Two Twisted Crowns è il sequel di One Dark Window. Un libro dai toni ancora più dark, dinamici e intensi, caratterizzato da intrighi e giochi di potere
Come già anticipato nel mio precedente articolo , divento una persona impaziente quando si tratta di scoprire come continua una saga. In questo caso, ad avermi resa irrequieta, è stato il finale di One Dark Window. Presa coscienza del fatto che non mi sarei data pace fin quando non avessi saputo che fine aveva fatto Elspeth, indotta dall’ansia, mi sono buttata a capofitto su Two Twisted Crowns.
La trama
Assorbito da Elspeth dopo che ha toccato la Carta dell’Incubo, quest’ultimo vive da undici anni nella sua testa donandole la magia necessaria quando la ragazza, nei momenti di difficoltà, richiede il suo aiuto. Ma la magia, buona o cattiva che sia, ha sempre un prezzo. Per Elspeth è stato perdere il totale controllo di se stessa ed essere sopraffatta dall’Incubo.
Ravyn, Elspeth e gli altri hanno quasi completato il Mazzo della Provvidenza. A mancare è la rarissima Carta degli Ontani Gemelli e l’unico a sapere dove si trovi è proprio l’Incubo.
La Carta degli Ontani si cela in un luogo dolente. Un luogo senza tempo dove fu sparso sangue innocente. Tra alberi antichi, dove la nebbia penetra nelle ossa, l’ultima Carta giace addormentata, in attesa di riscossa. Non c’è strada, né sentiero che conduca all’entrata. Solo io posso trovarla…Poiché io stesso lì l’ho lasciata.
Il libro segue due storie che si svolgono contemporaneamente. In un filone narrativo viene raccontata l’avventura di Ravyn, di Elspeth e dell’Incubo all’interno della foresta di Blunder, determinati cercare l’introvabile Carta degli Ontani Gemelli prima del giorno del Solstizio. L’altro filone invece è focalizzato sul personaggio di Elm Rowan e sul suo destino. Coraggioso, gentile, intelligente, ma allo stesso tempo distrutto da un passato che ancora brucia sulla sua pelle.
Così si scrive un sequel
Se One Dark Window mi era piaciuto veramente tanto, Two Twisted Crowns mi ha strabiliata. Un fantasy cupo con tensione, battute sarcastiche, forced proximity, un’ottima dose di azione e colpi di scena che mi hanno tenuta incollata pagina dopo pagina, e un love interest ancora più focoso di Ravyn.
In One Dark Window viviamo l’entusiasmo di entrare in un nuovo mondo, di inquadrare i personaggi e comprendere le dinamiche magiche. Il sistema magico fondato sulle Carte della Provvidenza è la novità che inizialmente intriga il lettore. Infatti, l’hype e la curiosità che aleggiavano attorno al primo volume si sono più che consolidati.
Ma Two Twisted Crown vince a mani basse. E’ il libro che ho decisamente apprezzato di più tra i due. A renderlo più interessante è stata l’introduzione del multi POV. Dopo aver eclissato quasi completamente Elspeth -dando all’Incubo il pieno possesso non solo della sua mente ma anche del suo corpo- era auspicabile l’introduzione di nuovi punti di vista. Nello specifico quelli di Ravyn ed Elm.
Se alcuni personaggi sembravano essere solo una cornice o quanto meno lo sfondo del quadro, in Two Twisted Crowns si rivelano dei veri e propri protagonisti, e come tali sono essenziali per lo svolgimento della storia. Primo su tutti Elm. Se come me vi siete innamorati del carattere di Ravyn e dei suoi modi di fare, Elm vi spettinerà proprio i capelli. Più leggevo e più speravo di incappare nel prossimo capitolo dal suo POV. Il suo atteggiamento da “touch her and die” è una vampata di calore continua.
Allo stesso modo abbiamo il piacere di vedere anche l’evoluzione di Ione Hawthorne. In One Dark Window ho percepito il suo personaggio abbastanza irrilevante e statico. Non avrei mai pensato potesse avere lo sviluppo che le é staro dato. Intrepida e decisa, ora Ione sa esattamente quello che vuole. Lei e la sua Carta della Fanciulla porteranno a galla nuovi colpi di scena.
All’inizio avevo pensato che eclissare Elspeth nel libro in cui è protagonista fosse un grosso errore, e temevo per come la narrazione sarebbe potuta continuare. Però, come avevo già asserito, il vero protagonista è sempre stato l’Incubo. E’ la sua storia a tirare le fila di tutta la vicenda narrata. Senza di lui -oltre ad esser tutti morti entro la metà del primo libro- non ci sarebbe stato nulla da raccontare. Per cui trovo che eclissare Elspeth -seppur lei non sia assente del tutto- sia stato un modo per favorire l’emergere degli altri personaggi ed elevare il loro coinvolgimento nella storia.
Tutto ha un prezzo
L’Incubo è stato sin da subito il mio protetto e rimarrà tale sino alla fine dei tempi. Antico, spietato, ma pur sempre riflessivo, irriverente, e al contempo protettivo verso coloro che ama. In Two Twisted Crowns vengono scoperte tutte le carte in tavola, e abbiamo modo di conoscere la sua vera storia e la persona che era un tempo. Un Re Pastore, dimenticato sì dal mondo, ma mai dai suoi cari.
Con lui ho riso di gusto, mi sono arrabbiata per le scelte che ha compiuto e per la sua caparbietà. Ma soprattutto con lui ho pianto e trovato un momento per riflettere su come a volte le nostre scelte, guidate dall’ego, possano renderci qualcuno che non siamo e avere effetti negativi sugli altri. Sospinti dal desiderio e dalle nostre convinzioni, non ce ne accorgiamo fino a quando non è troppo tardi.
La magia ha sempre un prezzo, e prima o poi verrà a reclamarlo.
Una nota fuori dal coro
L’unica cosa che alla fine di tutto mi ha lasciato veramente tanto amaro in bocca, è stato il non aver concesso una degna conclusione alla storia dell’Incubo. Non mi accingo a dire altro per non fare spoiler, ma aggiungo solamente che il finale di questa dilogia poteva esser fatto meglio e in modo meno frettoloso, dando a tutti lo spazio e il tempo necessario per trovare la propria via. D’altronde il libro è così avvolgente che se fosse stato allungato di altre poche pagine non avrebbe potuto far altro che accontentare il lettore.
Per concludere, vi lascio con la notizia che Two Twisted Crowns uscirà in lingua italiana il 23 Aprile 2025! Non vedo l’ora di scoprire gli sprayed edges che avrà l’edizione!
a cura di
Alice Scarpantonio