Giulia De Lellis e i suoi tutorial natalizi da bocciare per questo 2020

Giulia De Lellis e i suoi tutorial natalizi da bocciare per questo 2020
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“Se la vostra moglie o fidanzata ha fatto la brava, merita un regalo più grande”. Esordisce così Giulia De Lellis in una delle sue tante stories promozionali dei grandi nomi della moda, senza tralasciare la mole di errori grammaticali che nel contempo appaiono in sovrimpressione (che la canzone “L’italiano” di Toto Cutugno si prende in automatico un minuto di silenzio o forse anche una vita).

Il Natale ormai è alle porte e i social sono diventati un’ottima piattaforma per far conoscere e crescere la propria attività commerciale. Sappiamo bene che il periodo attuale non consente la classica “corsa ai regali” a cui eravamo abituati.

Sicuramente gli store online rappresentano un canale di acquisto sicuro, a discapito delle piccole attività, che in compenso non si sono perse d’animo. Hanno iniziato a cavalcare l’onda al pari dei grandi marchi, cercando di offrire ugualmente i loro prodotti e servizi in arrivo col corriere.

Giulia De Lellis è un’influencer a tutti gli effetti, che a sua volta ha cavalcato l’onda del successo e attualmente è seguita da quasi 5 milioni di persone. E fin qui, niente da dire, anzi, un grande applauso per lei che ha saputo sfruttare al meglio la sua visibilità al momento giusto.

Così tra qualche programma trash e l’uscita di un libro in cui parla del tradimento del suo ex (che poi op-là è tornato al suo fianco poco dopo aver scalato le classifiche di vendita) si è guadagnata il suo posto nella lista delle influencer più seguite su Instagram.

Il punto è che avere un seguito così importante dovrebbe essere accompagnato anche da un senso di responsabilità, altrettanto importante, per quanto riguarda la comunicazione. Dosare le parole e scegliere in maniera accurata cosa dire è fondamentale, soprattutto quando per milioni di adolescenti e ragazze sei un “modello” da seguire.

Il discorso è generale e molto ampio perché è inutile condannare gesti, comportamenti ed uscite maschiliste di pessimo gusto, se poi siamo proprio noi donne a fare questi scivoloni a dir poco patetici.

Come e quando si può definire una donna: “brava” ?

Questa domanda sorge spontanea dopo i “consigli per gli acquisti” di Giulia, che pur avendo subito e descritto il dolore di un tradimento, suggerisce agli uomini di acquistare dei gioielli di diverso valore economico, in base a “quanto” le loro compagne si siano o meno comportate bene.

Chi stabilisce il livello di bravura di una donna?

Siamo nel 2020 e una brava donna è semplicemente una donna che lavora, che si fa rispettare e difende i propri diritti. Questo sicuramente sarà un modello di donna che si è comportata in maniera dignitosa e per tutto questo non esisterà nessuna “ricompensa” che vada dai 300 ai 500 euro da parte di un partner.

Le generazioni di oggi sono letteralmente incollate agli schermi dei loro cellulari, intenti a seguire le vite lussuose e bellissime di tutti questi fantomatici vip, dove ho la sensazione che di vero ci sia ben poco. Bisognerebbe stare molto attenti a ciò che si dice, proprio perché ci sono tanti giovani all’ascolto, anche molto giovani che stanno formando la loro personalità. Purtroppo non è più solo il mondo reale a contribuire in tutto questo, ma anche il mondo virtuale che li circonda.

E va benissimo rifarsi il seno, ma ogni tanto sarebbe giusto anche rifarsi il senno e un ripassino delle regole grammaticali che avrebbero dovuto insegnarci alle scuole elementari.

a cura di
Claudia Venuti

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Claudia Venuti

Claudia Venuti nasce ad Avellino nel 1987, a 14 anni si trasferisce a Rimini, dove attualmente vive e lavora. Oltre ad essere il responsabile editoriale della sezione musica di TheSoundcheck, è responsabile dell’area letteratura dell’ufficio stampa Sound Communication. Studia presso la Scuola Superiore Europea di Counseling professionale. Inguaribile romantica e sognatrice cronica, ama la musica, i viaggi senza meta, scovare nuovi talenti e sottolineare frasi nei libri. Sempre alla ricerca di nuovi stimoli, la sua più grande passione è la scrittura. Dopo il successo della trilogia #passidimia, ha pubblicato il suo quarto romanzo: “Ho trovato un cuore a terra ma non era il mio” con la casa editrice Sperling & Kupfen del Gruppo Mondadori.

4 pensieri su “Giulia De Lellis e i suoi tutorial natalizi da bocciare per questo 2020

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