Happy, free, confused and lonely at the same time: Taylor Swift e la sua versione di “Red”

Happy, free, confused and lonely at the same time: Taylor Swift e la sua versione di “Red”
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Dopo mesi di attesa, e dopo l’uscita di “Fearless (Taylor’s Version)”, il remake del quarto progetto discografico di Taylor Swift è uscito venerdì 12 novembre. “Red (Taylor’s Version)” è il secondo album del progetto di ri-registrazione ad essere stato rilasciato.

Taylor Swift aveva annunciato l’uscita dell’album il 18 giugno scorso. La versione precedente di Red (2012) era composta da 16 brani nella versione standard, che diventavano 22 in quella deluxe. Red (Taylor’s Version) ha un totale di 30 brani che comprendono tutte le tracce originali e 9 brani inediti tratti dai suoi archivi.

It never would have been possible to go back & remake my previous work, uncovering lost art & forgotten gems along the way if you hadn’t emboldened me. Red is about to be mine again, but it has always been ours. Now we begin again. Red (my version) is out.

Taylor Swift

Copertina album

Nel 2012, quando uscì Red avevo 15 anni. Ricordo vividamente quei momenti, e tra le migliaia di emozioni che mi travolgevano a quell’età, ricordo bene le sensazioni che i brani dell’album riuscivano a trasmettermi. La musica di Taylor Swift mi ha accompagnato per tutta la mia adolescenza, e oggi all’ascolto di Red (Taylor’s Version) ho 24 anni, riascolto quelle medesimi canzoni e sento che qualcosa è cambiato.

Red (Taylor’s Version)

L’album si apre con i primi 21 brani che rimangono uguali alla loro versione originale, ma già dai primi versi di “State Of Grace” sento la differenza dalla versione del 2012: è la voce della cantautrice. In questa versione dell’album è evidente la maturità vocale di Swift, che unita alla maggiore consapevolezza artistica è in grado di dare all’ascoltatore una diversa percezione dei brani, le parole dei testi arrivano più potenti.

Gli inediti

Dopo i primi 21 brani, l’album procede con i 9 inediti tra cui “Better Man” e “Babe”, successi country che la cantautrice ha regalato ad artisti come Sugarland e Little Big Town.

Seguono poi singoli già conosciuti come “Ronan”, singolo di beneficenza uscito nel 2012 e basato sulla storia di una madre in lutto per la morte del proprio figlio.

“Message in a Bottle” è invece un brano che arriva direttamente dagli archivi di Swift, un brano di natura dance-pop scritto con Max Martin e Shellback e le cui sonorità ricordano una colonna sonora perfetta per una commedia romantica. Infine poi ci sono “The Very First Night” e “Forever Winter” brani con sonorità allegre e vivaci. 

I duetti

Non mancano inoltre le collaborazioni, “Nothing New” ad esempio è un brano con Phoebe Bridgers in cui le voci delle due cantautrici si fondono perfettamente, incontrandosi in un luogo di saggezza raggiunta solo con il tempo.

“Run” è il secondo duetto dell’album con Ed Sheeran, il brano è un vivace duetto acustico sulla medesima scia di “Everything Has Changed“.

L’ultimo duetto presente nell’album è “I Bet You Think About Me”, brano country con Chris Stapleton. Il videoclip del brano, uscito il 15 novembre, vede l’esordio alla regia di Blake Lively.

Guarda il video di “I Bet You Think About Me” (Taylor’s Version) su YouTube!
All Too Well

L’ultimo inedito dell’album è la versione integrale di uno dei brani più profondi e intimi di Taylor Swift, “All Too Well (10 minute Version)”.

Nell’intervista rilasciata a Jimmy Fallon, Swift parla di come è nato e di come era stato pensato il brano in origine.

“All Too Well” è stato un vero e proprio flusso di coscienza di un cuore spezzato. È stata una catarsi, un modo per superare una relazione che l’aveva segnata profondamente. Ripercorrere ogni momento e metterlo per iscritto ha permesso alla cantante di rivivere quei momenti a livello cosciente e arrivare così a un processo di liberazione totale.

Taylor Swift con questo brano racconta la sua esperienza personale, mettendo a nudo ogni sua emozione. In questo modo, attraverso l’impeccabile scrittura è in grado di coinvolgere l’ascoltatore che attraverso le parole riesce a empatizzare e immedesimarsi in lei.

Il video

Con l’uscita della versione originale del brano, Swift ha rilasciato il video della canzone, un vero e proprio cortometraggio in quattro atti scritto e diretto da Taylor stessa.

Il corto si apre con una didascalia di Pablo Neruda che recita “Love is so short, forgetting is so long”, dopo qualche secondo uno stacco ci porta sull’inquadratura dei due protagonisti interpretati da Dylan O’Brien e Sadie Sink, e dopo le battute iniziali partono le prime note della canzone.

Il video mette in scena la storia personale raccontata nella canzone e le immagini che scorrono descrivono perfettamente le parole cantate da Taylor.

Guarda il corto di “All Too Well (10 Minute Version)” su YouTube!

La cura nei dettagli, la bravura nella recitazione e l’accurato lavoro di regia e fotografia sono in grado di trasmettere ogni emozione descritta dalla canzone.

I due attori riescono a rappresentare in modo eccellente i due protagonisti della storia, due ragazzi che vivono la loro storia d’amore con l’incertezza e il peso dovuti alla grande differenza d’età. Ogni riferimento è un riferimento esplicito alla vita della cantante, il punto di vista adottato infatti è quello della ragazza, che una volta diventata adulta alla fine del video, racconta la propria storia attraverso le pagine di un libro, proprio come fa Taylor attraverso le parole della canzone.

Grazie alle sue canzoni che sono in grado di arrivare dritte al cuore di chi le ascolta, Taylor Swift continua con il tempo a essere una certezza nel panorama musicale.

a cura di
Francesca D’Orta

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