Elisa – Luce Music Festival, Banchina San Domenico, Molfetta – 24 luglio 2022
Elisa Toffoli porta il suo Back to the Future Live Tour in quel di Molfetta e nonostante il caldo infernale non tutti sono riusciti a rimanere seduti composti. Imperativo del giorno: ballare e cantare
Un tour pro ambiente
Elisa è una di quelle artiste che almeno una volta nella vita vanno viste, soprattutto se, come in questo Back To The Future Live Tour, la parola chiave è proprio salvaguardia dell’ambiente. Tanto che ogni tappa del tour diventerà occasione per valorizzare il luogo che la ospiterà.
La cornice molfettese ha senza dubbio il mare come elemento principale, quindi non inquinarlo sarebbe il collante con le altre location dove il tour è o deve arrivare.
Back to the Future Live Tour non è solo un tour ma un festival itinerante con una serie di contenuti creati in collaborazione con Music Innovation Hub per sensibilizzare il pubblico sull’argomento green. Infatti sullo schermo montato sul palco, mentre si attende l’inizio del live, scorrono messaggi che vogliono sensibilizzare sull’argomento.
Durante il tour prenderà vita anche il progetto Music For The Planet, realizzato da Music Innovation Hub e AWorld a favore di Legambiente. Inoltre anche tutto il merchandising è realizzato con fibre naturali e/o materiali di riciclo cosi come tutti gli outfit indossati da Elisa stessa durante tutte le date del tour.
I fan
I fan di Elisa non hanno età, ti ritrovi il bambino neonato in braccio alla mamma così come un nonnino che passeggia tra le sedute con le mani dietro la schiena seguendo ligio l’hostess che lo accompagnerà alla sua seduta.
Niente resse, spintoni, un unico striscione tenuto con cura dai fedelissimi fan della musicista.
Comunque nell’aria, a parte l’afa che fa sudare l’acqua battesimale, c’è l’eccitazione dell’attesa. Non ci sono i cori da stadio ma una volta spente le luci il silenzio diventa tombale. I ventagli smettono di essere scossi e si aspetta solo che Elisa calpesti il palco.
Il concerto
Prima di lei sul palco salgono i suoi musicisti: il marito Andrea Ringonat alla chitarra, Andrea Fontana alla batteria, Will Medini all’organo, Roberta Montanari come corista, Bridget Cady come corista, Matteo Bassi come bassista, Jessica Childress come corista così come Charlotte Gibson e Francesca Palmamidessi.
L’affiatamento che c’è tra Elisa e la sua band è percepibile dagli sguardi complici con il marito o dai sorrisi e dalle lodi che, durante il concerto, tesse delle sue coriste.
Quando entra sul palco il pubblico esplode in un urlo trattenuto e la magia ha inizio. Non ve lo dico nemmeno che mi sono commossa quando ha intonato Hallelujah di Cohen, invitando a chi non la conoscesse di andare a recuperare anche nella versione eseguita da Jeff Buckley, dedicandola a suo nonno che gliel’ha insegnata.
A differenza di alcuni nuovi, presunti, cantanti, Elisa smuove il pubblico che sulle sedute dura poco, tra brani nuovi e pezzi che sono entrati a gamba tesa nella storia della musica italiana, emoziona, diverte con battute e aneddoti (come ad esempio un cavo sparito o il malfunzionamento tecnico di un in-ear monitor – il coso che hanno nelle orecchie e con cui seguono la musica senza distorsioni varie) e in più sensibilizza parlando al suo pubblico di quanto il Pianeta abbia bisogno di noi. Un concerto da non perdere assolutamente.
a cura e foto di
Iolanda Pompilio
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