Metallica – Ippodromo La Maura, Milano – 29 maggio 2024

Metallica – Ippodromo La Maura, Milano – 29 maggio 2024
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Infuocano il palco dell’Ippodromo La Maura di Milano i Metallica con la loro unica e attesissima data italiana

L’ippodromo la Maura di Milano è gremito di persone per l’unico show italiano dei Metallica del 2024. I fan sono arrivati prestissimo per aggiudicarsi il miglior posto e godersi anche le due band d’apertura: gli Ice Nine Kills e i Five Finger Death Punch.

Alle 21:10 i componenti della band arrivano sul palco con fare trionfante sulle note di “The Ecstasy of Gold” di Morricone e subito, sovrastando le urla della gente, partono con “Creeping Death”, pietra miliare dell’album “Right the Lightning”, facendo scuotere la platea. Parte quindi il pogo, aizzato da James Hetfield con il suo fare americano. Basette lunghe, sguardo aggrottato e in total black: il solito James insomma, nell’accezione più positiva dell’espressione.

Fedeli alla linea

E’ proprio l’autenticità, a questo proposito, che li rende ancora oggi, dopo più di quarant’anni, i Metallica che tutti gli amanti della musica acclamano. Per convincervi che Kirk Hammett sia uno dei chitarristi che più influenti degli ultimi decenni, potrei dire anche solo cinque parole: assolo di “Master of Puppets”. Per quelli che non ci credono ancora: arpeggio di “Nothing Else Matters”.

Detto questo, il concerto dei Metallica dovrebbe essere oggetto di studio per coloro che si iscrivono alla facoltà di psicologia come rimedio di ansia e stress. Incredibile come dimenticare tutto possa essere possibile in circostanze come questa. L’ippodromo era una sorta di Anger Room a cielo aperto in cui nessuno si picchiava, badi bene, ma gli effetti erano gli stessi: un luogo dove scrollarsi tutto di dosso cantando, saltando e pogando. Un divertimento sregolato che tira fuori la repressione della civiltà.

Un tramonto lontano. Molto lontano

“Seek, so destroy” , riprendendo parzialmente il titolo di una loro canzone, potrebbe essere l’epigramma di questa serata, in cui la distruzione non annichilisce, ma raschia aggressivamente il terreno del problema e lascia spazio per ricostruire daccapo. E la gente l’ha fatto, a giudicare dai sorrisi.

Ad un certo punto, come omaggio al pubblico italiano, il bassista Robert Trujillo, ha dedicato una canzone dei Prozac+, “Acida”, che ha permesso di non commettere strafalcioni linguistici alla gente che la cantava, eccetto a Robert, ovviamente. Impensabile che una band commercialmente mascolina come i Metallica abbia tirato fuori questo lato puerile come i bambini che, non ricordando la poesia della festa della mamma, sbirciano su un foglio spiegazzato.

Conclusioni

I Metallica, dunque, sono e saranno intramontabili, e ancora oggi sfidano la legge del tempo che vuole trascinare tutti nell’umile baratro del dimenticatoio. Sì, così intramontabili, che il sole che illumina il palco dell’Ippodromo milanese non regge il confronto.

a cura di
Benedetta D’Agostino

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Benedetta D'agostino

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