“Sensibile” di Mike Orange: la recensione

In un mondo sempre più complicato, una delle speranze possibili per migliorare la situazione è la sensibilità. E questa è proprio la risposta di Mike Orange, giovane, talentuoso e spesso ironico cantautore lombardo che pubblica il proprio nuovo album, Sensibile.
Otto canzoni pop, anticipate dal singolo “Piedi”, che si offrono a un ascolto attento ed empatico, perché parlano di realtà comuni e di sentimenti che condividiamo tutti (o quasi).
“Questo è un disco – racconta Mike Orange – che parla di cose difficili in parole semplici. O almeno ci prova. Ci ho messo un po’ di tempo per farlo perché ho cercato le persone giuste e volevo che ogni pezzo fosse come piaceva a me prima di passare al livello successivo. Come un videogioco. Il criterio è stato quello che chi collaborava ci doveva credere almeno la metà di quello che ci credo io. Per aggiungere pezzi a questa famiglia che sto creando. Amici cantautori, produttori, grafici, musicisti, giornalisti, fotografi. Siamo sempre di più. E dappertutto. Da Milano a Bergamo, a Lodi, a Latina.
SENSIBILE è il mio modo di essere. SENSIBILE è il mio coniglio Ugo, un ottimo modello della copertina, 1 chilo e mezzo di coccole. SENSIBILE sono 8 tracce dove ho fatto una riflessione sull’essere uomo nel XXI secolo. SENSIBILE è il mio modo di mettermi in discussione. SENSIBILE è la mia fragilità, che metto a nudo non per il pubblico ludibrio ma per far capire agli altri che si può fare senza perdere un briciolo della propria personalità, anzi arricchendola. Io l’ho fatto, voi siete pronti? Buon ascolto!”

La recensione
Si intitola “Sensibile” e ha un coniglietto in copertina il nuovo album di Mike Orange, cantautore Lombardo che ha alle spalle già qualche pubblicazione.
Roba per cuori teneri e smielati, si potrebbe pensare. E invece no perché la sensibilità di Mike Orange si declina in otto brani che parlano sì di sentimenti ma senza esagerare mai sul versante depressivo.
Anzi ci sono pezzi decisamente movimentati, con più di un pizzico di rock alla base, per un album che sembra cercare alcune risposte, per lo più senza trovarle. Ma del resto il compito della musica non è certo quello di offrire risposte definitive.
Magari invece può essere quello di motivarti quando le cose ti vanno di sfiga, cosa che Mike Orange fa, non senza ironia, in più di una canzone.
Con i singoli “Parco” e “Piedi” sicuramente tra i brani più significativi dell’album, “Sensibile” si presenta come un disco ben fatto e ben suonato, poco sintetico e molto analogico, che ha ben chiari concetti di semplicità ma che non accetta soluzioni banali.
Difficile dire se siamo di fronte a un album che farà successo in maniera incontrollata o se semplicemente costituirà una tappa importante nella carriera di Mike.
Di sicuro si può dire che fin da ora l’album fa venir voglia di sentire lui e la band che lo ha aiutato dal vivo, perché l’elettricità che scorre nel disco merita uno sfogo in un contesto live, da condividere con un pubblico partecipe e numeroso. Per inciso, il coniglietto della copertina si chiama Ugo. Ed è, ci dicono, sensibile.
a cura di
Sara Alice Ceccarelli