one dark window
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One Dark Window è il primo volume della dilogia The Sheperd King scritta da Rachel Gillig. Questo romanzo è un gothic fantasy, e come tale ha le atmosfere tipiche del genere, in grado di catturare il lettore e fargli sentire il freddo e l’oscurità in esso racchiusi . Se vi piacciono i castelli centenari con scale a chiocciola, le alte torri, le foreste avvolte costantemente dalla nebbia e dal mistero, se amate le ambientazioni cupe e grigie, se siete affascinati dai mostri e dagli indovinelli, questo libro nutrirà la vostra passione da lettori a dovere.

La storia di One Dark Window è ambientata nella città di Blunder, immersa in una densa e impenetrabile coltre di nebbia, che isola l’abitato dal resto del mondo da cinquecento anni. Chiunque entri a contatto con la nebbia diventa infetto. Elspeth Spindle conosce bene magia che deriva dalla nebbia, poiché è stata infettata undici anni prima. La protagonista deve custodire questo suo segreto perché la magia che si sviluppa contraendo l’infezione è incontrollata e illegale. La pena per chi si ammala è la morte.

Le Carte della Provvidenza

Ciò che mi ha entusiasmato di più è l’originalità del sistema magico, fondato sulle Carte della Provvidenza. Esse rappresentano l’unico modo sicuro e legale per controllare la magia nel regno di Blunder.

Il Cavallo nero, l’Uovo d’Oro, il Profeta, l’Aquila Bianca, la Fanciulla, il Calice, il Pozzo, il Cancello di Ferro, la Falce, lo Specchio, l’Incubo e gli Ontani Gemelli sono le 12 Carte della Provvidenza che vanno a comporre il Mazzo. Ognuna di esse dona un potere specifico a chiunque ne entri in possesso.

Carte della Provvidenza

Proprio perché possono essere usate da chiunque, le Carte non sono fedeli alla persona che le possiede. La padronanza della magia è a disposizione di tutti, ma richiede sempre che un prezzo venga pagato. Inoltre, non importa che uso si faccia della magia che deriva dalle carte, non importa se il fine sia benevolo o malevolo: chiunque ne utilizzi una più a lungo del necessario, otterrà l’effetto opposto a quello desiderato.

Rachel Gillig ha trovato un modo veramente autentico per strutturare l’utilizzo della magia all’interno del libro ma al contempo, secondo me, non lo ha sfruttato pienamente. All’interno del racconto le Carte vengono adoperate, ma il loro utilizzo sarebbe potuto essere molto più ampio e frequente.

Le Carte, descritte nei minimi dettagli, con i loro bordi di velluto dai colori diversi l’una dall’altra, permettono al lettore di percepire la potenza e la responsabilità che emanano dal loro utilizzo.

Un romance slow burn

E’ raro che io inizi un libro fantasy al cui interno non ci sia anche una componente di romance… Non riesco proprio a farne a meno. Quando sono andata a leggere i vari trope online e ho scoperto che tra loro c’era lo spice ero al settimo cielo! Ma vi assicuro che questo libro è tutt’altro che spicy. Ciò non toglie che lo slow burn presente bilanci in modo sublime la storia narrata.

Infatti la vita di Elspeth cambia repentinamente nel momento in cui incontra nella foresta Ravyn, un ragazzo dal temperamento freddo, capitano della guardia reale. I due stringono un’alleanza per annullare definitivamente la maledizione che pesa su Blunder e i suoi abitanti. Nel mentre hanno modo di conoscersi sempre più a fondo e di affezionarsi l’uno all’altra. Ma per quanto tempo Elspeth riuscirà a mantenere i suoi segreti? Per quanto tempo riuscirà a contenere l’entità che alberga nella sua mente?

L’Incubo

Per quanto riguarda la mia esperienza con i vari personaggi del libro, devo dire che uno più di tutti ha rapito la mia attenzione e mi ha tenuta letteralmente incollata alle pagine fino alla fine. Due occhi gialli, un potere sovrannaturale, una storia da narrare: lui è l’Incubo. Una specie di mostro che infesta la mente di Elspeth da undici anni. Ambiguo e interessante, sprezzante e divertente, l’Incubo parla per inquietanti indovinelli, non andando mai oltre gli enigmi che lui stesso fa. Fa affermazioni senza però mai esporsi troppo. Ci da tanti tasselli del puzzle i quali, una volta uniti, ci permetteranno di capire come davvero sono andate le cose nel passato.

C’era un tempo una fanciulla buona e di mente lesta, che si attardò tra le ombre profonde della foresta. C’era anche un Re, un pastore, un uomo, che governava la magia e scrisse un antico tomo. I due erano insieme ed erano la stessa cosa: la fanciulla, il Re…uniti, una creatura mostruosa.

Elspeth e l’Incubo

L’Incubo parla, raccontando gli avvenimenti della storia passata, tanto antica quanto la maledizione che affligge Blunder. Per quanto mi riguarda, il protagonista indiscusso della storia è lui. Non si può non amarlo nella sua oscurità.

Un finale allettante

One Dark Window si è rivelata una lettura piena di sorprese. Tanto decantato dal Booktok americano e ora da quello italiano, ha più che soddisfatto le mie aspettative. Chiaramente, come ogni libro che finisco per scegliere, il finale mi ha fatto rimanere di stucco. Seppur è vero che negli ultimi capitoli il lettore intuisca che non potrebbe finire diversamente, il finale mi ha lasciato un misto tra ansia ed eccitazione.

La domanda è stata “E adesso che succede?”.

Per fortuna Giunti Editore ha collocato alla fine del romanzo il Prologo e il primo capitolo di Two Twisted Crowns. Questo è il titolo del secondo e ultimo volume della dilogia del Re Pastore. Girano voci che uscirà il 23 Aprile 2025, ma ancora la casa editrice non ha fatto sapere nulla di ufficiale, per cui attendiamo sue notizie al più presto. Two Twisted Crowns è già da tempo uscito in lingua originale. Per cui se non riuscite ad aspettare, andate a recuperarlo subito (è ciò che farò io adesso!).

a cura di
Alice Scarpantonio

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