Ascoltare “Due Gocce di Chanel” dei Drum N’ Jack è stato come ricevere un pugno al cuore e, nello stesso istante, un invito a ballare. C’è qualcosa di incredibilmente disarmante in questo brano: ti trascina con la sua energia punk rock, ma ti costringe anche a guardarti dentro, a riflettere su quei lati delle relazioni di cui si parla poco, o per niente.

La storia raccontata dai Drum N’ Jack è affascinante e fuori dai soliti schemi. Non è il classico lamento di un tradimento subito, né una rabbiosa vendetta sonora. È una confessione a due voci – ed è qui che la partecipazione di Eleonora Lari fa davvero la differenza. Lei e il frontman si scambiano versi come in una danza, intrecciando emozioni, rancori sopiti e, alla fine, una strana accettazione. È il ritratto di una coppia imperfetta ma consapevole, che sceglie di restare insieme nonostante tutto.
Musicalmente, il brano mi ha riportato agli anni 2000, a quel pop punk che sapeva farti saltare anche nei momenti peggiori. Ma c’è qualcosa di fresco, di moderno: i Drum N’ Jack non si limitano a riproporre un sound nostalgico, lo rivestono di una produzione attuale che lo rende perfetto per il 2025.
“Due Gocce di Chanel” non è solo una canzone che ascolti. È un pezzo che ti resta addosso, come quel profumo evocato nel titolo. Un po’ dolce, un po’ pungente, ti accompagna anche dopo che la musica è finita, facendoti riflettere su cosa siamo disposti a tollerare, o forse a fingere di non vedere, in nome di un fragile equilibrio.
È un brano che ti fa venire voglia di scatenarti, ma anche di fare i conti con te stesso. Ed è questo che mi ha conquistato: quella capacità di essere così viscerale, così umano. I Drum N’ Jack hanno creato una piccola bomba emotiva, ed è impossibile rimanere indifferenti.
a cura di
Staff
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