Cenere: “dopo la pandemia guardiamo il mondo da una nuova prospettiva”

Cenere: “dopo la pandemia guardiamo il mondo da una nuova prospettiva”
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“A testa in giù” è il nuovo singolo del duo bolognese Cenere, ad esso si affianca anche un interessante video che va a mettere insieme arte figurativa e plastica.

Cenere sono Sarah Fornito, ex cantante di Diva Scarlet e Decana, e Rebecca Dallolio, violinista di formazione classica. Lo stile rock di una e classico dell’altra sono stati i punti di forza di un duo che ha finalmente qualcosa da raccontare e lo fa con passione e sincerità.

Con Sarah abbiamo parlato della loro nuova uscita, ma anche dei concerti e della musica post pandemia.

Ciao Sarah, benvenuta su The Soundcheck! Come prima domanda partiamo chiedendoti come nasce il vostro nuovo singolo “A testa in giù” e se c’è una tematica di fondo in particolare!

Il nostro nuovo singolo esce il 27 maggio e va un po’ a raffigurare questo animo di disagio che c’è stato durante il periodo del lockdown, questa cosa del buttarsi giù. Ma allo stesso tempo c’è anche la voglia di guardare le cose da un altro punto di vista, così come possiamo vedere nel videoclip con delle immagini molto forte.

Parla dei nostri stati d’animo durante il lockdown, attraverso però l’uso di frasi ironiche che possano descrivere il momento di noia, senza prospettive

C’è per caso un collegamento con la figura dell’appeso nei tarocchi? Proprio questo stare all’ingiù che è però anche un modo di cambiare prospettiva del mondo…

Certamente! All’inizio del lockdown c’era la paura, poi lo stare alle regole e poi ancora la necessità di conviverci, e questo perché l’uomo ha un grande spirito di adattamento. Quindi questo momento di chiusura è stato anche un modo per riflettere sulla propria vita, quante persone ad esempio hanno perso il lavoro…eppure appunto un periodo del genere ci è servito per cambiare prospettiva, per guardare le cose da un altro punto di vista, motivo per cui non è stato tutto negativo ma anche un periodo di crescita per tutti.

Mi ha colpito molto anche l’impostazione cinematografica del video, come nasce la collaborazione con ADVISTA cinema communication agency di Padova?

È nato tutto tramite la mia amicizia con Livia, mi ha inviato tre proposte, abbiamo fatto il casting e di queste tre proposte è andata per la maggiore quest’idea di interpretare questi quadri famosi che sono espressione di puro disagio: una donna con una doccia avvolta al collo. E la cosa interessante è stata che tutti i volti sono stati coperti.

Anche la copertina in un certo senso si collega all’ambito artistico, come nasce anche questa collaborazione con Benedeta Bartolucci?

Anche lei è una carissima amica, e l’idea è nata sull’idea di rinnovarsi. Ad esempio, io ho pensato che anziché vendere il cd, di vendere dei quadri con allegato il QR code dei nostri album.

Ispirazioni da un punto di vista musicale, visto che c’è un intreccio tra rock, pop e musica classica? Come siete riusciti a creare questa crasi tra i generi?

A me e Rebecca piace tantissimo spaziare tra i generi, non solo: abbiamo stravolto il brano facendolo in live pianoforte e voce, volendo quindi dare una nuova impronta al brano che in fase di registrazione è prevalentemente rock. Per l’ispirazione, come ti dicevo, io e Rebecca abbiamo degli ascolti molto eterogenei, ad esempio i Muse, che sono un ottimo esempio di unione tra musica rock e classica. O ancora Andrea Laszlo Desimone, che lui mette insieme rock e degli archi provenienti dalla musica classica: a me piacerebbe raggiungere una quadra di questo genere!

Avete già in mente delle date?

Per ora non abbiamo fretta, ma aspettiamo che scemi un po’ questa situazione di “calca”.

a cura di
Ilaria Rapa

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