Elisa – Arena di Verona – 30 maggio 2022

Elisa – Arena di Verona – 30 maggio 2022
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Grande successo per la seconda delle tre date di Elisa all’Arena di Verona con il suo tour “Back to the future” che porterà in giro per tutta Italia, puntando sull’ecologia

L’Arena di Verona, per gli appassionati di musica, resta sempre un posto speciale dove assistere ad un concerto. Lì diventa tutto un po’ più magico e credo che sia così anche per gli artisti. Lo sa bene Elisa che parte proprio da qui con il suo tour “Back to the future“, all’interno dell’Heroes Festival, di cui quest’anno è direttrice artistica. L’edizione 2022 è interamente dedicata alla sostenibilità ambientale. Ed è così che vuole essere il suo tour: con l’impatto ambientale più basso possibile.

Gli opening

Ad aprire la serata Rocco Modello, conosciuto ai più come Chiello, uno degli idoli della generazione Z. Un album da solista all’attivo, che ha debuttato al terzo posto della classifica Fimi e diverse decine di milioni di stream su Spotify.

Dopo Chiello tocca ai La Rua, gruppo marchigiano che vanta una partecipazione ad Amici 15, nella squadra di Emma e della stessa Elisa, e un secondo posto a Sanremo Giovani nel 2018 alle spalle di Mahmood.

Il concerto

Alle 21.15 sale sul palco Elisa. Accompagnata dalla sua band e dall’Orchestra Filarmonica Italiana mette in scena uno spettacolo che ripercorre tutta la sua carriera. Da “Labyrinth” a “Litoranea“, passando per “Luce (tramonti a nord est)” e “O forse sei tu“, che le hanno portato un primo e un secondo posto alle sue uniche partecipazioni al Festival di Sanremo, a distanza di ben 21 anni.

Elisa chiama sul palco anche alcune amiche. Prima duetta con una emozionata Elodie sulle note di “Vertigine” e “Bagno a mezzanotte“, poi vengono raggiunte da Giorgia e Roshelle per cantare tutte insieme “Luglio“, in segno di solidarietà femminile.

Non solo musica ma anche ambiente, come ci ricordano i numerosi messaggi ai ledwall prima del concerto e l’intervento virtuale del Dalai Lama trasmesso verso la fine del concerto. Non solo musica ma anche poesia, con la lettura di “Natura è quello che vediamo” di Emily Dickinson, letta da Elena Russo Arman accompagnata dall’arpa di Raoul Moretti. Arpa che accompagnerà anche Elisa per la parte centrale del concerto.

Elisa interagisce continuamente con il pubblico. Lo invita a cantare con lei, anche se non ce n’è bisogno. Sono diverse in cui i presenti in platea si alzano in piedi durante lo spettacolo. Vuoi per riservare una standing ovation alla cantante friulana, semplicemente perfetta in ogni nota che tocca, vuoi per muoversi e ballare durante le canzoni più ritmate.

Durante “Ordinary day” la platea e gli spalti sono una gioia per gli occhi, illuminati dai flash dei telefoni. Ad un certo punto dello show parte anche una ola interminabile, con Elisa che ringrazia il pubblico per il colpo d’occhio regalato.

Il finale è un crescendo alcune delle canzoni più apprezzate dal pubblico.

Elisa canta ben 27 canzoni per due ore e mezzo di uno spettacolo impeccabile, sia dal punto di vista della presenza scenica che dal punto di vista vocale, in un mondo in cui sembra sempre più importante l’apparire rispetto alla reale capacità dell’artista.

Quest’estate ci saranno diverse occasioni per vedere Elisa dal vivo. Il suo “Back to the future” toccherà infatti tutta Italia.

Un consiglio: Elisa, sbagliala una nota ogni tanto, anche apposta. Così, giusto per farci capire che anche tu sei umana.

La scaletta

Show’s rollin’
A tempo perso
Seta
Rainbow
L’anima vola
Come sei veramente
Vertigine
Bagno a mezzanotte
Luglio
Litoranea
Heaven out of hell
Natura è quello che vediamo (poesia)
Come te nessuno mai
Ordinary day
Eppure sentire (un senso di te)
Anche fragile
Gli ostacoli del cuore
I feel it in the earth
Drink to me
Dalai Lama speech
O forse sei tu
Luce (tramonti a nord est)
Labyrinth
Stay
No hero
Fuckin’ believers
Together

Encore

Cure me
A modo tuo

a cura e foto di
Mirko Fava

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Mirko Fava

Mirko Fava nasce a Parma il 23/04/1991. Ha un diploma da geometra che ha usato per poco tempo, prima di diventare impiegato. Ha cominciato ad appassionarsi di musica negli anni delle superiori ed è andato alsuo primo concerto nel 2007, portandosi dietro una delle prime digitali compatte di suo padre, ottenendo scarsissimi risultati. La passione per la fotografia è cominciata parallelamente a quella per i concerti, anche se a tutti gli effetti si è sviluppata definitivamente dopo qualche anno. La macchina fotografica lo accompagna anche in viaggio, alla costante esplorazione del mondo. Tutte passioni economiche, in pratica.

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