Le più belle canzoni italiane e internazionali dedicate al mondo del gioco
Amore, sentimenti positivi e negativi, critica sociale, disagio, insoddisfazione, gioia e magia: sono soltanto alcuni dei temi che possiamo ritrovare nelle canzoni che ci hanno fatto piangere o sorridere. Ma non sono gli unici. Un altro degli argomenti su cui band, cantanti e cantautori si sono spesso concentrati nella scrittura dei loro brani è il gioco. E tra poche righe scopriremo proprio le canzoni italiane e straniere più belle dedicate a roulette, carte, casinò e poker.
Negli ultimi anni i casino in Italia hanno raccolto un successo sempre maggiore, grazie a piattaforme di gioco sempre più avanzate e a offerte sempre più personalizzate. Buona parte del prestigio, però, può essere ascritto anche ad alcuni brani musicali, più o meno recenti. Uno dei più belli è stato scritto dal maestro Paolo Conte e si intitola Gioco d’Azzardo. Contenuta nel disco Appunti di Viaggio del 1982, la canzone racconta il corteggiamento di un uomo nei confronti di una donna paragonandolo alle dinamiche del gioco, ai suoi meccanismi e alla scaltrezza necessaria per raggiungere il successo.
26 anni dopo Paolo Conte è stato un altro grande della nostra musica a dire la sua sul gioco. Stiamo parlando di Daniele Silvestri e della sua splendida Monetine, tratta dal secondo greatest hits del cantautore romano classe 1968. Con versi come “grattare sulla patina dorata di un concorso a premi” e “io vendo scommesse sul futuro” e un ritornello ipnotico e super orecchiabile, è ancora oggi uno dei migliori esempi di come musica pop e testi impegnati possano coesistere creando veri e propri capolavori.
Passiamo a tempi ancora più recenti per citare due brani composti da alcuni degli artisti attualmente in vetta alle chart: Marracash, Emis Killa e Tancredi. I due rapper hanno ottenuto qualche anno fa un grandissimo successo con il loro brano “Slot machine” in cui il rischio del gioco viene spesso paragonato ai rischi che vanno corsi nella vita per ottenere successo.
Parla invece di casinò, chiese sconsacrate, hotel a cinque stelle e fiche, Tancredi nella sua Las Vegas del 2021. Anche in questo caso il gioco viene paragonato alla passione e alle relazioni di coppia e la città del Nevada diventa la cornice ideale per una fuga d’amore.
Chissà se il rapper nostrano si è ispirato per il suo lavoro al re del rock Elvis Presley che nella sua famosissima Viva Las Vegas del 1964 raccontava con dovizia di particolari una folle notte nella Sin City. Un brano, Viva Las Vegas ancora oggi attualissimo e che venne inserito nella colonna sonora dell’omonimo film con il cantante come protagonista principale.
Casinò e poker, nella loro lunghissima storia, sono comparsi anche nel mondo dell’hard rock e più precisamente in alcuni brani dei Deep Purple e dei Motörhead. Brani che, ancora oggi, restano le due canzoni simbolo dei gruppi, ovvero Smoke on the Water e Ace of Spades. Nella prima si racconta del famoso incendio del 1971 al Casinò di Montreaux. Nella seconda, invece, l’asso di spade delle carte è il simbolo del coraggio e la metafora delle decisioni e dei rischi che vanno presi nella vita per trarre il massimo da ogni esperienza. Più o meno la filosofia che ha guidato l’esistenza del cantante e bassista Lemmy Kilmister.
Torniamo a bpm e sonorità più tranquille per citare una canzone che ha fatto la storia della musica pop e che ancora oggi resiste tra i singoli più venduti degli anni ‘80: The Winner Takes It All degli ABBA. Il gruppo svedese è stato una vera e propria fucina di hits nel corso della sua storia ma con questa power ballad fece il botto a livello mondiale. Il merito, oltre che della musica, fu di un testo sognante in cui il gioco è la metafora di un amore spezzato e di un divorzio in cui c’è solo un vincitore che “si prende tutto”. Mai gli ABBA erano stati così profondi e malinconici ma riuscirono a fare breccia nei cuori di milioni di persone.
a cura di
Staff
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