Intervista a Beatrix: alla scoperta della neo artista emo rock

Intervista a Beatrix: alla scoperta della neo artista  emo rock
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Beatrix presenta al suo esordio “Bewildered”, uno dei più interessanti brani della band francese Nova Nova. Abbiamo intervistato la cantante per comprendere il suo stile e la natura del suo lavoro

Beatrix

Beatrix è una giovanissima artista italo-salvadoregna. Vive sul lago di Como ma spesso frequenta le
Americhe dove ha avuto fin da bambina un’attenzione particolare verso le arti, in particolare la
danza classica, moderna e contemporanea. Da autodidatta inizia a suonare la chitarra e a scrivere i
primi testi dando sfogo alle proprie emozioni legate all’adolescenza.

Il suo approccio stilistico alla musica è legato alle influenze più aggressive della cultura emo e rock avvicinandosi successivamente ad uno stile più eclettico ed etereo che l’ha portata a realizzare i primi brani che saranno presto pubblicati con l’etichetta Sound To Be.

Ciao Beatrix, benvenuta su The Soundcheck! Il tuo brano d’esordio è davvero intenso e ricercato. Come mai la scelta di riprendere un brano dei Nova Nova? Sono stati fonte d’ispirazione per te?

Ciao! Ti ringrazio, il mio incontro con Bewildered è stato singolare, un’epifania, non conoscevo i Nova Nova ma mi era stata fatta sentire Bewildered tempo fa. Ero in un periodo un pò particolare, in preda al tumulto emotivo e ricordo che quando la ascoltai mi prese subito, sentivo che sarebbe stata super divertente da cantare e re-interpretare. Quando dovetti tirar giu il testo ad orecchio mi prese un colpo, il testo parlava esattamente di ciò che stavo vivendo in quel momento e lí è stata la conferma. 

Da bambina hai frequentato le Americhe. Si potrebbe dire che, in qualche modo, trascorrere lì la tua infanzia abbia orientato le tue scelte stilistiche e musicali?

In parte si, anche se il mio interesse personale verso la musica latina é emerso negli ultimi anni l’esposizione prolungata mi ha sicuramente influenzato molto più di quanto io stessa possa immaginare! E’ parte di me e parte delle mie origini. 

Durante l’infanzia hai avuto un’attenzione particolare per il mondo delle arti, in particolare la danza classica e contemporanea. Questa passione ti ha incoraggiato, in un certo senso, ad avvicinarti al mondo della musica?

In qualche modo si, anche se non riesco ad individuare un effettivo passaggio visto che entrambe si sono sviluppate in maniera parallela. la danza era ció che mi permetteva di esprimermi nel mio spazio, il palco, e quindi in qualche modo creare un rapporto col mondo esterno. Il canto invece é sempre stato lí ma quasi in forma latente. Canto da che ho memoria ed ho sempre avuto questa vena artistica e performativa per questo spesso non c’era mai una cosa “sola”.

Ha acquisito una forma definita nel momento in cui per forze maggiori ho dovuto interrompere la danza, che adesso vivo in maniera molto più personale. Guardando indietro mi rendo conto che tutto arriva dalla stessa fonte, che è il mio impellente bisogno di esprimermi, perció ogni cosa che so o imparo a fare inevitabilmente va a servire questo scopo. 

Il tuo stile, come si evince dall’ascolto del brano, è molto singolare, segue dei canoni personali ed è quasi fuori dall’ordinario. Non hai paura di non essere compresa fino in fondo dagli ascoltatori? O che non venga apprezzato dai giovani d’oggi?

In parte mi preoccupa, o meglio, ci sono momenti in cui il fatto di non essere apprezzata come artista inevitabilmente vengono a galla. credo fermamente peró che le cose arrivino a chi ha bisogno di sentirle, non piaceranno a tutti ma va bene cosí!

Essendo al tuo esordio, hai già qualcosa in mente per il futuro? Progetti o collaborazioni che desideri fare?

Giusto in questi giorni sto terminando le registrazioni di un brano di Cesare Malfatti (La Crus, The Dining Rooms) e Chiara Castello (I’m Not a Blonde), che la vedrà anche come featuring! 

Sono piuttosto emozionata perchè seguo le I’m Not A Blonde da diverso tempo e casualmente sono riuscita ad incontrarle, c’è stato subito un buon feeling, soprattutto con Chiara, perciò dopo qualche tempo è venuta fuori l’idea di farmi cantare questo brano, prodotto da Rabbo Scogna, con cui al momento sto lavorando alla scrittura e produzione di brani miei.

a cura di
Giulia Prete

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Giulia Prete

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