L’Olimpia vince in casa lo scudetto

L’Olimpia vince in casa lo scudetto
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L’altro ieri si è conclusa la finale di scudetto della serie A1 di basket, con gara 6, in cui ha avuto la meglio l’Olimpia Milano contro la Virtus Bologna, giocando in casa.

È il ventinovesimo scudetto per l’Olimpia Milano, dopo quattro anni dall’ultimo. È stata gara 6 a definire la vittoria in casa, a seguito del punteggio di 3 a 2 per la squadra. Infatti, nella fase finale, bisogna vincere 4 gare su 7 per aggiudicarsi la vittoria dello scudetto.
Quest’anno ci hanno regalato una finale splendida – a differenza dell’anno precedente in cui ricordiamo la vittoria della Virtus dopo un punteggio di 4 a 0 – che ha appassionato anche fenomeni dello sport, come Alessandro Del Piero, presente tra il pubblico.
E’ lampante il lavoro tecnico dei collaboratori delle squadre che contribuiscono a far ottenere un ottimo recupero in poco tempo.

Ricapitolando

L’Olimpia si è aggiudicata gara 1 con un punteggio di 66 a 62 fuori casa, portando la Virtus alla prima sconfitta dopo 19 vittorie consecutive. Si riprende 48 ore dopo per la seconda partita in casa, vincendo 75 a 68. Milano porta a casa però anche gara 3 e gara 4, 94 a 82 e e 77 a 62 i risultati finali. E’ con gara 5 che la Virtus si riaffaccia alla possibilità di vittoria, totalizzando 84 punti contro i 78 degli avversari.

Primo quarto

È l’Olimpia ad aggiudicarsi il primo possesso della partita.
Sin da subito la reattività della squadra è nettamente superiore alla Virtus, a tal punto da portare Scariolo a fare un triplo cambio, facendo entrare anche Teodosic che crea una fotocopia della partita precedente totalizzando otto punti nel primo quarto.
È evidente che nel tempo abbiano tutti imparato a conoscere e studiare gli avversari e le loro mosse ma ciò non basta per permettere alla Virtus di fronteggiare la forte aggressività dell’Olimpia.
Jaiteh e Weems sono sempre determinanti per la riuscita del successo della Virtus, così come Hall si dimostra essere sempre un ottimo contributo (ricordiamo infatti quanto abbia giocato in gara 5).
Nel primo quarto c’è anche il debutto di Ricci, che però non convince Messina e lo fa uscire poco dopo.
La Virtus perde ben sette palle mentre dell’Olimpia non si può dire altro se non che abbia giocato perfettamente il primo tempo, ad un livello mai stato così alto.
La Virtus, in netta difficoltà, viene staccata di 13 punti e ne totalizza solo 4 in area, a differenza di Milano che totalizza 17 punti in contropiede.

Secondo quarto

Shengelia sbaglia la prima conclusione ma Alibegovic segna la prima tripla che si dimostra essere sempre più un atleta con grande personalità e con un impressionante margine di miglioramento. Milano rallenta il ritmo e questo porta la Virtus a cominciare bene questo secondo tempo ma comunque con ancora parecchi punti di svantaggio.
A livello difensivo migliora la qualità ma continua a mancare il gioco interno.
Milano non segna per oltre 3 minuti e così Messina chiama il primo time-out per ricordare alla squadra che ha smesso di difendere in questo tempo in cui il mini-parziale segna 5 punti a 0 per la Virtus, che ha più opzioni di gioco all’attacco nonostante abbia bisogno delle seconde linee.
Per l’Olimpia si accende nuovamente la fiamma grazie a Shields, che è il primo della partita ad andare in doppia cifra.
E’ il canestro di Belinelli a portare la squadra a meno 9 punti.
La Virtus inizia a limitare le palle perse ed è grazie ad Hackett che torna a fare paura, nonostante sia costretto ad uscire dopo aver raggiunto i tre falli.
Datome è il secondo realizzatore dopo Shields e il secondo tempo si conclude 43 a 36 per l’Olimpia: è sempre più evidente che la partita non sia equilibrata, nonostante il punteggio non sia così negativo.

Terzo quarto

A questo giro è la Virtus che torna a lasciarci a secco per parecchi minuti e, anche se Jaiteh sembra aver imparato molto a livello difensivo, Teodosic non sta regalando molte gioie ai tifosi.
Belinelli realizza un punto su quattro dall’arco ma per la Virtus sembra determinante anche l’inferiorità fisica.
Sicuramente degna di nota la tripla del grande Rodriguez, che viene realizzata da quasi metà campo.
La difesa dell’Olimpia è esemplare, non lascia mai un “uno contro uno” pulito. Melli riceve gli applausi del pubblico ed è anche grazie ai suoi rimbalzi se Milano è sopra di 15 punti. Il parziale si conclude 18 a 10.

Quarto quarto

E’ qui che Teodosic compie il terzo fallo, per cui si lamenta.
Messina sembra voler cambiare qualcosa del quintetto ma alla fine lo mantiene.
Bologna ci lascia a secco per oltre quattro minuti dall’inizio ma ormai tutti sanno come finirà questa partita. Il pubblico caloroso già canta vittoria.
Stiamo vedendo sul campo una Virtus già appagata dalla Euro Cup o che invece è semplicemente stanca fisicamente.
Datome, a quasi trentacinque anni, ci regala un momento toccante di vera commozione per la vittoria.
Ed è così che la partita finisce 81 a 64, regalando finalmente all’Olimpia il 29esimo scudetto dopo quattro anni.

a cura di
Giada Viscido

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