Amore e tradizioni in Giappone
Dal San Valentino al White Day, quali sono le usanze del paese del Sol Levante?
È appena passata la giornata mondiale dell’amore per eccellenza. Spesso negli anime vediamo celebrata questa festa con cioccolatini e romantiche confessioni. Ma è così anche nella vita reale? Scopriamolo!
San Valentino in Giappone
Il 14 febbraio in Giappone viene visto come il giorno perfetto per dichiarare il proprio amore. Solitamente è la ragazza a prendere coraggio e a confessare i propri sentimenti o a esprimere il proprio affetto. Infatti i regali, quasi sempre cioccolatini, possono esprimere gratitudine e vengono chiamati Giri-choko (義理チョコ) (giri si può tradurre in maniera grossolana come sentimento d’obbligo/dovere).
Ai propri amici più stretti, invece, viene regalato Tomo-choko (友チョコ), che tradotto significa proprio “cioccolato dell’amico”. Infine, la cioccolata utilizzata per rendere noti i propri sentimenti alla crush si chiama Honmei-choko (本命チョコ), dove honmei significa letteralmente “il preferito”.
Da dove nasce questa tradizione?
La festività viene introdotta in Giappone dalla Morozoff Ltd., azienda di dolciumi specializzata nella produzione di dolci occidentali. Nel 1936 introduce San Valentino per sponsorizzare i propri prodotti, soprattutto rivolti agli stranieri. Successivamente, l’idea si evolve ed iniziano a vendere cioccolatini a forma di cuore da utilizzare come messaggio del proprio amore.
Nel 1958 l’azienda lanciò una grande campagna nei grandi magazzini Isetan, proponendo la data del 14 febbraio come festa degli innamorati, durante la quale scambiarsi dolci e cioccolatini. L’idea ebbe un tale successo che altre aziende iniziarono ad imitare la Morozoff, fino a che San Valentino non si impose come vera e propria tradizione. È per questo motivo che l’usanza non prevede gesti romantici come cene al lume di candela o mazzi di fiori ma solamente tanta, tanta cioccolata.
In risposta alla festa di San Valentino, l’Associazione nazionale delle industrie dolciarie giapponesi nel 1978 lanciò l’idea del White Day, celebrazione inventata l’anno prima dall’azienda confettiera Ishimura Manseido di Fukuoka. Il 14 marzo gli innamorati che avevano ricevuto il cioccolato di San Valentino avrebbero dovuto ricambiare con una confezione di marshmallow. Purtroppo, però, l’idea non ebbe l’effetto desiderato. Si potrà rispondere tramite l’offerta di cioccolato rigorosamente bianco al quale potranno essere aggiunti altri pensierini, ma l’importante è che sia tutto del colore sopra citato.
In conclusione
Anime e manga rispecchiano perfettamente entrambe le festività. Considerati come veri e propri momenti speciali per lo svolgimento dei vari racconti, i giorni di San Valentino e White Day vengono utilizzati dai mangaka su interi volumi portando alla lettura di tavole dolci e romantiche. Queste tradizioni diventano poi, di conseguenza, anche le protagoniste di molti episodi all’interno delle produzioni animate.
Che vengano festeggiate con la dolce metà, coi propri amici o con la famiglia, queste due giornate ci permettono di esprimere il nostro amore per tutti coloro che ci stanno affianco e, per far capire loro, quanto siano importanti per noi.
a cura di
Chiara Vanzan
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