Davide Van de Sfroos – Teatro di Varese – 13 aprile 2024
Davide Van de Sfroos porta in tour nei teatri il nuovo album Manoglia, senza dimenticare i suoi grandi successi
Il Manoglia tour di Davide Van de Sfroos nei teatri d’Italia e svizzera fa la sua ultima tappa a Varese. Il cantautore dialettale porta in scena uno spettacolo acustico intimo ed emozionante, che ben si sposa con le atmosfere del suo ottavo album in studio.
Questa è l’ultima tappa del tour partito a febbraio registrando sempre sold out ed è virtualmente la rincorsa verso il “DAVIDE VAN DE SFORUM” del 23 novembre al Mediolanum Forum. Oltre ai brani di Manoglia Davide reinterpreta alcuni dei suoi più grandi successi riarrangiati e rivisitati.
Sul palco insieme a lui Paolo Cazzaniga (chitarra acustica ed elettrica, cori), Andrea Cusmano (fisarmonica, trombone, flauti, plettri etnici, cori), Angapiemage Galiano Persico (violino, mandolino, percussioni, cori), Silvio Centamore (batteria e percussioni), Daniele Caldarini (pianoforte, tastiere, plettri) e Matteo Luraghi (basso, plettri).
Una band straordinaria di polistrumentisti eclettici che permette a Davide di esplorare generi e sonorità. Sul palco oltre alla band numerosa ci sono decine di strumenti che arrivano da luoghi e culture lontane, dall’Asia alle Americhe. Il laghèe del cantautore infatti si appoggia sulle morbide atmosfere acustiche delle ballad country, fa esplodere tutta l’energia della sezione blues rock e fa rapide incursioni nella psichedelia acustica e nel reggae.
Per questa ultima tappa infatti la scaletta è stata arrichita da una sezione blues rock in cui alla band si è unito un pezzo da 90 del rock blues italiano: Maurizio “Gnola” Glielmo. Il chitarrista milanese, ex membro della band di Van de Sfroos, ha suonato insieme alla band 3 pezzi inserendo alcuni dei suoi straordinari assoli. Infatti alla scaletta del tour sono stati aggiunti “New Orleans“, “Trenu” e “La Machina del Ziu Toni” per una sezione speciale carica di energia e ricordi.
Il resto della scaletta è invece un viaggio attraverso il nuovo album, che si intreccia fin da subito con i successi del passato. Infatti l’apertura con una fusione tra “La ballata delle 4 foglie” e “Foglie al vento” è una sorta di dichiarazione d’intenti. Nella decennale carriera c’è sempre un filo conduttore, fatto di brani che raccontano il legame con la natura, con gli elementi, con questa impronta quasi sciamanica della musica che lega le anime al mondo, ma anche le persone, le storie e la cultura del passato.
Van de Sfroos canta la sua terra per cantare di sé, ma allo stesso tempo canta di sé per cantare del mondo intero. Infatti porta nelle sue sonorità culture che ritiene affini, perché oltre la superficie siamo tutti uguali.
La scaletta della serata
- La Ballata delle 4 foglie/ Foglie al vento
- Manoglia
- La Ballata del mascheraio
- Pulenta e Galena Fregia
- Yanez
- La Canzone che non c’è
- Me canzun d’amuur en scrivi mai
- Shandeme
- El Mekanik
- Sezione speciale con Maurizio “Gnola” Glielmo: – New Orleans -Trenu -La machina del Ziu Toni
- Crisalide
- Gira Gira
- Nona Lucia
- Ninna Nanna
- Ankainkoo
- Forsi
- El Mustru
- Il Costruttore di Motoscafi
- Zia Nora
- El Giuvanonn (Il becco del merlo)
- Akuaduulza
- La Curiera
Non resta che aspettare il 23 novembre per rivederlo al Forum per il suo “Davide Van de Sforum” 12 anni dopo l’ultima volta. Le atmosfere saranno differenti, ma lo spettacolo è di certo assicurato!
a cura di
Luca Nicolini
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