Brignano, “Ma … diamoci del Tu” – Teatro Team Bari – 11 gennaio 2023
Il primo spettacolo, dei tre sold out al Team di Bari, ha salutato il comico romano con una standing ovation
Nonostante l’assenza dell’orchestra e delle ballerine ucraine, “ormai tutto arriva dall’Ucraina” ci dicono per giustificare gli aumenti, ironizza Enrico Brignano, lo spettacolo Ma…diamoci del Tu conquista e diverte il pubblico che mercoledì 11 gennaio ha gremito il Teatro Team di Bari. È davvero molto difficile non ridere ad ogni battuta del comico romano che si conferma uomo di spettacolo a 360°. Non sono mancati anche intermezzi musicali in cui, accompagnato da piano e coro, ha dato sfoggio delle sue doti canore.
Con Ma…diamoci del Tu, spettacolo prodotto e organizzato da Vivo Concerti e promosso a Bari da M&P Company, Brignano rapisce il pubblico per due ore piene di aneddoti, risate, canzoni e riflessioni. L’attore, formatosi dal Maestro Proietti, sfonda più volte la quarta parete, ora rivolgendosi ad una coppia di ragazzi che arriva in sala a spettacolo iniziato “siete in quarta fila non posso non vedervi, dove eravate finora?” o notando alcuni spettatori con la mascherina “capisco che ognuno è libero di tutelare la propria salute, ma se moriamo tutti, voi che c**** fate soli?“.
Brignano si racconta, dai primi no fino al successo
Lo spettacolo accompagna lo spettatore nella vita dell’artista, dagli inizi con “la folgorazione di Saranno Famosi“, il programma tv che è stato la sua guida e ha indicato a Brignano la strada da seguire. Tanti sono stati i no ricevuti, ma i no servono: “fanno crescere“, si rivolge così ai ragazzi.
Tanti anche quelli ricevuti dalle donne “prima le ragazze erano pudiche per convenzione sociale“, oggi certamente più disinvolte, prendono più iniziativa, vedi le foto su Instagram.
Tra i ricordi migliori sicuramente le feste organizzate nei garage con fiumi di spuma e Orangina, i consigli per rimorchiare e far cedere le ragazze, che all’epoca non agevolavano l’approccio anche per via di indumenti poco pratici come il body. Memorabili le prime uscite con la Uno “base” Unipro, sprovvista di leva per reclinare il sedile del passeggero.
Brignano e la tv di oggi
Brignano non risparmia critiche per certa tv fatta di programmi demenziali, “una tv privata di intelligenza e di garbo“. Ma il potere lo abbiamo noi spettatori perché “se certi programmi non li guardassimo non sarebbero più trasmessi“.
Una volta, anche se con meno benessere, tutto era più semplice da realizzare, anche organizzare una cena tra amici. Oggi tra intolleranze, allergie e “vizi” anche prendere un caffè al bar diventa un’impresa; tra cappuccini con latte di soia, macchiato caldo in tazza di vetro, per dirne una.
Tornando alla sua vita privata racconta di aver dato priorità alla carriera, ma ora ha scoperto una nuova felicità con sua moglie e i bambini. “Martina come tutte le donne mi corregge, il piccolo comincia a chiamarmi papà e io vado in brodo di giuggiole“.
Il rapporto uomo – donna
Il finale dello spettacolo Brignano lo dedica al rapporto uomo donna in casa: “l’uomo in casa impiccia, ha il talento di essere sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato“. Consiglia agli uomini presenti di rispondere alle domande della propria donna con versi “non ti compromettere con un sì o un no, emetti suoni che non possono essere verbalizzati“.
Saluta il caloroso e numeroso pubblico presente con una canzone e, a bordo di un trenino, va via per poi tornare e ringraziare chi ha deciso di essere qui stasera: “sul palco sono a casa mia, qui nessuno mi tace, a casa pure la tata mi rimprovera“.
A proposito del pubblico: “non è scontato che voi ci siate, è bello rivederci e tornare a incontrarci anche se qualcuno è ancora titubante“. A chiudere qualche battutina sulla situazione politica nazionale e internazionale, che crea incertezza.
Una certezza però c’è: la voglia di passare una serata spensierata a teatro. Lo spettacolo replica questa sera 12 gennaio e domani 13.
a cura di
Mariangela Cuscito
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