11 strofe per 11 canzoni: introduzione a Moltheni e ai Stella Maris

11 strofe per 11 canzoni: introduzione a Moltheni e ai Stella Maris
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Tutti siamo legati alle parole, possiamo arrabbiarci e possiamo stare bene a seconda di quello che sentiamo e quello che diciamo. Con le parole si possono creare giochi di senso e associazioni che creano piacere solo col suono, e questo uno come Moltheni, alias Umberto Maria Giardini, sembra saperlo bene.

Uno sguardo indietro

Attivo discograficamente dal 1999, con lo pesudonimo di Moltheni e volutamente staccato dai grandi palchi, ha partecipato a Sanremo Giovani nel 2000 con Nutriente, arrivando ultimo.

È creatore di un sound misto tra noise, post rock e musica cantautoriale classica (l’anima di Lucio Battisti aleggia in gran parte della sua proposta), coadiuvato da un gusto quasi barocco nella scrittura dei testi, i quali sfociano sovente in vere e proprie poesie. 

Uno sguardo in avanti

Secondo i suoi canali social, quest’anno vedremo un nuovo capitolo del progetto Moltheni, dopo 10 anni dall’ultimo lavoro, e degli Stella Maris, band nella quale ha lavorato spalla a spalla con Cappadonia, suo compagno di viaggio in molta della sua discografia. 

Noi, per ingannare l’attesa, ma anche per presentare a chi non conosce il suo talento da paroliere, vi proponiamo undici strofe prese da undici canzoni tra tutta la discografia di Moltheni e dall’omonimo debutto degli Stella Maris, datato 2017. Buona lettura e buon ascolto. 

Moltheni

Magnete (album: Natura in Replay; Cyclope Records, 1999)

“…Sei un magnete che
Perde attrazione verso me
Restituisce piano
Non ti vedo ma ti amo
Cellula informe che
Muore indisturbata
Non regalarmi amore
Fisicamente mi dai dolore…”

Il Circuito Affascinante (album: Natura in Replay; Cyclope Records, 1999)

“ …I colori cambiano quasi per proteggere
Pomeriggi inutili
Fammi affogare nel tuo verde mare
Con certezze sterili …”

Qualsiasi Aprile (album: Fiducia nel Nulla Migliore; cyclope records, 2001)

“…Capra realtà, nutriti con la mia erba
Male mi fa, e tu lo sai, lasciarti a terra
Pioggia d’aprile bagna le impronte …”

In Porpora (album: Splendore Terrore; La Tempesta, 2005)

“Angelo io, angelo tu
 prendine un pò del vuoto mio
quello che fai non basta mai a me
grandine sì, petrolio no
ieri tu davi, oggi io dò
quello che fai non basta mai a me …”

Limite Perfezione (album: Splendore Terrore; La Tempesta, 2005)

Ho quello che non ho avuto mai
E mi appartiene il folle pensiero di eliminarmi
Qui il cielo è verde e nero
E pure io respiro gelo e cielo
Poi muoio anch’io entrando in te

L’Età Migliore (album: Toilette Memoria; La Tempesta, 2006)

“…Lingua ferma meraviglia
Labbra timide
Come un unghia
Graffio cicatrizzi la mia età
Tu sei la malattia
Di quella gioia che non è più la mia…”

Eternamente nell’Illusione di Te (album: Toilette Memoria; La Tempesta, 2006)

“…Considerami
Un cliente alla moda
E lascia che goda
Come carne vitale potrò diventare
Luce infinita per te…”

Gli anni del Malto (album: I Segreti del Corallo; La Tempesta, 2008)

“…Eccolo il tuo corpo universale, panorama tridimensionale
Che va giù fino al centro del ciclone, giù negli anni andati
Via così come spiccioli nelle mie tasche
Guardali temerari come corvi bianchi…”

L’Amore Acquatico (album: I Segreti del Corallo; La Tempesta, 2008)

“Muovi le tue unghie che aprono fiumi di gelosie
E mi dai cascate ripide che mi travolgono come vertgine
Tu sei acqua che cade su di me”

Stella Maris
Tutti i tuoi Cenni (album: Stella Maris; La Tempesta, 2017)

“…Avrei potuto cogliere
 i cenni che lasciavi
 i fiumi che asciugavi mentre io ero a mollo
felice e ingenuo…”

L’umanità indotta (album: Stella Maris; La Tempesta, 2017)

“…Non mi diverte andare bene a scuola
non mi disturba la tua eterosessualità
Eppure cerco quello che chiamano amore
lo intravedo dentro all’officina dell’umanità…”

a cura di
Giorgio Cappai

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