Intrattenimento e tecnologia: L’IA e la personalizzazione delle proposte
L’Intelligenza Artificiale (IA) è entrata di prepotenza in molti ambiti della nostra vita, rivoluzionando non solo il nostro rapporto con la tecnologia ma anche molte altre azioni che svolgiamo quotidianamente.
Uno dei settori che sta sfruttando maggiormente l’IA per migliorare l’interazione con i consumatori è, però, quello dell’intrattenimento online: film, musica, libri e videogiochi in rete, le società che si occupano della diffusione di questi contenuti stanno beneficiando della potenza dell’IA anche per offrire esperienze più personalizzate agli utenti. Ma fino a che punto l’IA può spingersi nella personalizzazione delle proposte di intrattenimento?
La rivoluzione dell’intrattenimento personalizzato
L’ascesa dell’IA ha aperto nuovi orizzonti nell’industria dell’intrattenimento, portando al perfezionamento di servizi online dedicati alla diffusione di contenuti di vario genere.
Oltre a mettere a disposizione ampi cataloghi di file audio e video, infatti, le piattaforme specializzate in questo settore sono riuscite a sviluppare soluzioni per rendere l’esperienza d’uso ancora più coinvolgente e personalizzata.
I servizi di streaming musicale come Spotify, per esempio, utilizzano algoritmi di apprendimento automatico per creare playlist su misura per i gusti musicali di ciascun utente, mentre le piattaforme di streaming video come Netflix raccomandano film e serie TV basati sulle visualizzazioni precedenti e sui gusti già espressi.
In maniera similare, le società di gaming, come quelle che propongono i giochi di casino in versione digitale, non utilizzano l’IA solo per gestire meglio le diverse meccaniche e strategie nelle roulette e negli altri svaghi, ma si servono della stessa anche per rispondere meglio ai gusti dei singoli utenti.
Non meno interessanti, infine, i progressi fatti dagli assistenti virtuali come Alexa di Amazon o Siri di Apple, in grado a loro volta di suggerire brani, film o giochi in base alle preferenze personali.
Questo approccio personalizzato offre numerosi vantaggi: gli utenti sperimentano meno frizioni nella ricerca di contenuti che li interessano, aumentando così la soddisfazione complessiva, inoltre, gli artisti e i creator possono raggiungere un pubblico più ampio, poiché i loro contenuti sono più visibili a una fascia di utenza già vicina a quella particolare tipologia di prodotto.
IA e le sfide dell’intrattenimento personalizzato
Nonostante i benefici che la personalizzazione delle proposte online può offrire a utenti e operatori, ci sono alcune problematiche legate all’uso diffuso dell’IA per la customizzazione dell’intrattenimento.
Uno dei rischi principali, secondo gli esperti, riguarda per esempio la creazione di bolle informative: se le persone ricevono solo contenuti che riflettono le loro opinioni esistenti, infatti, potrebbero non essere esposte a punti di vista diversi o a contenuti nuovi e differenti da quelli solitamente fruiti, il che può contribuire a una polarizzazione crescente e limitare sia l’esplorazione di nuovi generi o argomenti che, addirittura, un dialogo costruttivo tra gli utenti.
Non è da sottovalutare, poi, il fatto che l’IA può commettere tuttora errori nella personalizzazione, sbagliando nell’interpretazione dei dati e portando fuori strada il consumatore, che può così vivere un’esperienza meno piacevole rispetto a quanto immaginato.
Il futuro dell’intrattenimento personalizzato
L’intelligenza artificiale è una tecnologia in pieno divenire e oggetto di continui miglioramenti che fanno ben sperare riguardo alla qualità dei servizi offerti nei prossimi anni. Le tecnologie di IA stanno infatti diventando sempre più sofisticate nell’apprendere dai dati degli utenti e nell’adattare le proposte di intrattenimento di conseguenza, un passaggio che potrà rivoluzionare ulteriormente il rapporto tra le persone e i servizi online.
Un passo avanti di cui già si parla è quello che potrebbe riguardare la capacità dell’IA di comprendere le emozioni umane.
I dispositivi potrebbero presto essere in grado di rilevare lo stato emotivo dell’individuo e regolare automaticamente la musica o i contenuti visualizzati per migliorare il suo umore, senza contare l’abilità di immagazzinare questi dati emozionali e utilizzarli per associare prodotti e temi ai vari stati d’animo.
Così facendo, l’IA potrebbe anche aiutare le persone a scoprire contenuti nuovi in base alle loro emozioni, spingendole a esplorare ulteriormente la rete a seconda del momento particolare.
La personalizzazione dell’intrattenimento potrebbe infine anche estendersi oltre i confini delle singole piattaforme. Si parla, per esempio, di future applicazioni in cui l’IA potrebbe consentire la sincronizzazione delle preferenze tra servizi diversi, in modo che contenuti e playlist preferiti siano disponibili su qualunque piattaforma.
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