Fuori – La recensione in anteprima del nuovo film di Mario Martone

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Presentato ieri in concorso al Festival di Cannes, Fuori è l’adattamento cinematografico del romanzo autobiografico di Goliarda Sapienza L’Università di Rebibbia, pubblicato nel 1983. Noi di The Soundcheck abbiamo avuto l’opportunità di vedere l’anteprima a Milano, e ve ne parliamo in questo articolo. Appuntamento al cinema da giovedì 22 Maggio!

Un racconto al femminile, diretto da Mario Martone e scritto insieme a Ippolita Di Majo, che vede Valeria Golino nei panni della protagonista, Goliarda, con Matilda De Angelis e Elodie a ricoprire gli altri ruoli principali. Il film, prodotto da RAI Cinema, Fremantle, Indigo Film, The Apartment e SRAB Films, uscirà nelle sale italiane domani, 22 maggio, distribuito da 01.

Un amore che fa arrivare il vento

Roma, 1980. Goliarda Sapienza è in carcere a Rebibbia con l’accusa di aver rubato i gioielli di un’amica, forse per rivenderli o solo per farsi finalmente notare all’interno di quei salottini della Roma bene pieni di borghesi e intellettuali. Ma Goliarda non appartiene a quel mondo. Fuori dal perbenismo democristiano di quegli anni, fuori da qualsivoglia cliché, fuori dalle finzioni, ma dentro all’umanità molto più interessante e onesta delle donne di Rebibbia.

È dietro quelle sbarre che Goliarda incontra Roberta (Matilda De Angelis), la persona che aspettava da tutta una vita senza nemmeno saperlo. Una donna che “fa arrivare il vento”, come le sussurra la protagonista, che vive ogni attimo come fosse l’ultimo. Sensibile alle ingiustizie e ai soprusi della società e per questo alla costante ricerca di una medicina che possa farle sentire meno dolore, che sia l’amore di Goliarda o una dose di eroina.

Il loro è un sentimento puro, sincero, come quello tra una madre e una figlia o tra due amanti che coltivano il loro amore in segreto. L’alchimia tra Golino e De Angelis accende lo schermo e ci porta dentro una storia di vita vissuta, una storia come tante e per questo audace, lontana da una suspense eccessiva e colpi di scena forzati.

Un duetto che si trasforma in triangolo con l’ingresso in scena di Barbara, interpretata da Elodie, conosciuta anche lei a Rebibbia ma, uscita di prigione, pronta più delle altre ad adattarsi alle convenzioni della società. La narrazione del film è frammentata, non lineare: presente e passato si mescolano scavando nelle storie delle protagoniste. La regia di Martone si incolla ai loro corpi, permettendoci di scrutare ogni sguardo, ogni gesto, ogni dubbio.

Chi era Goliarda Sapienza

“Nella sceneggiatura di questo film abbiamo adattato due romanzi di Goliarda Sapienza, ‘L’università di Rebibbia’ e ‘Le certezze del dubbio’, incrociandoli per creare due film paralleli, uno dentro il carcere e l’altro fuori. C’è una componente visionaria nella scrittura di Goliarda Sapienza. C’è un solido realismo di base nella sua narrazione, ma poi improvvisamente si scarta. I piani temporali si disallineano, le immagini mentali prendono il sopravvento”.

Mario Martone

Quella di Goliarda Sapienza è stata una vita fuori dagli schemi. Nata a Catania nel 1924, i genitori la fanno crescere in un clima di assoluta libertà da vincoli sociali: perché non venga indottrinata dalla cultura fascista, il padre non la fa andare nemmeno a scuola. A sedici anni si iscrive all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma, dove nel frattempo la famiglia si era trasferita, lavorando poi con Luchino Visconti e Citto Maselli, con cui avrà una lunga relazione.

Sul finire degli anni Sessanta comincia a dedicarsi alla scrittura. Oltre ai sopracitati L’università di Rebibbia e Le certezze del dubbio scrive L’Arte della Gioia, il suo romanzo più celebre, che verrà pubblicato postumo nel 1998.

“Non ci riesco, non riesco a farlo amare”, dirà Goliarda al marito parlando del libro. Un momento di sconforto, per un’artista il cui valore non le è mai stato pienamente riconosciuto in vita. Valeria Golino, che nel 2024 aveva diretto la miniserie televisiva L’Arte della Gioia tratta dal romanzo, in questo film completa finalmente l’opera di riscoperta di Goliarda Sapienza, artista e scrittrice tra le più importanti del Novecento italiano. 

Appuntamento al cinema dal 22 Maggio!

a cura di
Alessandro Bertozzi

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