe a Lil Kim, Queen Latifah cardi megan ma anche Gianni celeste, Tommy Riccio a Tedua Noyz. È un mix: tutta la musica che conosco mi ha ispirato, ogni genere, ogni ritmo, ogni parola mi hanno dato un input.

Di certo essendo di Roma ovviamente il Truceklan è religione, come matt e er negretto, gente de borgata è il colle. Ultimamente ascolto trap/rap tedesca, che spinge un botto.

In un momento in cui è così difficile fare progetti, cosa puoi dirci sul tuo futuro a breve termine?

Mi prendo quello che viene, non mi vado a cercare cose che non mi riguardano. Il mio posto me lo posso prendere benissimo non togliendolo a nessuno, anzi, spero che io sia una ventata d’aria fresca anche in un momento del genere che è difficile essere un artista, però io sono nata così, e così che è la mia natura.

Saluta gli amici di The Soundcheck con la frase/citazione di uno dei tuoi brani!

BELLA RAGAAA!
UN BACIONE DALLA FIGLIA DELLA LUPA!

a cura di
Annalisa Senatore

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Annalisa Senatore

Annalisa all’anagrafe, ma sul web e nel cuore lei è @annamatita_. Nata e cresciuta a Siracusa, ha una laurea in psicologia, una in neuroscienze, un master in comunicazione digitale eeeee Macarena! Vive a Bologna dal 2015 ed è proprio in questa meravigliosa città che ha conseguito la prestigiosa specialistica in “Casi umani: dove trovarli (e lasciarli)”. Social media manager, press officer, sniffatrice seriale di libri, sosia ufficiale di Amy Winehouse e orgogliosissima Serpeverde.

Un pensiero su ““Pantera Nera” è l’EP d’esordio di Gina Montana

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