Antonello Venditti – Arena di Verona – 19 maggio 2024

Antonello Venditti – Arena di Verona – 19 maggio 2024
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Il nuovo tour di Antonello Venditti parte dall’Arena di Verona, una celebrazione, a 40 anni dall’uscita di uno dei suoi album più significativi “Cuore” e di “Notte prima degli esami”, storico singolo che da anche il nome percorso live del cantautore romano.

Dopo il successo dell’infinto tour condotto assieme allo storico amico e collega Francesco De Gregori, Antonello Venditti torna nuovamente sul palco, questa volta per un tour da solista. 37 nuove date per il suo “Notte prima degli esami – 1984-2024 40th Anniversary” un tour che vuole celebrare il 40° anniversario dell’uscita di uno dei suoi album più iconici “Cuore”.

Si parte dall’Arena di Verona con una sorta di pre-view (il tour ufficiale partirà soltanto tra un mese da Roma) e con il primo dei numerosi sold-out a cui è destinato questo nuovo progetto live di Venditti.

Antonello Venditti sale sul palco dell’Arena di Verona con una band di ben 10 elementi, l’inizio è trionfale, sulle note di Strauss e del “Così parlò Zarathustra”. I componenti della band prendono posizione e poi arriva lui, con il suo immancabile cappello che leva in segno di ringraziamento verso il pubblico dell’Arena di Verona e appoggia poi sul pianoforte a coda.

Il concerto vero e proprio inizia con “Bomba o non bomba” il palcoscenico si illumina di mille sgargianti colori. Gli immensi led-wall alle spalle diventano un turbinio di colori e di immagini, relegando ai due maxischermi ai lati il compito di trasmettere le riprese del concerto.

Segue poi “Nata sotto il segno dei pesci” e “Sara” che viene cantata a quarciagola dagli oltre 11000 spettatori presenti.

E ancora “Giulia” e tutta una serie di brani che tutti conoscono a memoria. Alcuni sono dei veri a propri inni generazionali, ma ancora tremendamente attuali, come “Bomba o non bomba”. Brano che con tutta probabilità volutamente è stato proposto come primo visto il contesto geo-politico attuale.

Un vero e proprio greatest hits, una formula che piace e che alla fine ripaga a suon di sold-out. Per Antonello Venditti sarà nuovamente un successo come il precedente tour al fianco di Francesco di Gregori?

Noi in merito non abbiamo dubbi…

“Cuore”, l’album che consacra Antonello Venditti nell’Olimpo della musica italiana

“Cuore”, pubblicato nel 1984, è uno degli album più emblematici di Antonello Venditti. Con questo lavoro, il cantautore romano ha consolidato il suo successo, grazie a brani che sono diventati vere e proprie icone della musica italiana. L’album si apre con “Notte prima degli esami”, un inno generazionale che cattura perfettamente le ansie e le speranze dei giovani maturandi. Un altro pezzo fondamentale è “Ci vorrebbe un amico”, che esplora il tema dell’amicizia con sincerità e profondità emotiva.

Musicalmente, “Cuore” è caratterizzato da arrangiamenti ricchi e sofisticati, che mettono in risalto le abilità di Venditti come pianista e compositore. Le canzoni dell’album, tra cui “Piero e Cinzia” e “Attila e la stella”, offrono un mix di storie personali e riflessioni sociali. Tutte sono raccontate con la tipica sensibilità poetica dell’artista. “Cuore” rimane un capolavoro che ha segnato un’epoca e continua a emozionare ascoltatori di tutte le generazioni.

Chi è Antonello Venditti

Antonello Venditti, è uno dei più celebri cantautori italiani, noto per le sue canzoni che combinano poesia e impegno sociale. Cresciuto nel quartiere Trieste della capitale italiana, Venditti sviluppa presto una passione per la musica, influenzato da artisti come Bob Dylan e i cantautori italiani degli anni ’60.

La sua carriera musicale inizia ufficialmente nel 1972 con l’album “Theorius Campus”, realizzato insieme a Francesco De Gregori. Il disco, sebbene non riscuota un immediato successo commerciale, è apprezzato dalla critica e segna l’inizio di una prolifica carriera. L’anno successivo, Venditti pubblica il suo primo album da solista, “L’orso bruno”, che inizia a far emergere il suo stile distintivo, caratterizzato da testi profondi e melodie accattivanti.

Nel 1975, Antonello Venditti raggiunge una svolta con l’album “Lilly”, che contiene la celebre canzone omonima dedicata al tema della droga. Questo brano segna l’inizio del successo di massa del cantautore, che continua con album come “Sotto il segno dei pesci” (1978) e “Buona domenica” (1979). “Sotto il segno dei pesci” è particolarmente significativo, con brani come “Sara” e “Bomba o non bomba” che diventano veri e propri inni generazionali.

Gli anni ’80 vedono Antonello Venditti consolidare la sua posizione nel panorama musicale italiano. Album come “Cuore” (1984) e “Venditti e segreti” (1986) includono hit come “Notte prima degli esami” e “Ci vorrebbe un amico”.

Queste rafforzano ulteriormente il suo status di cantautore capace di parlare direttamente al cuore del pubblico. Durante questo periodo, Venditti non si limita alla musica, ma si impegna anche in cause sociali e politiche, utilizzando la sua voce per affrontare tematiche rilevanti come la giustizia sociale e i diritti civili.

Negli anni ’90 e 2000, Antonello Venditti continua a produrre musica di successo, sperimentando nuovi suoni e collaborando con artisti di diverse generazioni. Album come “Prendilo tu questo frutto amaro” (1995) e “Goodbye Novecento” (1999) mostrano una continua evoluzione artistica, mantenendo però intatta la sua capacità di scrivere testi toccanti e riflessivi.

Oltre alla musica, Antonello Venditti ha esplorato altre forme di espressione artistica, tra cui la scrittura e il cinema, dimostrando una versatilità che pochi altri artisti italiani possono vantare. La sua carriera, che abbraccia più di cinque decenni, è un testamento della sua passione per l’arte e il suo impegno per la società.

Ancora oggi, Antonello Venditti rimane una figura centrale della musica italiana, capace di attrarre nuove generazioni con la sua poesia e il suo impegno. La sua musica continua a risuonare nel cuore di molti, confermando il suo ruolo di cantautore di riferimento nel panorama culturale italiano.

a cura e foto di
Roberto Tommasini

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