“La Portalettere” di Francesca Giannone
Francesca Giannone, laureata in Scienze della Comunicazione, ha una grande passione per la scrittura e la pittura, con un particolare interesse nel ritrarre le donne come soggetto principale delle sue opere.
Con La Portalettere pubblicato nel 2023 per la casa editrice Nord, ha sancito il suo esordio letterario e si è aggiudicato il prestigioso Premio Bancarella.
Ispirato dalla vera vita della bisnonna dell’autrice, racconta le vicende di più famiglie e del contesto sociale in cui vivono; un piccolo paese del Salento negli anni ’30.
La protagonista, Anna, di origini liguri è arrivata in Salento, precisamente a Lizzanello, un paesino in provincia di Lecce, per seguire il marito Carlo, intenzionato a ricongiungersi con la sua famiglia d’origine e soprattutto con suo fratello Antonio.
Nonostante le difficoltà iniziali, Anna diventa la prima portalettere del paese, un lavoro al quale alcuna donna aveva mai ambito fino a quel momento.
Questa nuova occupazione le dà la possibilità di accedere, attraverso il suo impegno e la sua dedizione al lavoro, a tante storie e segreti degli abitanti del paese.
La Portalettere
Anna è una donna forte, generosa, leale, capace di prendere decisioni. Si spende per il suo lavoro e si dedica alla famiglia e alle sue passioni, senza tralasciare di aiutare chi ha bisogno.
Quando arriva a Lizzanello la comunità la vede come estranea e in effetti lei lo è: non si sentirà mai parte del modo di vivere del posto, non cercherà di integrarsi e di lasciare il suo modo di pensare e vivere per farsi accettare. Sarà lei a imporre le sue regole e a crearne di nuove.
Suo marito non è molto d’accordo su alcune sue scelte ma non la ostacola. Carlo è un uomo buono, con un’intelligenza brillante, ma anche molto debole.
Tra Anna e Carlo c’è un sentimento forte ma ci sono anche dei segreti che rimarranno tali per tutta la vita.
In particolare, Carlo ha un figlio, Daniele, del quale scopre l’esistenza solo al rientro a Lizzanello. Inoltre, cede più volte al tradimento, proprio con la madre, la sua fidanzata storica.
Più vicino alle idee di Anna e attratto dalla sua bellezza è Antonio, il fratello di Carlo. Uomo sensibile e con il quale Anna instaura un legame profondo basato anche sul loro amore in comune per la lettura, attraverso il quale si scambiano dei messaggi che solo loro possono comprendere.
Carlo e Antonio: si possono amare due uomini contemporaneamente in modo diverso?
Questa domanda rimane aperta per tutta la storia e ognuno potrà dare la risposta che sente più vera.
La portalettere: altri personaggi
Anna, come dicevo è una donna generosa e dai forti principi morali, e accoglie in casa sua e difende una donna in difficoltà, Giovanna, considerata strana da tutto il paese e incastrata in un amore tossico. Questo sarà il primo mattone (ideale) per la realizzazione della “Casa delle donne”, un luogo dove poter ospitare e aiutare donne come Giovanna, che è il più grande sogno di Anna.
Altra figura fondamentale è Lorenza, la figlia di Antonio, una ragazza molto determinata a raggiungere la propria felicità, che avrà la zia come figura di riferimento.
Perché La portalettere ha avuto successo secondo me
Mentre leggevo mi sembrava di sentire una voce leggera raccontare questa storia, con infinito amore e delicatezza.
Fin dalle prime pagine è stato proprio questo modo di raccontare che ha catturato la mia attenzione: sembrava che qualcuno stesse sfogliando un album di fotografie, soffiando via la polvere man mano e lasciando emergere i ricordi.
Ed una di queste foto era sicuramente quella di Anna con la sua bicicletta e il suo portamento fiero, pronta a sfidare le convenzioni del suo tempo con coraggio.
La portalettere: i temi trattati
L’autrice racconta anche l’atmosfera del paese, le sue tradizioni, la mentalità patriarcale, che in alcuni personaggi viene rimarcata e intreccia le storie affrontando diversi temi, come il tradimento, la violenza sulle donne, la solidarietà femminile. Tutte tematiche purtroppo ancora così attuali.
E anche la libertà di essere sé stessi, di portare avanti le proprie idee e talenti, anche se sono diversi da quelli considerati giusti dalla mentalità comune. Come nel caso di Daniele, che vorrebbe creare dei vestiti e ha un grande talento, ma la madre glielo impedisce perché ritiene che non sia un lavoro da uomini.
Ciò che mi ha colpito è la sua capacità di far emergere i personaggi principali e secondari senza distinzioni facendo scorrere le storie in contemporanea e senza soluzione di continuità, come se si stesse guardando un film.
Anche il contesto storico si può visualizzare grazie alla descrizione del modo di vestire dei personaggi, degli ambienti sia interni che esterni che frequentano e nel modo di parlare tra loro.
Una lettura consigliata a chi vuole immergersi in una storia coinvolgente che parli di coraggio, libertà e amore nelle sue diverse sfaccettature.
a cura di
Anna Francesca Perrone
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Questo lo devo proprio leggere !!!! Ecco quello che ho pensato al termine dell’articolo. Il tuo modo di recensire la trama del libro, la breve descrizione dei protagonisti, il conoscere Anna, mi ha spinto ad andare oltre la semplice curiosità e a pensare con forza “questo libro lo devo leggere “. Grazie Anna Francesca , bellissima recensione
Grazie per il tuo commento Lucia, mi fa molto piacere!