“Martha Rocher: Ritratti D’artista”
La fotografia femminista italiana e il Museo laboratorio di arte contemporanea di Roma, presentano la prima personale di Martha Rocher visitabile fino al 18 febbraio 2024
Martha Rocher è una fotografa di origine austriaca il cui lavoro traccia e documenta il vibrante panorama artistico e culturale europeo tra la fine degli anni Cinquanta e la prima metà degli anni Sessanta.
Rocher frequenta la realtà al centro della scena dell’arte sperimentale dell’epoca, questo l’ha portata a tessere amicizie con alcuni degli artisti più all’avanguardia del secondo Novecento. Gli stessi artisti diventeranno i soggetti catturati dal suo obiettivo.
<< La fotografa li ritrae al lavoro o nei loro atelier, e realizza alcuni scatti emblematici come, ad esempio, quelli di Yves Klein, nel suo studio, vestito da judoka o in posa davanti alle sue Antropometrie.>>
Tra i soggetti troviamo artisti come, Oskar Kokoschka, Yves Klein, Alberto Giacometti, ed Emilio Vedova, ma anche esponenti del surrealismo, tra cui Andrè Breton e Max Ernst e ancora Peggy Gugghenaim ereditiera e collezionista. Le fotografie di Rocher sono ritratti informali che dimostrano quanto lei fosse a proprio agio nell’ambiente artistico contemporaneo che di fatto frequentava quotidianamente, e al tempo stesso ci raccontano l’approfondita conoscenza dell’avanguardia artistica.
La mostra
La mostra presenta oltre cento fotografie in bianco e nero che testimoniano questa fase della sua carriera, completano l’esposizione alcuni scatti di carattere privato, appartenenti all’archivio della fotografa, insieme a vedute urbane di Parigi, altro soggetto ricorrente nella produzione di Rocher.
Alla morte del compagno di Rocher, sono state lasciate in eredità al nipote oltre 1600 stampe, un patrimonio sconosciuto che racconta l’urgenza contemporanea di ridefinire e allargare il canone della storia della fotografia.
Con la mostra curata da Elisa Genovesi e Raffaella Perna si sta continuando a portare avanti un processo di addizione che svela la pratica artistica delle donne e il loro punto di vista che ancora oggi come in passato è esistito schiacciato da una pratica di oscurantismo.
L’oblio quasi assoluto sull’opera di Martha Rocher è il sintomo della difficoltà delle artiste di affermarsi in quanto tali e di come questo abbia determinato e orientato la lettura della fotografia dell’epoca e più in generale della storia dell’arte.
Per usare le parole delle curatrici:
La mostra intende riscoprire e valorizzare il lavoro di una fotografa rimasta ai margini della storiografia, al fine di gettare luce sul ruolo delle donne nella cultura fotografica italiana.
a cura di
Letizia Servello
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