Marsali racconta “Bouganville”, un EP che parla di rinascita

Marsali racconta “Bouganville”, un EP che parla di rinascita
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Dopo i singoli “La versione migliore di noi” e “Booking”, Marsali consegna alla Storia il suo profumatissimo EP d’esordio: “Bouganville”.

Ad un pugno di mesi dalla pubblicazione del suo secondo singolo “Booking” (che ha stazionato a lungo tra i titoli inseriti da Spotify nelle sue playlist editoriali “Scuola Indie” e “Equal Italia”), Marsali prende il coraggio fra le mani e decide di lanciare il cuore al di là dell’ostacolo, alla ricerca di un giardino che sappia offrire la giusta primavera ad un EP che ha lo stesso profumo della “Bouganville”: cinque canzoni che parlano di amore, di vita e soprattutto di rinascita, legate dall’esile e potente stelo di una penna che sa scavare in profondità, senza perdere di leggerezza. La cantautrice si racconta attraverso di esse, rivelando aspetti diversi della sua personalità, come un fiore che sboccia in primavera.

Noi di The Soundcheck abbiamo deciso di intervistarla per voi!

Marsali, sei al primo disco ma nelle tue note si sente un approccio che pare avere radici lontane, e una consapevolezza matura. Ecco, partiamo da te: da dove e cosa nasce Marsali, e perché e quand’è che Rebecca ha deciso di darvi vita?

Ciao The Soundcheck! Marsali nasce un anno fa quando mi rendo conto di voler dare una concretezza identitaria e consapevole alle mie canzoni. Scrivo da diversi anni ma l’ho sempre fatto rincorrendo l’idea della perfezione o del dovermi sentire davvero pronta per fare un passo del genere. Durante la pandemia ho capito che l’unico momento giusto per iniziare un viaggio è quello in cui abbracci davvero le tue luci e le tue ombre. L’ho fatto e sono partita!

Nel tuo disco, l’infanzia e i ricordi del passato occupano un posto importante, insieme alle proiezioni del futuro. Insomma, si avverte un forte senso di nostalgia che permea tutti i brani. Che rapporto hai con i ricordi?

Secondo me non saremmo nulla senza i ricordi (sto scrivendo un nuovo pezzo proprio su questo…).

Se poi guardiamo i brani, l’amore occupa un posto centrale, sembra essere quasi l’unica via di fuga dalla mediocrità del presente. E’ così?

Metto l’amore al centro della mia vita più o meno da sempre. Questa cosa spesso mi ha portata a soffrire molto e a dimenticarmi di me stessa ma allo stesso tempo se non lo vivessi in questo modo oggi non sarei qui a parlarvi di “Bouganville”.

In ogni caso, l’approccio del tutto pare essere molto “auto-biografico”. Ti va di raccontarci come nasce una canzone di Marsali? Hai una tua ritualità specifica, sei una da lunghe sessioni di scrittura o credi piuttosto nell’immediatezza dell’intuizione?

Bella domanda! Partendo dal presupposto che ogni canzone per me ha una genesi differente, solitamente tendo a seguire l’immediatezza dell’intuizione. Le migliori idee mi sono venute sotto la doccia o mentre guidavo, i memo vocali sono una salvezza!

Parliamo un po’ della produzione del disco, hai lavorato con un team che pare aver fatto davvero un bel lavoro. Parlaci un po’ di loro!

Il team musicale di questo progetto per me è tutto. Io e Nicola Marotta, il produttore, siamo compagni nella vita e nella musica e questa per noi è una forza incredibile. Al di là dei sentimenti riuscire a trovare una persona che con così tanta professionalità ed empatia riesca a decifrare così bene ogni sfumatura del mio carattere musicale è un dono impagabile. Dove non arrivo io, arriva lui, nella musica e nelle parole. Poi c’è KaleidoCloud, che ha co-prodotto il disco e ha finalizzato mix e master dando un tocco speciale e personale ad ogni traccia per far sì che Bouganville avesse anche una forza nel suono non indifferente. Che dire, sono fortunata!

Dedichi molta attenzione, da quello che possiamo vedere, alla componente visual. Che rapporto hai con i social?

Sono un’amante della fotografia e di tutto ciò che riesce a comunicare tramite l’estetica quindi sono felice di esprimere la mia arte anche così, sui social. Avere un feed che ti rappresenti è importante, però posso dirlo? Solo se prima hai delle canzoni che ti rappresentino.

Salutiamoci con una promessa: sceglila tu!

Promettiamoci di vederci presto dal vivo, ad un mio live per esempio!

a cura di
Sara Alice Ceccarelli

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Sara Alice Ceccarelli

Giornalista iscritta all’ODG Emilia Romagna si laurea in Lettere e Comunicazione e successivamente in Giornalismo e Cultura editoriale presso l’Università di Parma. Nel 2017 consegue poi un Master in Organizzazione e Promozione Eventi Culturali presso l’Università di Bologna e consegue un attestato di Alta Formazione in Social Media Management presso l'Università di Parma. Ama il giallo e il viola, possibilmente assieme e vive in simbiosi con il coinquilino Aurelio (un micetto nero). La sua religione è Star Wars. Che la forza sia con voi.

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