Alice Cooper – Alcatraz – 29 giugno 2022

Alice Cooper – Alcatraz – 29 giugno 2022
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Uno spettacolo nello spettacolo: Alice Cooper torna in Italia con il suo “Nightmare Tour 2022“, presentando il nuovo album “Detroit Stories” uscito lo scorso febbraio

Ci troviamo ad un concerto o ad uno spettacolo teatrale? In realtà non c’è distinzione, Alice Cooper e la sua band si sono letteralmente superati creando un vero e proprio spettacolo nello spettacolo. Nonostante il cambio di location dall’Ippodromo Snai all’Alcatraz di Milano, il calore e potenza del concerto e dei fan presenti si sono fatte sentire forte e chiaro.

In particolare, grazie alla scenografia del “Nightmare Castle” utilizzato come sfondo per le varie scene di questo tour 2022, vediamo brano dopo brano un susseguirsi di colpi di scena e di ingressi sul palco di esseri tenebrosi, sanguinolenti e assurdi che ci riportano in un mondo simile a quelli del famoso regista Tim Burton, rafforzato poi dalla presenza della sposa cadavere (peccato non sia comparso anche a sorpresa un loro caro amico Johnny Depp, parte del secondo gruppo di Cooper con gli Hollywood Vampires ndr).

Mr Cooper – foto di Michele Aldeghi per Vertigo

Già dal primo brano “Feed My Frankenstein” compare in scena l’epicità di Alice Cooper con la prima apparizione della sua versione “demone gigante” insanguinato, che in modo tenebroso entra in scena spiazzando tutti. Non da meno sono il trucco ed espressioni facciali del frontman made in USA, che non mancano mai di variare brano dopo brano. Alice Cooper, infatti, viene denominato anche “The Godfather of Shock Rock” considerato appunto uno dei maggiori esponenti (Con Shock rock si intende quel gruppo di musicisti che sul palco si esibiscono non solo musicalmente ma anche con effetti scenografici macabri, splatter o violenti ndr).

Matrimoni macabri

Non mancano poi le presenze macabre della sposa in bianco insanguinata uccisa dal marito (incarnato da Alice) nel brano “Fallen in Love”, sviluppando la scena a tutto palco, con salite e discese dal castello che faceva da scenario. Segue poi la versione sposa cadavere total black nel brano “Be My Lover”, dove la sua presenza danzante si dimena fra i vari membri della band che sono parte integrante della scenografia. Torneremo da questa sposa a breve…

Ma vogliamo parlare di Nita Strauss? Un carisma e rapidità esecutiva nel suonare la sua chitarra che lascia attonito qualsiasi ascoltatore presente. La sua presenza scenica si combina perfettamente con gli altri membri della band, con le movenze degli strumenti e con le presenze inquietanti sul palco. La sua bellezza? Essere una chitarrista fresca e ironica, con una tecnica invidiabile.

Una bomba di bravura “Nita Strauss” – foto di Michele Aldeghi per Vertigo

I suoi compagni? Dal diablo di Chuck Garric che scherza e sta al gioco con Alice Cooper nei vari personaggi impersonati, ingaggiando il pubblico con le sue espressioni facciali da “Joker”. Nondimeno, l’elettricità del batterista Glen Sobel si è fatta sentire fervidamente, con cannonate e bacchette acrobatiche che potevano solo accompagnare la scenografia.

Che fine ha fatto la sposa cadavere? Beh, nel brano “Steven” dove Mr Cooper in versione psycho ruba il bambino alla moglie defunta, per poi pugnalarlo brutalmente, lei trova una giusta fine per lo sventurato “marito”. Da dietro il palco escono due corpi adulti con testa da bambino, che lo imprigionano nella ghigliottina (elemento immancabile nei concerti di Alice), passando poi alla decapitazione del malavventurato.  A fine del brano, la sposa cadavere vittoriosa innalza la testa mozzata, festeggiando la sua vendetta.

Ma il pubblico?

I presenti al concerto (meno di quelli che mi sarei aspettata a dire la verità, ndr) avevano quasi tutti segni del tempo che passa e dell’esperienza musicale alle spalle e nei capelli sfumature argentee. In prevalenza c’erano “baby boomers”, con qualche speranzoso erede della generazione X. Una cosa però accomunava tutti: il vestiario bizzarro che ci riporta ai diversi stili Gothic, Lolita, Hard rock, capelli lunghi e sciolti o stempiati che fossero e la voglia immensa di rivedere Alice Cooper in Italia: mani al cielo e corna da metallari erranti immancabili!

Alice Cooper – foto di Michele Aldeghi per Vertigo

Arriviamo al dolce

Arriva la ciliegina sulla torta per questo concerto. Dopo la presentazione del frontman di tutta la band, come in un vero show teatrale con tanto di inchini con i rispettivi strumenti, arriva l’esecuzione dell’ultimo brano “School’s Out” con una big surprise. Al ritornello insieme ad Alice, sale Michael Monroe che aveva due ore prima aperto il concerto all’Alcatraz, si unisce nell’esibizione sul ritornello che sfocia in una cover di “Another Brick in the Wall” dei Pink Floyd con tanto di esplosione di coriandoli.

Finale epico, come solo Mr. Cooper saprebbe portare a termine. Sorpresa questa ricambiata sul finale dai cori degli esaltati fan che intonano un coro da stadio “Olèèè Olèè Olèèè, Aliiice, Aliiiice” molto apprezzato da tutta la band. Sotto il video postato anche da Nita Strauss sui suoi social:

I cori da stadio dei fans a fine concerto, per ringraziare lo spettacolo appena regalato!

Ecco la super setlist della serata all’Alcatraz:

  1. Feed My Frankenstein
  2. No More Mr. Nice Guy
  3. Bed of Nails
  4. Hey Stoopid
  5. Fallen in Love
  6. Be My Lover
  7. Go Man Go
  8. Under My Wheels
  9. He’s Back (The Man Behind the Mask)
  10. Go to Hell
  11. I’m Eighteen
  12. Poison
  13. Billion Dollar Babies
  14. Guitar Solo (Nita Strauss)
  15. Roses on White Lace
  16. My Stars
  17. Devil’s Food / Black Widow Jam
  18. Steven
  19. Dead Babies
  20. I Love the Dead
  21. Escape
  22. Teenage Frankenstein
  23. School’s Out (with Michael Monroe)

a cura di
Francesca Bandieri

foto di
Michele Aldeghi per Vertigo

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Francesca Bandieri

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