Rose DeWitt Bukater: costumi da premio Oscar
Campione di incassi con ben 11 oscar ottenuti nel 1998, Titanic è diventato una pietra miliare nella storia della cinematografia di tutto il mondo. Diretto dal regista canadese, James Cameron, che si è occupato anche della sceneggiatura e del montaggio, il film narra della passionale e travagliata storia d’amore di due passeggeri durante il viaggio inaugurale della nave RMS Titanic. Il tragico naufragio del transatlantico, considerato “inaffondabile”, salpato il 10 aprile 1912 da Southampton e affondato nelle gelide acque dell’Oceano Atlantico, a seguito di una collisione con un iceberg, è storia vera.
Leonardo di Caprio, nel ruolo dell’artista di terza classe Jack Dawson, è il protagonista maschile del film. Con lui, Kate Winslet, che interpreta la bella e giovane di buona famiglia Rose DeWitt Bukater. La diciasettenne ragazza dalla chioma rossa è promessa sposa a Caledon “Cal” Hockley (Billy Zane). Un matrimonio combinato, questo, dalla madre Ruth, per garantire a lei e a sua figlia una sicurezza economica e risanare i debiti del marito.
Nel corso del film, ci rendiamo subito conto, della profonda cultura e intelligenza di Rose. Esperta di Picasso e delle teorie di Freud, è ironica, ma soprattutto, abbiamo modo di comprendere da lei, la costrizione e la forte inadeguatezza che comporta la sua posizione sociale. Rose non si sente libera, si sente soffocata, in trappola e l’ambiente in cui è relegata a vivere non le lascia via di scampo.
Sarà solamente nella seconda parte del film, in seguito al salvataggio di Jack dal suo tentato suicidio, che Rose comincerà a vivere la tanto desiderata giovinezza. In seguito al naufragio, un’ormai anziana Rose, interpretata da Gloria Stuart, spiegherà come si sia resa conto che la vera ricchezza che possedeva non era quella materiale. Era racchiusa nel cuore di un semplice ragazzo, “che l’ha salvata in tutti i modi in cui una persona può essere salvata” e che rimarrà vivo nei suoi ricordi.
La magia di Deborah Lynn Scott
Uno dei premi Oscar attribuiti al film nel 1998, è stato assegnato alla costumista, Deborah Lynn Scott. Deborah è stata riconosciuta per il suo incredibile lavoro, durato ben un anno intero, dedicato al disegno e alla fabbricazione dei costumi di scena. Avvalendosi di più di 50 collaboratori, Deborah si è ispirata alla moda dei primi decenni del ‘900. In questo modo ha contribuito a rendere, il più reale possibile, la resa dell’abbigliamento dell’alta borghesia così come quello modesto dei passeggeri di terza classe.
Il guardaroba del personaggio di Rose è, senza dubbio, quello che ha avuto il maggior apprezzamento dal pubblico. Rose, infatti, a dispetto degli altri personaggi, è l’unica che conta, in totale, 12 cambi di look in tutto il film. 13, se contiamo la vestaglia, dal taglio orientale, che indossa poco prima di spogliarsi e posare nuda per Jack. Lo stile di Rose abbraccia linee dritte e colori audaci, utili a ritrarre il suo spirito indipendente e libero dalle convenzioni sociali.
Con questa premessa, di seguito, analizzeremo i look più rappresentativi indossati da Kate Winslet per il suo ruolo di Rose DeWitt Bukater. Look da togliere il fiato, che l’hanno resa perfettamente adatta a interpretare un personaggio intraprendente come lei.
Boarding Suit
La prima apparizione che abbiamo di Rose è immediatamente dopo l’inizio del racconto della stessa protagonista in tarda età. Attraverso un flashback, Rose racconta del suo arrivo, insieme alla madre e al fidanzato Cal, al porto di Southampton, pronti per salire a bordo della nave.
L’abito indossato da Rose, in questa prima scena, è una rivisitazione, la più fedele possibile, di un tailleur che Deborah ha scoperto in una copia, datata gennaio 1912, della rivista Les Mode. Si trattava di un mensile di moda femminile illustrato, che conteneva articoli corredati da fotografie in bianco e nero, pubblicata a Parigi a partire dal 1901.
La copia realizzata per il film comprende un lungo abito in twill o saia bianco panna, tutto interamente foderato. La gonna, lunga fino alle caviglie, è molto stretta sui fianchi per rimarcare la tipica silhouette femminile di quel periodo. Presenta, alla base, due spacchi per agevolare meglio la camminata. Le finiture lineari in velluto di colore blu scuro/viola sono riprese anche sui bottoni, sulla cintura, legata appena sotto al seno e sui polsini. Sono dettagli che sottolineano l’estrema boriosità che contraddistingueva, all’epoca, l’abito di una ragazza della classe alta.
Il colletto della giacca in velluto è aperto, così da mostrare la bordatura in pizzo della camicia e la cravatta in charmeuse di seta nero, sulla quale è stata posizionata una piccola spilla. La spilla ha una forma a diamante dai dettagli dorati, all’interno dei quali è incastonata una piccola pietra, molto simile a uno zaffiro.
Rose completa il look con un paio di guanti bianchi che vengono sfilati appena entrata in cabina; un ombrellino ton-sur-ton e il cappello in paglia viola con il grande fiocco in taffetà di raso. Agli inizi del ‘900, la ricchezza di una donna veniva misurata anche in base alla grandezza del suo stesso cappello. Più il cappello era grande, più la donna che lo indossava era benestante. Tenendo in considerazione di questa informazione, Cameron chiese alla costumista di abbinare al look di Rose un cappello esageratamente grande, per meglio valorizzare il ceto sociale di appartenenza. Detto, fatto.
Elevator Dress
In una breve sequenza del film, Rose e sua madre Ruth stanno uscendo da uno degli ascensori della prima classe, intrattenute dagli esilaranti racconti di Molly Brown (Katy Bates), donna neo-milionaria, salita a bordo del Titanic per raggiungere suo figlio a New York.
In questa scena, Rose veste uno slip dress abbinato a un abito dal tessuto bianco trasparente nella parte superiore, caratterizzato da una scollatura a V, enfatizzata da delle rifiniture nere. La tunica viene spezzata da una larga fascia nera stretta in vita. La parte inferiore, invece, è contraddistinta da una lunga gonna completamente nera. Il look è completato da uno scialle in pizzo nero e un borsellino dello stesso colore.
Questo abito è stato acquistato in un piccolo negozio di antiquariato nel Nord Carolina, chiamato Victoriana, di proprietà della signora Connie Marks. Interessante, è sapere che l’unica modifica apportata al modello originale è quella della rosetta posta al centro, appena sotto la scollatura. Il bianco della rosetta del modello di Connie è stato cambiato con quello di un leggero color aranciato, per enfatizzare il delicato rossore delle guance di Rose.
Tea Gown
Il tea gown è il vestito che Rose indossa nella sala da tè, quando, davanti agli altri passeggeri della prima classe, fuma il bocchino, davanti allo sguardo incredulo della madre. Ripresa da quest’ultima per il suo comportamento poco educato per una signorina della sua età, Rose si alza, risentita, ed esce per prendere un po’ d’aria. Qui, avviene il primo vero incontro tra Rose e Jack. Uno scambio di sguardi silenzioso tra due persone estranee, ricco di una profonda intesa.
Il vestito comprende un lungo abito di raso color verde mela che si lascia intravedere tra le maglie della rete inglese bianca indossata sopra. Sotto al seno è legata una fascia rossa a bordature nere e con una decorazione a fiore. Gli orli smerlettati della gonna a balze sono ripresi anche sulle maniche. Il modello iniziale, come si vede dallo schizzo della costumista, doveva comprendere anche un cappello e una piccola borsa, poi, eliminati, durante le riprese.
Jump Dress
Il secondo abito più iconico del film è quello del Jump Dress. Rose, resasi conto dell’estenuante peso che, ogni giorno, la sua posizione come donna di alto rango è costretta a sopportare, decide di togliersi la vita. In una sequenza tagliata e inserita nella versione estesa del film, vediamo una Rose sofferente tornare in cabina. Chiama, invano, la sua personale cameriera, Trudy, per aiutarla a togliersi il vestito. Non riuscendo a sfilarselo da sé, in un impeto di rabbia e frustrazione, si strappa via dal collo la collana e si scioglie i capelli.
La sequenza successiva riprende quella che conosciamo tutti, dove Rose corre sul ponte della nave per raggiungere la poppa. Oltrepassa la balaustra e tenta di gettarsi in mare. Qui avviene il primo dialogo tra Rose e Jack, che la salva prontamente, dopo essere accidentalmente scivolata sullo strascico del vestito. Il Jump Dress, in stile impero, è composto da due parti ben distinte: la prima è il vestito rosso in satin, l’altra è quella di pizzo nero che ricopre l’abito. Sono presenti ben tre strati di pizzo. Uno lungo che arriva a terra, uno che arriva all’altezza delle caviglie e l’ultimo che si apre sull’addome e che confluisce in un lungo strascico sul retro.
La vita è molto alta. La parte superiore del vestito, quella del decolleté, è anch’essa costituita da pizzo nero che cade leggero sulle spalle. Sulla pettorina si possono intravedere piccoli motivi floreali, ottenuti cucendo insieme delle perline nere e piccoli cristalli Swarovski. Le perline sono disseminate ampiamente lungo il pizzo nero dello strascico e, muovendosi, l’una contro l’altra, emettono un piccolo suono, udibile proprio quando Rose corre.
Perline nere e strass sono stati impiegati anche sulle frange che decorano l’orlo della gonna del vestito e negli otto medaglioni concentrici della parte inferiore. Lo scollo a V è collocato sul retro. Coordinati all’abito ci sono la borsetta e le scarpe, un paio di stivaletti rosso Anya, Peter Fox.
Dinner Gown
Il Dinner Gown è l’abito che Rose indossa alla cena in sala da pranzo della prima classe. Cena, questa, alla quale si unisce anche lo stesso Jack, invitato da Cal come riconoscimento per il valoroso gesto che ha compiuto nel salvare Rose da morte certa. Seduto a tavola insieme agli uomini più facoltosi della nave, Jack comprende quanto la vita immersa nel lusso e nello sfarzo degli altri commensali, sia decisamente lontana dalla sua.
Congedandosi, Jack lascia un biglietto a Rose nel quale la invita con lui a trascorrere una serata alternativa da quella a cui è abituata. Rose e Jack, infatti, raggiungono la terza classe, nella quale, sulle note di una danza irlandese, Rose trasgredisce le regole di etichetta imposte dalla borghesia, ballando a piedi nudi su un tavolo, fumando e bevendo un boccale di birra.
Per la realizzazione di questo vestito, la costumista, Deborah, si è ispirata a un modello del 1910 presente nella collezione del Victoria & Albert Museum di Londra. La seta Dupioni color salmone dell’abito è indossato sotto a uno strato di georgette di seta nero, impreziosito da motivi a vortice in perline nere e oro e da paillette argentate. Sul busto e sui fianchi, il georgette si piega in balze diagonali, fermate da una spilla sul fianco sinistro e termina, sullo strascico, con un anello per poterlo sollevare.
All’abito sono abbinati un paio di lunghi guanti di raso bianchi, una piccola borsa nera con coulisse, ricoperta di perline, e un paio di scarpe di raso nere ricamate con nastrini. Lo stesso identico modello, rinominato Heaven Dress, meno lungo e di colore bianco, appare anche nella scena finale. Si tratta della sequenza del sogno, nella quale, Rose, addormentata, sogna di ricongiungersi con Jack in un ipotetico paradiso. I due si scambiano un romantico bacio, applauditi da tutte le vittime che hanno perso la vita durante il naufragio.
Breakfast Dress
Il giorno dopo al ballo con Jack in terza classe, Rose si ritrova a fare colazione con Cal. I due hanno un’accesa discussione in cui Cal rimprovera Rose di metterlo in ridicolo e le intima, con prepotenza, di restargli fedele, in quanto promessi sposi.
L’abito da colazione di Rose è un lungo abito di charmeuse di seta giallo lungo fino ai piedi, sormontato da un lungo pizzo bianco aperto sulla parte frontale. I bordi dello scollo a V, le maniche e il corpetto sono decorati da graziosi fiori di nastro giallo che proseguono oltre la vita. Le scarpe sono un paio di mules basse in broccato oro metallizzato.
Deck Dress
Il mattino seguente agli avvenimenti del tentato suicidio di Rose, la ragazza decide di scendere in terza classe per invitare Jack a una passeggiata sul ponte della prima. Qui Jack racconta a Rose quali sono i suoi umili obiettivi nella vita, una volta sbarcato a New York: dedicarsi alla ritrattistica di nudo. Jack mostra a Rose i suoi disegni che tiene raccolti in una cartella che porta sempre con sé, lasciando meravigliata la giovane. Al termine della giornata, Jack sfida Rose a lasciarsi andare, insegnandole a sputare “come un uomo”.
L’abito da passeggio ha una chiara ispirazione alla linea della moda orientale che, presumibilmente, fa riferimento a quella lanciata dallo stilista francese, Paul Poiret, nel 1911. La parte superiore è composta da un corpetto in seta bianco impreziosito da ricami in oro scuro sulle linee delle spalle, sulle maniche a kimono del corpetto e sui polsini della camicia sottostante. La scollatura a V, inoltre, è decorata con un pizzo smerlettato dello stesso colore.
La gonna inferiore, in seta dorata, ha tutte le caratteristiche per assomigliare alla Hobble Skirt. La “gonna zoppicante” era una tipologia di gonna, diffusasi tra il 1908 e il 1914, che presentava un orlo così stretto da impedire il movimento alla persona che lo indossava, facendola, appunto, zoppicare. Per agevolare la camminata, alcune gonne, presentavano una piega nascosta o, come in questo caso, un drappeggio sollevato, sulla parte anteriore. La cintura ampia con fibbia dorata è legata appena sotto al seno. Le scarpe, ton-sur-ton, riprendono il colore della gonna e sono arricchite da piccole roselline sulla tomaia.
Flying Dress
Jack, dopo aver tentato di persuadere Rose affinché si liberi, una volta per tutte, dalle costrizioni della madre che l’ha tenuta sempre in gabbia, rimane a riflettere sulla prua della nave. Rose, dapprima sottomessa ai rigidi divieti di Ruth, cambia idea e lo raggiunge, offrendoci una delle scene più romantiche e sublimi dell’intero film.
L’”abito del volo”, chiamato così, in onore della scena madre per il quale è stato indossato, è ispirato a uno identico, di colore nero, che sarebbe appartenuto alla moglie del governatore della Pennsylvania. Per il film, invece, Deborah ha optato per un velluto blu reale caratterizzato da accenni di raso più chiaro sul revers della giacchetta, sui polsini e sulla fascia legata appena sotto il corpetto in pizzo bianco.
L’inserto inferiore della gonna, dello stesso raso blu usato sopra, è stato reso più elegante anche grazie all’uso del drappeggio e ai ricami cuciti a macchina. La sopra gonna che pende dal corpetto, invece, è contraddistinta da piccole nappine su ciascun lato. Le scarpe, un paio di River Dance di Peter Fox, e lo scialle bianco in georgette di seta, sugellano l’intero look.
Una menzione speciale è da attribuire all’iconico Butterfly Comb. Si tratta del fermacapelli a forma di farfalla che riusciamo a intravedere in un fotogramma del film. Rose, davanti lo specchio, si scioglie i capelli, togliendosi il fermaglio, poco prima di posare per il ritratto di Jack.
Swim Dress
Lo swim dress è l’abito per antonomasia che Rose indossa per tutto il tempo dell’affondamento del Titanic. La costumista lo avrebbe realizzato ben 24 volte prima di ottenere il risultato desiderato: il vestito doveva sembrare perfettamente uguale sia da asciutto che da bagnato.
La parte superiore è costituita da un corpetto in pizzo bianco e uno strato in satin di colore lavanda che copre il seno. Sopra di esso sono state collegate le maniche, di tre quarti, di un leggero chiffon color lilla. Il punto vita a impero è segnato da una doppia fascia in satin, una rosa chiaro e una più scura, annodata sul retro con un piccolo fiocco, le cui estremità sono lasciate cadere libere. Il retro, inoltre, presenta anche una profonda scollatura a V.
La gonna inferiore, in georgette di seta, è interamente costruita a strati. Se ne possono contare circa cinque, di altezza diversa che vanno allungandosi fino ai piedi. I primi due sono di un color rosa pallido, uno strato bianco, per finire, poi, con altri due, che formano lo strascico, di colore lilla. Lo strato più basso, inoltre, funge da fodera per la gonna. Ancora una volta, le scarpe sono firmate Peter Fox.
L’effetto dinamico del vestito è ampiamente visibile nella sequenza, a rallentatore, in cui Jack e Rose fuggono dal tirapiedi di Cal, Spicer Lovejoy (David Warner), attraverso la sala macchine. Il look è accompagnato, inoltre, da un cappotto rosa interamente foderato con passamanerie intrecciate di colore nero sul colletto e i polsini. Il cappotto era stato appositamente realizzato di quattro taglie più grande, per meglio evidenziare la vulnerabilità della ragazza, di fronte alla forza dell’acqua e all’incombente affondamento della nave.
Il cuore dell’oceano
I costumi di Rose sono stati replicati da tante spettatrici, abili nell’arte del cucito, dopo la visione del film. Quello che volevano fare è onorare l’ampio guardaroba di un personaggio, come quello interpretato da Kate Winslet, a conferma che l’oscar assegnato ai costumi è ampiamente meritato. Una mostra a loro dedicati, inoltre, conosciuta come Glamour on Board: Fashion from Titanic the Movie, è stata organizzata presso Biltmore Estate ad Asheville nel 2018. Un’ampia selezione di abiti d’epoca che possono essere racchiusi in unico oggetto. The Heart of the Ocean.
La collana con lo zircone blu a forma di cuore di Rose, diventa il promemoria dell’incredibile avventura che è riuscita a vivere prima della tragedia. Il gesto di gettarlo in acqua, alla fine, riassume la volontà della donna di abbandonare l’unico ricordo materiale di quel passato, così sofferente, certa che Jack continuerà a vivere in eterno nei suoi sogni.
a cura di
Michele Rigo
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