Stallone veste i panni del supereroe in Samaritan

Stallone veste i panni del supereroe in Samaritan
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Disponibile per gli abbonati Amazon Prime Video, il nuovo cinecomic Samaritan (Id, J, Avery, 2022), tratto dall’omonimo fumetto Mythos Comic, vede Sylvester Stallone nei panni del supereroe protagonista.

Anche Amazon tenta di seguire il trend, ormai collaudato, dei film tratti dai fumetti con la produzione originale di un capitolo zero che potrebbe essere il primo tassello di un nuovo universo narrativo con protagonista il nuovo supereroe Samaritan.

Arriva un nuovo supereroe in città!

Granite City è una metropoli tentacolare, una grande periferia a cielo aperto dove prolifera il crimine, soprattutto da quando Samaritan, il supereroe che vegliava sulla città, è morto in un’esplosione durante uno scontro con il malvagio fratello Nemesis. Nonostante la morte accertata di Samaritan, molti suoi fan sostengono sia ancora vivo.

Lo crede più di chiunque altro Sam (Javon Walton), tredicenne cresciuto dalla madre in uno dei quartieri più difficili della città e ossessionato dalla figura del supereroe di Granite City, vedendo Samaritan in ogni uomo dotato di una forza superiore al normale.

La ricerca ossessiva del suo idolo troverà risposta quando il suo vicino di casa, un anziano netturbino (Sylvester Stallone) che per arrotondare ripara vecchi oggetti elettronici trovati nella spazzatura, lo salverà da una banda di giovani teppisti sfoggiando abilità inumane. Che proprio quello sia il supereroe di cui Granite City ha bisogno?

Samaritan è il supereroe che non vorremo ma che ci meritiamo

È evidente che Sylvester Stallone, produttore del film con la sua Balboa Productions, e MGM, distributrice della pellicola prima di venir acquisita da Amazon, volessero inseguire il fenomeno cinecomic creando una pellicola di origin story per inserire nel pantheon dei superuomini in calzamaglia una nuova figura da sfruttare in infiniti sequel o in un nuovo ecosistema narrativo stile Marvel Cinematic Universe.

Peccato che la pellicola non abbia nulla di ciò che può rendere appetibile al pubblico un film sui supereroi, a partire dalla figura di Samaritan che risulta la versione banale e stereotipata, sia visivamente che caratterialmente, di un qualsiasi superuomo mai apparso sul grande o piccolo schermo. Il personaggio interpretato da Stallone non ha alcuna specificità caratteriale o morale. Vede il mondo in bianco e nero dividendolo tra buoni e cattivi senza quelle sfumature di grigio che rendono interessante e variegata la realtà che viviamo.

Persino il suo costume e i suoi super poteri sembrano usciti dalla penna di uno sceneggiatore pigro che non ha voglia di inventare o creare, limitandosi a unire malamente gli elementi stereotipati di un qualsiasi cinecomic inserendoli in una struttura narrativa che, più che ricordare una origin story, ricorda un qualsiasi film degli anni ’80 con protagonista Stallone.

Tutto ciò che avete appena letto può anche applicarsi al villain del film e ai suoi sgherri che risultano la parodia sbiadita e sopra le righe di un qualsiasi predone del deserto in un episodio di Ken il guerriero, ma con un design sicuramente meno accattivante.

Sto pensando di finirla qui…

Se la sceneggiatura di Bragi F. Schut risulta banale, priva di personalità e realizzata senza alcun impegno, come sarà la regia di Julius Avary? Per nostra sfortuna in perfetta sintonia con la sceneggiatura, ma con un’aggravante: le scene d’azione.

Le sequenze d’azione erano l’unico elemento che poteva salvare, in minima parte, il film, e far splendere ancora una volta la stella di Stallone che invece risulta impacciata, a poco agio con il genere e l’uso dei propri superpoteri che risultano ridicoli e realizzati in modo posticcio.

Un film senza mordente, con pochissime idee e una gestione dell’intero comparto tecnico anonima, indistinguibile da una serie tv o film di serie z. Nemmeno i fan più duri e puri di Sly potranno resistere alla visione di questa pellicola.

Amanti di Stallone e del cinema action calzamagliato non fate il mio errore, non fatevi ingannare dal fatto che duri solo un’ora e mezza. Ascoltate il mio consiglio e statene alla larga.

a cura di
Alessio Balbi

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Alessio Balbi

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