Willie Peyote, Mamamia Senigallia – 18 giugno 2022

Willie Peyote, Mamamia Senigallia – 18 giugno 2022
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Con il concerto di sabato al Mamamia di Senigallia è partito ufficialmente il tour “Precaria Orchestra Sabauda, concerti dal vivo” / “Pornostalgia Tour 2022” di Willie Peyote.

L’obiettivo dell’artista torinese era chiaro sin dal suo post di Instagram, come sempre: “far muovere il culo e il cervello contemporaneamente“.

“Les jeux son faits, rien ne va plus. Ecco il calendario aggiornato e definitivo per questa estate in compagnia della sabauda orchestra precaria in giro per le balere di tutta Italia col consueto obiettivo di farvi muovere il culo e il cervello contemporaneamente. Da ‘Pornostalgia’ a ‘Educazione Sabauda’ e ritorno.”

Ed anche sabato sera, l’obiettivo è stato centrato!

Location e… Formazione

La location pensata per l’esordio del tour è quella del Mamamia di Senigallia, un grande disco-club con 3 piste ed un giardino estivo molto folkloristico, un vero e proprio villaggio musicale!

Le esibizioni dal vivo sono sempre state molto importanti per Willie Peyote, che sul palco è stato affiancato dagli All Done. 

Luca Romeo al basso, Daniel Bestonzo alle tastiere, Dario Panza alla batteria, Enrico Allavena al trombone e Damir Nefat alla chitarra hanno accompagnato l’artista torinese per tutta la serata.

Ore 23, si parte…

Terminato il soundcheck, si parte proprio con “Fare Schifo”, brano che ha anticipato l’uscita dell’ultimo album “Pornostalgia”. 

Poi Guglielmo si sposta sul precedente album “Iodegradabile” e scalda subito ambiente e gole dei presenti con “Quando nessuno ti vede”.

Lui si muove sul palco, il pubblico ai suoi piedi. In ogni senso. Come sempre i concerti di Willie Peyote sono un mix di persone e personalità!
Si passa poi al trittico “Willie Pooh”, “Metti che domani” e “L’effetto sbagliato”, una tripletta di giochi di luci e fumo.

Sempre bravissimo Guglielmo con le parole, snocciola canzoni, parla ed interagisce con il pubblico, canta senza mai sbagliare una parola! Ad un certo punto da sotto il palco “Guglielmoooooooooo”. Lui si blocca, si gira sorridendo… “Cazzo, mi mette ansia sentire il mio nome, ho scelto un nome d’arte apposta”.

Risate. E musica! Tanta tanta musica.

“La felicità è un furto. Io cercavo solo un complice.

E vabbè scusa il disturbo.

La felicità è un furto. Io cercavo solo un complice.

E lo so che sembra assurdo”

Willie Peyote

Ancora due brani dell’ultimo disco, “Il Furto della passione” ed “All you can hit”, prima di fare un tuffo nel passato con “Turismi”, brano del primo album album in studio “Non è il mio genere, il genere umano”.

Tocca poi a Miseri e tutti cantano.

“Se anche Gesù è morto giovane.

Il tempo logora chi non ce l’ha”

Willie Peyote ci porta poi nella sua Torino, con “Portapalazzo”, raccontando e spiegando Porta Palazzo, una delle cinque parti del quartiere torinese Aurora.

Con “I cani” tocca anche il disco “Sindrome di Tôret” ed il pubblico è già caldissimo!
Ancora un brano dell’ultimo album “La Casa dei Fantasmi” prima di una dedica speciale a Giorgia Meloni, dopo il suo intervento infuocato al comizio di Vox in Andalusia: “Non sono razzista ma…”.

Altro salto di album, da “Le chiavi in borsa” al nuovo “Prima”, prima di mettere tutti d’accordo con “La colpa al vento”, “La tua futura ex moglie”, “Ottima scusa”, “Mai dire mai” e, soprattutto, “C’era una vodka”.
La serata scorre velocemente, Guglielmo alterna canzoni sorseggiando gin tonic. 
Il finale è da assaporare tutto d’un fiato: “Sempre lo stesso film”, “Mango”, “Semaforo” e “Che bella giornata”.

Già, una bella giornata che si conclude con una bella serata!

Willie Peyote
Le solite riflessioni finali

Nel rientrare a casa, le “solite” riflessioni:

  • i concerti sono balsamo per il cuore;
  • Guglielmo, perché non hai fatto UFO?
  • poi una domanda, semplice, ma Willie Peyote se l’è posta prima di noi e ci risponde nelle prime strofe della canzone “I Cani”: “Sono più Rap o più Indie, cazzone?” 

Sei un cazzone, sì, e ti si ama Guglielmo, ops… scusa. Ti si ama Willie Peyote!

a cura di
Alex Bianchi

foto di
Emmanuele Olivi

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Alex Bianchi

Alex Bianchi nasce a Rimini il 3 gennaio del 1978. Una laurea in Statistica e Informatica per l'Azienda presso l’Università degli Studi di Bologna, tanta esperienza in marketing e comunicazione (che è un modo carino di dire che ha una certa età). Giornalista pubblicista dal 2018. Due figli, ovviamente la musica, il calcio ed il basket completano la sua giornata! Ore di sonno? Sempre troppo poche. Ci sarà tempo per dormire!

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